MARTEDÌ 08 MARZO 2022 09.35.37

8 MARZO: FSP POLIZIA, ‘POCO DA FESTEGGIARE MA MOLTO SU CUI RIFLETTERE’

Roma, 8 mar. (Adnkronos) – ”Ai giorni nostri pensare a ‘festeggiare’
nel giorno dell’8 marzo è difficile. A proposito delle donne c’è,
invece, molto su cui riflettere. Le donne, ovunque, più che mai,
combattono una vera guerra quotidiana per difendere l’incolumità
propria e dei loro figli, quando ne hanno; portano la maggior parte
del peso dei drammi moderni, e benché siano l’emblema della forza e
del coraggio, hanno bisogno di maggiore impegno per garantirne la
sicurezza”. Lo afferma Valter Mazzetti, segretario generale FSP
Polizia di Stato, in occasione della Giornata internazionale della
donna 2022.
”Penso – aggiunge Mazzetti – a tutte quelle donne che non hanno visto
l’alba di questo giorno, le tante vittime di un’ecatombe chiamata
femminicidio, 118 nell’ultimo anno in cui l’emergenza sanitaria le ha
costrette in casa alla mercè dei propri carnefici. Penso a tutte le
donne che hanno lasciato case compagni e certezze per fuggire al
massacro della guerra, trascinandosi dietro piccoli che tengono in
vita con la forza della disperazione”.

“Penso a tutte quelle donne discriminate, offese e
frustrate da una società che sbandiera il concetto di parità come uno
strofinaccio poi però calpestato, nei fatti, sotto al peso di un
maschilismo ancora imperante – continua Mazzetti – Penso, anche, alle
tante donne che ogni giorno indossano l’uniforme, e poi carezzano
teste e baciano visi a cui promettono di tornare appena possibile
sapendo che potrebbero anche non riuscirci. Per ciascuna di loro
sappiamo bene che non si fa abbastanza”.
”Per ciascuna – prosegue Mazzetti – attendiamo ancora sostegno reale,
protezione concreta e, più di tutto, leggi più severe e pene reali e
congrue per chi ne viola i diritti, leggi che possano davvero
garantirne la sicurezza o che possano rendere loro giustizia di fronte
agli abusi, alle violenze, alle prepotenze, alle discriminazioni che
subiscono. E ciò, naturalmente, comprende anche tutte le aggressioni
perpetrate da chi infierisce su una donna poliziotto, che ancora non
può contare neppure su banali strumenti di autodifesa diversi
dall’arma di ordinanza – conclude – Senza citare, più semplicemente,
difficoltà apparentemente banali come quelle di tutte coloro che, allo
stesso modo, non possono neppure contare su un asilo nido in ogni
ufficio, questura, o distaccamento. Delle donne si parla molto, ma di
certi fiumi di retorica si può benissimo fare a meno. Meglio sarebbe
passare ai fatti”.

