Oggetto: S.A.A. Vibo Valentia – Mancato rinnovo convenzione Associazione Sportiva Dilettantistica Amici della Polizia. Problematiche.

Signor Capo della Polizia,

Le scriviamo per sottoporre alla Sua attenzione l’impasse paradossale che si sta verificando a Vibo Valentia dove, nella Scuola Allievi Agenti, rischia di cessare un’iniziativa sportiva, unica nel suo genere, che è divenuta un punto di riferimento per la popolazione vibonese da 38 anni.

Era il 1982, quando all’interno della Scuola di Polizia di Vibo Valentia nasceva uno dei Gruppi Sportivi Giovanili Fiamme Oro della Polizia di Stato; e fu allora che, anche nel triste comprensorio vibonese, presero vita le scuole di arti marziali del judo, del karate e del kung-fu. Un momento storico importante, che sposava le tendenze del momento, ovvero quello della diffusione delle arti marziali in occidente, con la valorizzazione dei loro insegnamenti e con la possibilità di praticare e far praticare tali discipline in un contesto sano come quello della Polizia di Stato, anche in considerazione dell’economicità di tali pratiche. Così è stato per circa un ventennio, quando poi, nel 2000, l’Amministrazione della Polizia di Stato decideva di chiudere i Gruppi Sportivi giovanili, mantenendo in vita solo quelli centralizzati, permettendo però ai gruppi costituiti, di poter continuare quanto avevano avviato, ricostituendosi in Associazioni Sportive, evitando così di “sbattere la porta in faccia” a tutti quei giovani che avevano riposto nello studio e nella pratica di quelle discipline il proprio benessere fisico, la propria vicinanza all’Amministrazione condividendone i valori. Fu così che allora nacque l’Associazione Sportiva Dilettantistica Amici della Polizia. Infatti, l’attuale Associazione Sportiva, fisiologica continuazione del vecchio Gruppo Sportivo Giovanile nato nel lontano 1982, ha formato tecnici ed istruttori, poliziotti e civili, anche grazie alla perseverante e continua presenza del M° Enzo Failla (Presidente Nazionale settore MGA FIJLKAM), che ha sempre offerto e continua ad offrire la propria collaborazione in occasione dei corsi di formazione per Allievo Agente, parallelamente all’organizzazione di stage Federali di Judo, di Kendo, di Pesistica. Corsi regionali di qualificazione allenatore e cinture nere.

In tutte queste occasioni al primo posto vi erano sempre i valori di legalità e giustizia che contraddistinguono la Polizia di Stato, formando adolescenti i quali si innamoravano della Polizia di Stato e prendevano, successivamente, posto tra le fila della nostra amata Istituzione. Sono così trascorsi altri venti anni, tra successi e difficoltà, in cui l’Associazione è stata anche decorata con la Medaglia di Bronzo al Merito Sportivo da parte del Coni, pur sostenendosi economicamente con le sole quote associative, evitando di ricorrere a sponsor privati o di contributi pubblici, proprio per evitare di cadere in politiche e dinamiche che potrebbero, seppure remotamente, intaccare negativamente i valori istituzionali.

L’Associazione “Sportiva Dilettantistica Amici della Polizia” è rappresentata nel suo Direttivo da colleghi e simpatizzanti che frequentano la palestra fin da quando erano bambini, i quali, nel corso di questi quarant’anni, sono diventati adulti e cresciuti parallelamente a questa realtà, formandosi come tecnici preparati, che a loro volta portano i propri figli a fare attività all’interno della Scuola di Polizia. Un circolo virtuoso che oggi rischia di interrompersi. Infatti, la recente decisione di riaprire i Gruppi Sportivi Giovanili Fiamme Oro anche a Vibo Valentia, per il settore Judo, non darebbe continuità all’attuale Associazione presente, per l’impossibilità, stanti le norme vigenti, di poter trasferire i propri tesserati, con il pericolo della perdita degli stessi e del sodalizio tutto. Tuttavia, per incontrare le finalità perseguite dal Ministero dell’Interno attraverso l’attività delle Fiamme Oro, si potrebbe ipotizzare l’inserimento di un’altra disciplina sportiva che rappresenterebbe un’opportunità di ulteriore crescita, integrazione e collaborazione tra “vecchio” e “nuovo”. Nella corrispondenza tra l’ASD ed il Direttore della Scuola, tra le altre cose, si evidenzia “l’inopportunità” di una cogestione della struttura esistente unitamente ad un Gruppo Sportivo Fiamme Oro, seppure ancora in fase di organizzazione, il cui intento sarebbe appunto quello di “creare nuovi spazi di aggregazione sul territorio nei quali veicolare i valori identitari della Polizia di Stato”, principi ispiratori che, seppur in forma non propriamente istituzionalizzata, l’Associazione “Sportiva Dilettantistica Amici della Polizia” ha sempre portato avanti, anteponendo la componente valoriale, ideologica ed educativa a quella meramente sportivo-agonistica.

Ad oggi i contatti tra Dipartimento ed il Direttore della Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia, manifestano la menzionata inopportunità per la coesistenza delle due realtà, senza però entrare nel merito e lasciando in un limbo burocratico l’Associazione che, a fronte di quello di seguito descritto, ha la necessità di dare certezze per una ripartenza ai propri affiliati.

