MERCOLEDÌ 07 OTTOBRE 2020 10.43.18

= Migranti: rivolta centro accoglienza Agrigento, agenti feriti =

Migranti: rivolta centro accoglienza Agrigento, agenti feriti = (AGI) – Agrigento, 7 ott. – Rivolta nel centro di accoglienza di Migranti di viale Cannatello, al Villaggio Mose’ di Agrigento. Alcuni ospiti hanno appiccato un incendio, aggredito i poliziotti con un lancio di oggetti di ogni genere ferendone tre, prima di allontanarsi nonostante fossero in quarantena. A denunciarlo la Federazione sindacale della polizia di Stato. “Queste vicende si verificano con una frequenza allarmante, ma invece sono ormai vissute come fossero normali, e questo e’ inaccettabile”, afferma il segretario generale della Fsp Valter Mazzetti, secondo cui “queste strutture che sono bombe ad orologeria sul piano anzitutto sanitario considerata l’emergenza coronavirus, ma anche sociale e dell’ordine e sicurezza pubblica”. Si tratta di circa 65 ospiti, per lo piu’ tunisini, che hanno lanciando contro le forze dell’ordine estintori, reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre e altri oggetti di ogni genere. E’ divampato anche un incendio dopo che i Migranti hanno dato fuoco ai materassi “tentando di lanciarli addosso ai poliziotti”, continua la sigla sindacale. Alcuni sono riusciti ad allontanarsi dal centro dove erano sottoposti alla quarantena. I feriti sono tre agenti del Reparto mobile di Palermo. “Praticamente ovunque, in queste strutture – conclude Mazzetti – i Migranti rifiutano di rimanere in quarantena. Le rivolte e le fughe di massa sono continue, e noi non siamo numericamente in grado di affrontarle, ne’ abbiamo protocolli chiari in tal senso. Rischiamo sistematicamente il massacro, mentre vengono commessi reati gravissimi”. (AGI)

MERCOLEDÌ 07 OTTOBRE 2020 10.36.29

IMMIGRAZIONE: AD AGRIGENTO FUGA DA QUARANTENA, INCENDIO E AGENTI FERITI

IMMIGRAZIONE: AD AGRIGENTO FUGA DA QUARANTENA, INCENDIO E AGENTI FERITI AGRIGENTO (ITALPRESS) – “Questa notte si e’ verificata l’ennesima rivolta di migranti, ad Agrigento, dove gli ospiti del centro di accoglienza di viale Cannatello al Villaggio Mose’ hanno appiccato un incendio, aggredito i poliziotti con un lancio di oggetti di ogni genere ferendone tre, prima di allontanarsi nonostante fossero in quarantena”. Lo rende noto Valter Mazzetti, segretario generale della Federazione sindacale della Polizia di Stato. E’ accaduto ad Agrigento, presso il centro di accoglienza di viale Cannatello al Villaggio Mose’. “Circa 65 ospiti, per lo piu’ tunisini – spiega -, hanno dato vita a una rivolta, lanciando contro le forze dell’ordine estintori, reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre e altri oggetti di ogni genere. E’ divampato anche un incendio dopo che i migranti hanno dato fuoco ai materassi tentando di lanciarli addosso ai poliziotti. Alcuni sono riusciti ad allontanarsi dal centro dove erano sottoposti alla quarantena. Feriti 3 agenti del Reparto mobile di Palermo”. Queste vicende – sottolinea Mazzetti – si verificano con una frequenza allarmante, ma invece sono ormai vissute come fossero normali, e questo e’ inaccettabile. La situazione attuale in tante zone del territorio italiano dovrebbe costringere a rivedere completamente i sistemi di sorveglianza in queste strutture che sono bombe ad orologeria sul piano anzitutto sanitario considerata l’emergenza coronavirus, ma anche sociale e dell’ordine e sicurezza pubblica. Cio’ che piu’ ci preme e’ l’apparente assoluta indifferenza per le condizioni di lavoro in cui operano le forze dell’ordine in questo settore, abbandonate completamente a rischi elevatissimi senza che si riesca a nascondere che la problematica della gestione dei migranti, aggravata enormemente dall’emergenza Covid 19, viene scaricata totalmente sulle loro spalle. La politica dell’immigrazione compete a chi ci governa, ma non e’ ammissibile fingere di poterla sostenere a prezzo della salute degli operatori in divisa”. “Praticamente ovunque, in queste strutture – conclude Mazzetti – i migranti rifiutano di rimanere in quarantena. Le rivolte e le fughe di massa sono continue, e noi non siamo numericamente in grado di affrontarle, ne’ abbiamo protocolli chiari in tal senso. Rischiamo sistematicamente il massacro, mentre vengono commessi reati gravissimi”.

