Inaccettabile un brand di abbigliamento firmato labellamafia

Secondo Valter Mazzetti, segretario generale dell’Fsp Polizia di Stato, “è proprio il caso di dire che al peggio non c’è mai fine. Un moto di disgusto irrefrenabile accompagna il pensiero che ci si possa accostare con tale cinismo, con tale mancanza di scrupoli a certi temi, anche commercialmente parlando, evocando qualcosa che garantirà sicuramente attenzione e probabilmente guadagni al titolare del marchio, ed anche a chi lo distribuisce, ma al costo di esaltare un ‘cancro’ che ha devastato la società, lasciando sul campo tanti morti e disperazione. Una drammatica espressione di sottocultura, ferocia e crudeltà che non può essere sfruttata per fare affari da un brand che ne valorizza positivamente anche la visione con quell’aggettivo ‘bella’, che invece offende e calpesta le molte vite spezzate e trucidate tra le forze dell’ordine, magistrati, giornalisti e onesti appartenenti alla società civile, che non si sono piegati a quella logica di terrore e omertà di cui è portatrice la mafia”.

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