Tuttavia, si ritiene opportuno considerare che, una riapertura del Gruppo Giovanile, dovrebbe necessariamente tenere in considerazione i nuovi regolamenti sportivi, le nuove politiche federali e gli equilibri sociali. C’è da considerare come per esempio la Federazione Nazionale FIJLKAM (Federazione Italina Judo Lotta Karate e Arti Marziali) al Titolo I, Lettera E delle Norme e Procedure per l’Affiliazione ed il tesseramento cita testualmente: “….I Gruppi Sportivi Militari ed i Corpi dello Stato possono avere sedi staccate anche fuori della Provincia di Roma e possono tesserare esclusivamente Atleti Under 18 e solamente se sono al primo anno di tesseramento”.

Infatti, il progetto Gruppo Sportivo Giovanile Fiamme Oro proposto dalle Direzioni Centrali, qualora dovesse concludersi con la sola costituzione delle sezioni pugilato e pesistica, che fattivamente si rivolgerebbe a pochi ragazzini, rifiutando una condivisione gestionale con l’Associazione Sportiva in essere, farebbe venir meno proprio l’idea di aggregazione e chiuderebbe la porta in faccia a coloro che già da anni stanno alimentando la propria passione ed i propri sogni all’interno di questa Scuola di Polizia.

Oggi l’Associazione “Sportiva Dilettantistica Amici della Polizia” propone lo studio e la pratica del Judo, rimasto un po’ simbolo dell’allora Gruppo Sportivo Giovanile Fiamme Oro, del Taekwondo, del Kendo (unica scuola in Calabria), della Pesistica Olimpica, del Pugilato e della Ginnastica Artistica (per soli bambini, non esistendo nella città di Vibo Valentia un’area idonea all’avvio di tale fondamentale attività di base). Ognuna di queste discipline ha una sua storia ed una precisa collocazione all’interno del tessuto sociale vibonese. Una provincia povera, minacciata da tanta criminalità. Una provincia abbandonata a se stessa, tanto da meritarsi l’ultima posizione in classifica per qualità della vita. Una provincia in cui non esiste nemmeno un impianto di atletica e dove riuscire a trovare uno spazio ove coltivare lo sport dilettantistico, diventa davvero difficile. Ed in una città così piccola, cosa diranno le madri ed i padri dei quasi 100 bambini iscritti, cosa ne penserà la politica quando questi genitori gli chiederanno il motivo per cui lo Stato, ed in questo caso la Polizia di Stato, in un momento ancor più difficile come questo, non permetterà al proprio figlio di continuare a crescere con i sani valori dello sport che ha amato in tutti questi anni? Senza considerare che l’Associazione in parola concede l’uso della zona attrezzi e delle macchine cardio (attività sportiva non dilettantistica ma solo indirizzata al benessere del personale), ai soli appartenenti alla Polizia di Stato ed ai corsisti che svolgono presso la Scuola di Vibo Valentia il corso di formazione per Allievi Agenti, che tutto quello che l’Associazione ha acquistato è sempre stato usato per la formazione operativa degli Allievi Agenti e dei colleghi. Sempre a disposizione dei colleghi che dovevano preparare i figli al superamento delle prove fisiche nei concorsi ad Agente.

In questi anni l’Associazione è divenuta un faro per l’intera Regione Calabria e punto nevralgico per la provincia di Vibo Valentia, sempre presenti agli eventi CONI in ogni sua connotazione, venendo spesso citati sulle pagine dei giornali a tiratura nazionale, sulle testate on line e sulle pagine social ufficiali della Polizia di Stato.

Solo a titolo di esempio si possono citare i 5 titoli nazionali individuali ed a squadre e due titoli interregionali conquistati nel Kendo in soli 3 anni, arte marziale che non trova collocazione all’interno del Gruppo Sportivo Fiamme Oro. Con il Judo sono stati formati dieci tecnici ed allenatori, divenendo un punto di riferimento nel settore MGA FIJLKAM, sistema di difesa personale largamente utilizzato dalle Forze di Polizia nazionali e locali, oltre a corsi che spaziano dal Taekwoondo alla ginnastica artistica.

La segnalata “inopportuna convivenza per pregresse esperienze negative” tra Gruppo Giovanile ed Associazioni in altre realtà italiane, non può ricadere su una realtà virtuosa e consolidata come quella vibonese, dove, peraltro, non vi sono né strutture comunali né provinciali alternative, dove l’unico Palazzetto dello Sport Provinciale è stato “assorbito” dal Ministero di Giustizia per il maxi processo alla ‘Ndrangheta.

Eliminare l’Associazione “Sportiva Dilettantistica Amici della Polizia” dalla palestra della Scuola di Polizia, al solo scopo di escludere ogni forma di collaborazione, limitando l’uso esclusivamente ai praticanti del Gruppo Sportivo Fiamme Oro, significherebbe vanificare tutto questo, condannando i praticanti e l’Associazione alla sicura estinzione.

Le chiediamo, certi di poter contare sulla Sua sensibilità al riguardo, di valutare una soluzione condivisa affinché l’A.S.D. Amici della Polizia possa proseguire nella propria attività all’interno della S.A.A. di Vibo Valentia, al fine di arricchire il tessuto sociale, senza mutilare una realtà sportiva baluardo di principi sani, inserita in una realtà in cui spesso prevale il degrado etico e morale. In attesa di un urgente riscontro alla presente,

Le porgiamo i più cordiali saluti.

La lettera