OGGETTO: Polmonite da nuovo coronavirus (COVID-19). Ulteriori misure urgenti.

Di seguito alla circolare n. 333.A/9804.C.3 del 2 marzo u.s. — che si richiama integralmente,
soprattutto per le raccomandazioni formulate nella parte finale — le SS.LL. sono consapevoli che il
quadro normativo è in costante evoluzione, come è naturale in relazione all’adattività dello stesso
alla situazione epidemiologica in divenire.

Il 2 marzo stesso, è stato emanato il decreto legge n. 9/2020, che reca importanti
disposizioni a favore del Personale del Pubblico Impiego, ivi compresa la Polizia di Stato, con
precipuo riferimento all’articolo 19.

In data 6 marzo, infine, il Signor Capo della Polizia — Direttore Generale della Pubblica
Sicurezza ha diramato la circolare n. 555-DOC/C/DPPS/FUN/CTR/1300-20, con la quale sono state
impartite disposizioni volte a compatibilizzare la necessità di preservare la funzionalità degli Uffici
con quella di salvaguardia della salute dei lavoratori, in vista dell’interesse generale di contenere la  diffusione dell’epidemia. Le stesse vanno sempre lette in combinato disposto con le direttive impartite dalla Direzione Centrale di Sanità, dalla Segreteria del Dipartimento e dalla Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione.

L’Amministrazione si è fatta parte attiva per sottoporre alle competenti Autorità di vertice
talune peculiarità riconducibili allo status di appartenente alla Polizia di Stato, non sempre
sovrapponibili a quelle del Pubblico Impiego, senza trascurare il fatto che l’Istituzione è chiamata,
ancor più in questo momento, ad assolvere un ruolo fondamentale nella gestione complessiva
dell’emergenza.

L’obiettivo è quello di garantire la corretta gestione del Personale in attesa di disporre di
eventuali ulteriori strumenti normativi, capaci di affinare i regimi dei periodi di assenza, anche per
quanto riguarda le misure di salvaguardia sul piano stipendiale e previdenziale.

In attesa di tali, ulteriori interventi normativi in linea con quanto sopra, appare opportuno
impartire disposizioni volte ad armonizzare al meglio gli approcci alla concreta gestione delle
situazioni in cui può venirsi a trovare il Personale della Polizia di Stato.

Pertanto si raccomanda, nell’esplicita ottica di propiziare quanto più possibile la favorevole
valutazione delle istanze provenienti dalle Donne e dagli Uomini appartenenti all’Istituzione, di
tenere al momento in separata trattazione — ai fini amministrativo-contabili e quindi senza farle
rientrare nei limiti imposti dalle norme vigenti — le assenze dall’ufficio comunque riconducibili
all’emergenza epidemiologica in atto e, in particolare, quelle determinate da:

  •  ricovero, di cui all’art. 19 del d. 1. n. 9/2020;
  • quarantena con sorveglianza attiva, di cui all’art. 19 del d. 1. n. 9/2020;
  • permanenzadomiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, di cui all’art. 19 del d. |. n. 9/2020;
  • temporanea astensione dall’attività lavorativa disposta dai Medici della Polizia di Stato, di cui alla circolare della Direzione Centrale di Sanità n. 850/A.P.1-1596 del 22 febbraio 2020;
  • misure organizzative precauzionali di cui alla richiamata circolare n. 555- DOC/C/DPPS/FUN/CTR/1300-20 del 6 marzo u.s.;
  • ulteriori ragioni comunque riconducibili alla situazione emergenziale, di cui all’art. 37 del d.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3, con particolare riguardo alle situazioni che si possono creare nei nuclei monoparentali ed in quelli con entrambi i genitori che lavorano, a causa della chiusura generalizzata delle scuole.

Ciò premesso, sotto il profilo gestionale delle assenze, le SS. LL. sono chiamate ad adottare
le misure organizzative più adeguate e costantemente adattive, calate nella concreta realtà dei
rispettivi Uffici, Istituti e Reparti, volte ad assicurare la funzionalità degli stessi per preservare le
capacità operative dell’Istituzione.

Appare superfluo sottolineare come tale percorso potrà compiersi — nella situazione
imprevedibile e senza precedenti con la quale l’intero Paese e la Polizia di Stato in particolare si
stanno confrontando — solo mantenendo un costante e proficuo rapporto con le Organizzazioni
Sindacali che certamente non faranno mancare il consueto senso di responsabilità.

La circolare