OGGETTO: Strumenti di autodifesa per il personale delle Forze di Polizia – Necessità di una revisione immediata degli Spray O.C. in dotazione.

Fin dall’introduzione dello Spray O.C. nella dotazione delle FF.PP., si sono verificati episodi sul campo che ne hanno dimostrato l’inefficacia ad affrontare soggetti i quali, seppure attinti direttamente, non hanno subito alcun effetto incapacitante, tanto da costringere gli Operanti all’uso dell’arma da fuoco. Il recente episodio accaduto a Genova è solo l’ultimo di una lunga serie.

Ciò è avvenuto sia quando gli Operatori si trovavano in ambienti chiusi, sia all’aperto e principalmente perché lo spray in dotazione alle FF.PP. è, di fatto,ed in sostanza, identico a quello in libera vendita sia per quantità che per qualità di principio attivo, getto nebulizzato inferiore a tre metri ed il contenuto ridotto a 20 ml.

Con queste caratteristiche lo spray, forse, potrà andare bene da portare in borsetta per una ragazza che volesse far desistere un molestatore, ma non certo per interventi di Polizia dove è in gioco la sopravvivenza propria e dei colleghi ed anche del soggetto da neutralizzare.

Le caratteristiche dello Spray O.C. di dotazione a tutte le Polizie europee sono pressoché standard:

  •  getto balistico non volatile fino a sette metri, assicurando una distanza di sicurezza per interventi in cui si debba affrontare un individuo armato (bastone, bottiglie rotte, cinghie, strumenti da taglio, punta o coltello),sia in ambienti aperti (evitando dispersione),sia chiusi (evitando contaminazione di altri con il getto a gel, adatto per esempio ai vagoni ferroviari od ad ambienti molto affollati);
  • contenuto superiore a 60 ml (400 ml per l’ordine pubblico) con funzionamento a 360°, mentre lo spray attualmente in dotazione non eroga se viene inavvertitamente capovolto dall’Operatore sotto stress.

L’interminabile sperimentazione dello spray, ma soprattutto, riteniamo,l’appalto al maggior ribasso con cui è stata aggiudicata la fornitura, con molta probabilità hanno inficiato le possibilità di dotare le Forze di Polizia di uno strumento non letale indispensabile, con il risultato che oggi ci si può fare uno scarso affidamento, generando pericolosa insicurezza negli Operatori.

La previsione dell’implementazione del Taser come arma in dotazione (anche se non individuale), rappresenta la possibilità di correggere la prima esperienza dello spray, adottando finalmente uno strumento “less-lethal” efficace, quantomeno alla pari delle altre Polizie europee,  semplicemente da classificare come arma, rientrando appieno nel D.P.R. 359/91 che, all’ art.37 (Sperimentazione di armi diverse e aggiornamento tecnologico), 3° comma,prevede che: “In caso di grave necessità e urgenza, con decreto del ministro dell’interno, il personale della polizia di stato all’uopo addestrato può essere autorizzato ad impiegare per i propri compiti istituzionali armi diverse da quelle in dotazione, che siano state adeguatamente sperimentate, purché rispondenti alle caratteristiche d’impiego in servizio di polizia stabilite nel presente regolamento e comunque non eccedenti le potenzialità offensive delle armi in dotazione alle forze di polizia.”.

Si chiede quindi che, all’emanazione del decreto per l’implementazione del Taser come arma in dotazione alle Forze di Polizia, si provveda parimenti all’introduzione delle caratteristiche necessarie ad un’efficace azione di Polizia dello Spray OC, alla pari di ogni altra Forza di Polizia.

In attesa di cortese ed urgente riscontro alla presente, si porgono distinti saluti.

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