OGGETTO: Polonite da nuovo coronavirus (2019 – nCoV) in Cina.

In riferimento ai casi di polmonite registrati nella città di Wulan (Repubblica Popolare della Cina),
attribuibili ad un nuovo virus appartenente alla famiglia dei coronavirus, strettamente correlato, dal punto
vista strutturale, a quello della sindrome respiratoria acuta grave (SARS), è stata recentemente dimostrata la
possibilità di trasmissione da persona a persona, pur non essendo ancora ben definite le modalità di contagio.

Secondo le notizie diffuse dalle Autorità sanitarie internazionali, il virus 2019-nCoV può causare, dal
punto di vista clinico, una forma lieve simil-influenzale e, prevalentemente nei soggetti anziani o affetti da
malattie croniche preesistenti, una forma più grave, caratterizzata da coinvolgimento polmonare a carattere
infiltrativo diffuso bilaterale.

A livello locale, sono state messe in atto tutte le misure di sanità pubblica volte al massimo
contenimento della diffusione del focolaio di infezione e l’Organizzazione Mondiale della Sanità continua a
tenere sotto stretto monitoraggio l’evoluzione del fenomeno, stimando come moderato il rischio di
introduzione dell’infezione in Europa, che appare, comunque, strettamente correlato ai viaggi aerei
provenienti dalle aree a rischio della Cina.

A tal riguardo, l’Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera — Servizio Assistenza Sanitaria
Personale Navigante (USMAF SASN) presso l’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Roma Fiumicino ha
codificato, come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale, una procedura atta a verificare
l’eventuale presenza, a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan, di casi sospetti sintomatici ed il loro
eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Nazionale Malattie Infettive “L.Spallanzani” di
Roma.

Alla luce di quanto sopra rappresentato, in relazione ai profili di interesse per il personale della
Polizia di Stato, si ritiene che, ad oggi, non si configurino particolari situazioni di allarme in Italia, pur
raccomandando, per i servizi istituzionali comportanti esposizione a potenziali rischi, il rispetto delle misure
di prevenzione delle malattie infettive diffusive e delle disposizioni per l’utilizzo dei dispositivi di protezione
individuale (DPI), secondo le indicazioni già impartite da questa Direzione e, ad ogni buon fine, rinvenibili
sui sottoelencati siti web istituzionali:

  • https://doppiavela.poliziadistato.it/articolo/2458cf9a3e40977896933309
  • https://www.poliziadistato.it/articolo/39347

Al riguardo, si richiama l’attenzione degli Uffici Sanitari della Polizia di Stato a verificare la
disponibilità dei DPI indicati dal documento del Ministero della Salute accluso alla presente, da fornire in
dotazione ai reparti operativi afferenti, organizzando eventualmente incontri frontali di retraining formativo
del personale riguardo al corretto utilizzo degli stessi.

Rimandando, per puntuali dettagli, al contenuto della citata circolare del Ministero della Salute, si
assicura che questa Direzione sta attentamente monitorando l’evoluzione del fenomeno ed avrà cura di
emanare ulteriori ed aggiornate direttive che dovessero rendersi necessarie, in relazione ai futuri sviluppi.

Si confida nella consueta fattiva collaborazione e si resta in attesa di un cortese cenno di
assicurazione alla presente.

I Coordinamenti Sanitari in indirizzo sono pregati di voler diramare la presente circolare agli Uffici
Sanitari ricadenti negli ambiti territoriali di rispettiva competenza.

La circolare