Oggetto: Coronavirus – Garantire ai Poliziotti la possibilità di fare rientro alle proprie famiglie ed abitazioni. Richiesta intervento.

Signor Capo della Polizia,

la perdurante emergenza, che ha visto fin dall’inizio i poliziotti italiani schierati in prima linea contro l’epidemia, sta determinando, per moltissimi, l’impossibilità di raggiungere le proprie famiglie ed abitazioni a causa dell’assenza di una specifica eccezione tra le regole.

Gli Appartenenti alle Forze di Polizia e di Sicurezza, al contrario della quasi totalità dei lavoratori, non scelgono le proprie destinazioni lavorative che li portano e tengono lontani dalle proprie famiglie, dai figli, dai familiari anche con gravi problemi di salute e ciò accade non solo all’inizio della propria carriera, ma anche in seguito ad avanzamenti di grado, coinvolgendo tutti: dal più giovane Agente fino al Questore.

Una situazione paradossale, tra le pochissime nel panorama delle categorie lavorative che deve essere risolta per restituire anche la giusta dignità alla nostra professione ed una giusta serenità alle famiglie.

Le chiediamo di intervenire con ogni mezzo possibile per formalizzare la possibilità di spostamento sul territorio nazionale per il personale della Polizia di Stato che voglia raggiungere le proprie famiglie dopo settimane, se non mesi, di abnegato servizio in luoghi lontani, in regioni lontane, dalle famiglie stesse

Se ritenuto necessario, ed al di là delle singole prese di posizione che si stanno verificando in Italia, si potrebbe anche sottoporre allo screening sierologico ed eventualmente al tampone anti Covid il personale che ritenga di effettuare gli spostamenti di cui si discute.

Certi della Sua sensibilità alla problematica esposta, Le porgiamo i più cordiali saluti

La lettera