Oggetto: Sollecito alle note del 2 novembre 2020 e del 22 febbraio 2021 – Decorrenza giuridica del personale della Polizia di Stato promosso per merito straordinario alla qualifica di vice sovrintendente – incostituzionalità art. 75 DPR 335/1982 in relazione alla Sentenza della Corte Costituzionale n. 224 del 7 ottobre 2020 pubblicata il 28 ottobre 2020 – Sentenza TAR Lazio n. 02993/2021.
Illustre Capo della Polizia,
facendo seguito alle precedenti note di questa Segreteria Nazionale in oggetto indicate e sollecitandone ulteriormente un riscontro, nonché alla luce dell’ultima sentenza del TAR Lazio n. 02993/2021 REG.PROV.COLL. n. 01695/2021 REG.RIC. del 11/03/2021 che, accogliendo il ricorso di un collega promosso per merito straordinario alla qualifica di Vice Sovrintendente ha riconosciuto il diritto alla retrodatazione della decorrenza giuridica della qualifica all’esito della selezione o del concorso immediatamente successivo alla data dei fatti, riteniamo imprescindibile ed urgente un intervento dell’Amministrazione che estenda a tutto il personale interessato il diritto in argomento, anche tenuto conto dell’intervenuta condanna alle spese dell’Amministrazione che potrebbe replicarsi con il consolidarsi del giudicato.
Si evidenzia che, sulla scia della pronuncia di incostituzionalità dell’art. 75 dPR n. 335/1982 con sentenza della Corte Costituzionale n. 224/2020, la sentenza del TAR Lazio, come quella precedentemente emessa dal TAR Sicilia, ha certificato le ragioni del personale promosso per merito straordinario alla qualifica di vice sovrintendente che ha subito un iniquo scavalcamento nella qualifica con evidente danno in termini economici e di progressione di carriera.
Ciò che ci perplime è l’ assenza di comunicazioni nei confronti di quelle donne e di quegli uomini in divisa che, pur ritenuti meritevoli del massimo riconoscimento premiale previsto dalla Legge per eccezionali azioni meritorie e per aver dato lustro alla Polizia di Stato, oggi non sono ritenuti meritevoli neppure di una risposta alle istanze presentate, che ci risultano, mai esitate.
Tutto ciò, è bene ribadirlo, avviene nonostante una pronuncia del Giudice delle Leggi che, oltre ad aver sancito l’ingiustizia, ha chiaramente indicato la soluzione da adottare!
Al personale promosso per merito alla qualifica di vice sovrintendente deve essere riconosciuta la retrodatazione della decorrenza giuridica all’esito della selezione o del concorso immediatamente successivo alla data dei fatti che, evidentemente, corrisponde con il momento in cui il personale vincitore di concorso per la medesima qualifica di Vice Sovrintendente ha concluso il perfezionamento della nomina!
Come questa o.s. ha già avuto modo di evidenziare nelle note in oggetto e come il personale interessato ha sottolineato nelle rispettive istanze, questa situazione oltre ad aver già comportato un danno economico e professionale, rischia di essere causa di un grave pregiudizio in termini di progressione di carriera in un contesto di procedure concorsuali interne caratterizzate dai punteggi attribuiti dal computo dell’anzianità giuridica nel ruolo oltre che dai titoli di servizio.
Per quanto sopra, consci comunque del lavoro e delle difficoltà, al fine di consentire alle donne e agli uomini della Polizia di Stato interessati di ottenere il giusto riconoscimento anche nell’interesse dell’Amministrazione stessa la cui inerzia, in presenza di una pronuncia del Giudice delle Leggi, comporta anche la condanna alle spese di giudizio, con la presente chiediamo un Suo autorevole intervento ed una rapida soluzione.
In attesa di cortese urgente riscontro, rinnovando sentimenti di assoluta stima, si porgono cordiali saluti.
Il link alla nota del 2 novembre
Il link alla nota del 22 febbraio
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