OGGETTO: problematiche degli istruttori della Polizia di Stato.

La formazione del personale rappresenta sicuramente uno degli aspetti più importanti nella gestione delle risorse umane, sia per migliorare il lavoro quotidiano degli operatori sia per accrescere l’efficienza dell’apparato sicurezza. Tra le figure di rilievo incaricate di tale compito vi sono gli Istruttori di Tiro, di Tecniche Operative, di Guida e di Difesa Personale, nei confronti dei quali non vi è un adeguato riconoscimento. Infatti si rilevano condizioni e dotazioni differenti in base al luogo di lavoro del singolo istruttore. Per esempio abbiamo:

  1.  Istruttori in forza presso i Centri di formazione per specializzazioni (C.N.S.P.T., Centro Polifunzionale – Scuola Tecnica di Polizia di Spinaceto, Scuola per il Controllo del Territorio di Pescara, Centro Addestramento Istruzione Professionale di Abbasanta);
  2.  Istruttori in forza presso gli Istituti di formazione in occasione di aggiornamenti o in costanza di corsi per Allievi Agenti, Vice Sovrintendenti, Vice Ispettori, etc.;
  3. Istruttori in forza presso le strutture territoriali (Questure, Reparti Mobili, etc.).

Tutti gli istruttori della Polizia di Stato hanno effettuato il medesimo corso ed espletano le medesime funzioni, però gli istruttori che lavorano presso gli uffici indicati ai punti 1 e 2 dispongono di uffici corsi e addestramento che li coordinano; hanno un’adeguata logistica (spazi, mezzi, strumenti, etc), ed in un caso (C.N.S.P.T.) hanno divise appropriate con le quali poter lavorare (al C.N.S.P.T. in base alle nuove tabelle delle divise della Polizia hanno una apposita divisa, che è quella degli Artificieri, Cinofili e Tiratori Scelti – Tabella 9 del Decreto del Ministro dell’Interno del 4 ottobre 2005). Inoltre, le divise degli Istruttori di Tiro possono essere lavate in lavanderia (atteso che è sconsigliato il loro lavaggio insieme a indumenti familiari, per la presenza di metalli pesanti, quali piombo e residui dello sparo). A tali istruttori è riconosciuto l’insegnamento con il relativo pagamento delle ore impiegate. Al contrario per gli istruttori che lavorano negli uffici indicati al punto 3 tutto questo non c’è. Nella maggior parte dei casi non c’è un ufficio addestramento che possa coordinare l’attività. Non hanno una divisa “ufficiale”. Solo gli istruttori di tiro percepiscono l’indennità di rischio di appena 0,43 euro lordi per giornata addestrativa in poligono, rinunciando a indennità ordinarie di servizio certamente più vantaggiose. Non percepiscono le ore di insegnamento. Spesso devono provvedere da soli per avere i mezzi e gli spazi per effettuare le esercitazioni.

Sulla base di quanto sopra esposto, poiché è palese che ormai occorra un riesame dell’impianto formativo locale, con la valorizzazione – economica e funzionale – di tutti gli Istruttori, attraverso interventi mirati si formulano le seguenti richieste e si chiede a Codesto Ufficio di farle pervenire ai competenti Uffici dipartimentali:

  1.  istituire un ufficio addestramento in ogni Questura, composto preferibilmente da istruttori, per coordinare tutta l’attività addestrativa e mantenere rapporti diretti e costanti con la Direzione Centrale Istituti di istruzione, i Centri di formazione, i vari dirigenti ed i poligoni esterni (come previsto dalla Circolare n. 559/A/1/ORG/Q/4/5662 del 10 novembre 2004, a firma del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza);
  2. una divisa unica per gli istruttori che donerebbe uniformità, identità e gratificazione;
  3. prevedere per tutti gli istruttori il riconoscimento economico delle ore di insegnamento oppure prevedere una indennità giornaliera;
  4. utilizzo di armi soft air (che spesso gli istruttori di Tecniche Operative acquistano di tasca loro) in alternativa alle Simunition, infatti queste ultime sono previste esclusivamente al N.O.C.S., al C.N.S.P.T., a Spinaceto, ad Abbasanta e a Pescara, ma a causa del loro costo elevato non possono essere previste in tutte le strutture territoriali; pertanto anche se le soft air non garantiscono lo standard delle Simunition, si ritiene che possano tuttavia essere utili per far acquisire all’operatore la capacità di gestire il proprio intervento, utilizzando un’arma, all’interno di scenari operativi ove siano presenti anche più operatori;
  5. standardizzazione nazionale o locale per il materiale in dotazione personale degli Istruttori di Tiro; infatti in alcuni reparti vengono fornite cuffie, occhiali, timer ed anche il secondo caricatore (che ancora non è stato distribuito a tutto il personale della Polizia di Stato), mentre in certi reparti non viene fornito nulla, nemmeno cuffie ed occhiali;
  6. prevedere l’istituzione di giornate di addestramento dedicate alla guida, almeno ove presenti gli Istruttori;
  7. prevedere la formazione con un corso “veloce” degli istruttori di difesa personale, se trattasi di personale già in possesso di alte qualifiche esterne di arti marziali ed ancora meglio se già Istruttore;
  8. prevedere l’inserimento nell’addestramento, almeno per gli operatori avanzati o che effettuano controllo del territorio, del tiro notturno od in condizioni di scarsa visibilità;
  9. aumento delle giornate di addestramento durante l’anno.

Restando in attesa di riscontro si porgono di stinti saluti.

La lettera