MARTEDÌ 08 MARZO 2022 11.34.09

8 MARZO, FSP POLIZIA: POCO DA FESTEGGIARE

(9Colonne) Roma, 8 mar – “Ai giorni nostri pensare a ‘festeggiare’ nel giorno dell’8 marzo è difficile. A proposito delle donne c’è, invece, molto su cui riflettere. Le donne, ovunque, più che mai, combattono una vera guerra quotidiana per difendere l’incolumità propria e dei loro figli, quando ne hanno; portano la maggior parte del peso dei drammi moderni, e benché siano l’emblema della forza e del coraggio, hanno bisogno di maggiore impegno per garantirne la sicurezza”. Lo afferma Valter Mazzetti, segretario generale FSP Polizia di Stato. “Penso – aggiunge – a tutte quelle donne che non hanno visto l’alba di questo giorno, le tante vittime di un’ecatombe chiamata femminicidio, 118 nell’ultimo anno in cui l’emergenza sanitaria le ha costrette in casa alla mercè dei propri carnefici. Penso a tutte le donne che hanno lasciato case compagni e certezze per fuggire al massacro della guerra, trascinandosi dietro piccoli che tengono in vita con la forza della disperazione. Penso a tutte quelle donne discriminate, offese e frustrate da una società che sbandiera il concetto di parità come uno strofinaccio poi però calpestato, nei fatti, sotto al peso di un maschilismo ancora imperante. Penso, anche, alle tante donne che ogni giorno indossano l’uniforme, e poi carezzano teste e baciano visi a cui promettono di tornare appena possibile sapendo che potrebbero anche non riuscirci. Per ciascuna di loro sappiamo bene che non si fa abbastanza”. “Per ciascuna – conclude Mazzetti – attendiamo ancora sostegno reale, protezione concreta e, più di tutto, leggi più severe e pene reali e congrue per chi ne viola i diritti, leggi che possano davvero garantirne la sicurezza o che possano rendere loro giustizia di fronte agli abusi, alle violenze, alle prepotenze, alle discriminazioni che subiscono. E ciò, naturalmente, comprende anche tutte le aggressioni perpetrate da chi infierisce su una donna poliziotto, che ancora non può contare neppure su banali strumenti di autodifesa diversi dall’arma di ordinanza. Senza citare, più semplicemente, difficoltà apparentemente banali come quelle di tutte coloro che, allo stesso modo, non possono neppure contare su un asilo nido in ogni ufficio, questura, o distaccamento. Delle donne si parla molto, ma di certi fiumi di retorica si può benissimo fare a meno. Meglio sarebbe passare ai fatti”.

MARTEDÌ 08 MARZO 2022 11.59.59

8 Marzo: Fsp Polizia,poco da festeggiare tanto su cui riflettere =

8 Marzo: Fsp Polizia,poco da festeggiare tanto su cui riflettere
(AGI) – Roma, 8 mar. – “Ai giorni nostri pensare a ‘festeggiare’
nel giorno dell’8 marzo e’ difficile. A proposito delle donne
c’e’, invece, molto su cui riflettere. Le donne, ovunque, piu’
che mai, combattono una vera guerra quotidiana per difendere
l’incolumita’ propria e dei loro figli, quando ne hanno; portano
la maggior parte del peso dei drammi moderni, e benche’ siano
l’emblema della forza e del coraggio, hanno bisogno di maggiore
impegno per garantirne la sicurezza”. Lo afferma Valter
Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, in occasione
della Giornata internazionale della donna 2022.

“Penso – aggiunge Mazzetti – a tutte
quelle donne che non hanno visto l’alba di questo giorno, le
tante vittime di un’ecatombe chiamata femminicidio, 118
nell’ultimo anno in cui l’emergenza sanitaria le ha costrette in
casa alla merce’ dei propri carnefici. Penso a tutte le donne
che hanno lasciato case compagni e certezze per fuggire al
massacro della guerra, trascinandosi dietro piccoli che tengono
in vita con la forza della disperazione. Penso a tutte quelle
donne discriminate, offese e frustrate da una societa’ che
sbandiera il concetto di parita’ come uno strofinaccio poi pero’
calpestato, nei fatti, sotto al peso di un maschilismo ancora
imperante. Penso, anche, alle tante donne che ogni giorno
indossano l’uniforme, e poi carezzano teste e baciano visi a cui
promettono di tornare appena possibile sapendo che potrebbero
anche non riuscirci. Per ciascuna di loro sappiamo bene che non
si fa abbastanza”.

“Per ciascuna – conclude Mazzetti –
attendiamo ancora sostegno reale, protezione concreta e, piu’ di
tutto, leggi piu’ severe e pene reali e congrue per chi ne viola
i diritti, leggi che possano davvero garantirne la sicurezza o
che possano rendere loro giustizia di fronte agli abusi, alle
violenze, alle prepotenze, alle discriminazioni che subiscono. E
cio’, naturalmente, comprende anche tutte le aggressioni
perpetrate da chi infierisce su una donna poliziotto, che ancora
non puo’ contare neppure su banali strumenti di autodifesa
diversi dall’arma di ordinanza. Senza citare, piu’
semplicemente, difficolta’ apparentemente banali come quelle di
tutte coloro che, allo stesso modo, non possono neppure contare
su un asilo nido in ogni ufficio, questura, o distaccamento.
Delle donne si parla molto, ma di certi fiumi di retorica si
puo’ benissimo fare a meno. Meglio sarebbe passare ai fatti”.

L’articolo su mediterranews.org

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