Il 6 agosto 1985, in via Croce Rossa a Palermo venivano trucidati Antonino Cassarà e Roberto Antiochia, valorosi poliziotti di un formidabile pool di investigatori coraggiosi di cui faceva parte anche Beppe Montana, ucciso qualche giorno prima a Porticello.
Duecento colpi di mitra e kalashnikov. E’ questo il volume di fuoco che Cosa nostra ha messo in campo quel giorno per per uccidere.
Con i 200 colpi di mitra Cosa nostra ha cercato di uccidere anche un’intera coscienza, di quanti, con coraggio combattevano il male, ma non c è riuscita e non ci riuscirà mai
Oggi la Polizia di Stato li ricorderà con una cerimonia, insieme con il commissario capo Beppe Montana ucciso il 28 luglio 1985, l’agente scelto Antonino Agostino e la moglie Ida Castelluccio uccisi il 5 agosto 1989 a Villagrazia di Carini. Alle 9.30 alla presenza dei parenti delle vittime il questore di Palermo deporrà una corona di alloro nell’atrio della Caserma Boris Giuliano sede della Squadra Mobile.
“La memoria non è fatta solo di giuramenti, parole e lapidi, è fatta di gesti che si ripetono ogni mattino del mondo. E il mondo che vogliamo noi va salvato ogni giorno, nutrito, tenuto vivo. Basta mollare un attimo e tutto va in rovina.“ (Stefano Benni)
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