OGGETTO : Emergenza COVID – 19 – richiesta urgente camere singole per i servizi fuori sede.

Egregi,

In questo periodo di emergenza sanitaria è innegabile lo sforzo, in termini di disposizioni e di ausili al personale che ha fatto l’Amministrazione, a livello centrale e a livello periferico, per fronteggiare la situazione di pandemia che sta attraversando l’Italia e l’Europa e che vede gli operatori di Polizia, come sempre, in prima linea, non solo per dovere ma per spirito di servizio, consapevoli che mai come in questa circostanza si debba fare qualcosa in più per dare fiducia alla popolazione, a chi, di fronte a mille difficoltà, cerca nelle divise un punto di riferimento.

Abbiamo visto poliziotti intenti a controllare certificazioni, portare la spesa, dare una parola di conforto e sistemare mascherine in giro per le strade a chi voleva essere rassicurato.

Questa situazione, nuova, inaspettata, invisibile, si abbatte democraticamente su tutti, anche sul poliziotto che a fine giornata meriterebbe di “staccare la testa” e riposarsi in vista di altre giornate impegnative, ma c’è chi questo riposo non può permetterselo, chi vive con preoccupazione il momento di rientrare in albergo, quando si trova a svolgere servizi fuori sede, e doversi “preoccupare” per sé e per altri, di dover condividere la propria camera d’albergo con un collega, col dubbio che attraversa la mente di chiunque in questo periodo “non tenga le debite distanze.”

Conosciamo bene le normative in materia di attribuzione delle stanze d’albergo nei servizi effettuati fuori sede, ma in questo momento l’Amministrazione dovrebbe fare un piccolo ulteriore sforzo garantendo a tutti la sistemazione in camera singola, a tutela di ogni operatore ma anche di sè stessa.

Ciò accade specialmente nei servizi effettuati presso la Questura di Torino, tipo la TAV, differentemente dalla maggior parte d’Italia, quale la Sicilia, laddove si è già provveduto a garantire stanze singole per attenuare le possibilità di contagio, mentre a Torino il risultato è quello, per cercare il rispetto della dovuta distanza di legge, di una semplice riorganizzazione delle camere assegnate con lo spostamento dei letti all’interno… appunto: invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia… ed il virus è in agguato.

Premesso quanto sopra, e senza voler entrare in sterili polemiche visto il delicato momento emergenziale, ci auguriamo, quindi, maggiore lungimiranza da parte dell’Amministrazione e dei competenti Uffici Tecnico Logistici per la tanto decantata tutela della salute degli operatori.

La lettera