MERCOLEDÌ 07 OTTOBRE 2020 10.48.35

Migranti, rivolta centro accoglienza Agrigento. Fsp Polizia: Feriti 3 agenti

Migranti, rivolta centro accoglienza Agrigento. Fsp Polizia: Feriti 3 agenti Agrigento, 7 ott. (LaPresse) – La Federazione sindacale di polizia lancia l’allarme: circa 65 ospiti del centro di accoglienza di viale Cannatello al Villaggio Mosè ad Agrigento hanno dato vita a una rivolta lanciando contro le forze dell’ordine estintori, reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre e altri oggetti di ogni genere. È divampato anche un incendio – riporta il comunicato di Fsp – dopo che i Migranti hanno dato fuoco ai materassi tentando di lanciarli addosso ai poliziotti: alcuni sarebbero riusciti ad allontanarsi dal centro dove erano sottoposti alla quarantena, e tre agenti del reparto mobile di Palermo sono rimasti feriti. “Questa notte si è verificata l’ennesima rivolta di Migranti, gli ospiti del centro di Agrigento hanno appiccato un incendio, aggredito i poliziotti con un lancio di oggetti di ogni genere ferendone tre, prima di allontanarsi nonostante fossero in quarantena – denuncia Valter Mazzetti, segretario generale della Fsp, dopo il caos scoppiato nella notte al centro di accoglienza siciliano -. Queste vicende si verificano con una frequenza allarmante, ma invece sono ormai vissute come fossero normali, e questo è inaccettabile. La situazione attuale in tante zone del territorio italiano dovrebbe costringere a rivedere completamente i sistemi di sorveglianza in queste strutture, che sono bombe a orologeria sul piano anzitutto sanitario, considerata l’emergenza coronavirus, ma anche sociale e dell’ordine e sicurezza pubblica”. “Ciò che più ci preme – insiste Mazzetti – è l’apparente assoluta indifferenza per le condizioni di lavoro in cui operano le forze dell’ordine in questo settore, abbandonate completamente a rischi elevatissimi senza che si riesca a nascondere che la problematica della gestione dei Migranti, aggravata enormemente dall’emergenza Covid 19, viene scaricata totalmente sulle loro spalle. La politica dell’immigrazione compete a chi ci governa, ma non è ammissibile fingere di poterla sostenere a prezzo della salute degli operatori in divisa. Praticamente ovunque, in queste strutture – conclude il segretario generale Fsp – i Migranti rifiutano di rimanere in quarantena. Le rivolte e le fughe di massa sono continue, e noi non siamo numericamente in grado di affrontarle, né abbiamo protocolli chiari in tal senso. Rischiamo sistematicamente il massacro, mentre vengono commessi reati gravissimi”.

MERCOLEDÌ 07 OTTOBRE 2020 11.03.52

Migranti: rivolta in centro accoglienza ad Agrigento

(ANSA) – PALERMO, 07 OTT – Circa 65 migranti, per lo più tunisini, hanno dato vita a una rivolta, ad Agrigento, nel centro di accoglienza di viale Cannatello al Villaggio Mosè , lanciando contro le forze dell’ordine estintori, reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre e altri oggetti di ogni genere. E’ divampato anche un incendio dopo che i migranti hanno dato fuoco ai materassi tentando di lanciarli addosso agli agenti. Alcuni sono riusciti ad allontanarsi dal centro dove erano sottoposti alla quarantena. Feriti 3 poliziotti del reparto mobile di Palermo. “Questa notte si è verificata l’ennesima rivolta di migranti, hanno appiccato un incendio, aggredito i poliziotti con un lancio di oggetti di ogni genere ferendone tre, prima di allontanarsi nonostante fossero in quarantena”, rende noto Valter Mazzetti, segretario generale della Federazione sindacale della Polizia di Stato. Alcuni dei migranti pare avessero finito il periodo di quarantena anti-Covid e, per l’intera giornata di ieri, hanno chiesto d’essere trasferiti in altre strutture. E’ scoppiato il caos, nella tarda serata. I migranti hanno tentato – e pare che sei ci siano riusciti – la fuga, hanno lanciato reti di materasso e pezzi di finestre mandati in frantumi contro i poliziotti, così come dei materassi incendiati. “Queste vicende si verificano con una frequenza allarmante, ma invece sono ormai vissute come fossero normali, e questo è inaccettabile. La situazione attuale dovrebbe costringere a rivedere completamente i sistemi di sorveglianza in queste strutture che sono bombe ad orologeria sul piano anzitutto sanitario considerata l’emergenza coronavirus, ma anche sociale e dell’ordine e sicurezza pubblica” – dice Valter Mazzetti, segretario generale della Federazione sindacale della polizia di Stato – Quel che più ci indigna è l’apparente assoluta indifferenza per le condizioni di lavoro in cui operano le forze dell’ordine in questo settore, abbandonate completamente a rischi elevatissimi senza che si riesca a nascondere che la problematica della gestione dei migranti, aggravata enormemente dall’emergenza Covid 19, viene scaricata totalmente sulle loro spalle. La politica dell’immigrazione compete a chi ci governa, ma non è ammissibile fingere di poterla sostenere a prezzo della salute degli operatori in divisa”.

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