OGGETTO: Servizi NO TAV. Gravi problematiche operative e logistiche.

Egregi,

purtroppo duole preliminarmente ricordare che già in diverse circostanze questa O.S. è intervenuta per denunciare le gravi criticità operative e logistiche concernenti i servizi di O.P. della TAV di Chiomonte.

Oggi siamo costretti ad intervenire nuovamente e con forza dopo il servizio di O.P. del 13 dicembre u.s., dove ancora una volta a pagarne le spese, a causa di una manifestazione sfociata in atti di violenza, sono stati i poliziotti che rappresentano il primo cordone di sicurezza dello Stato, quello più esposto alla mercé di delinquenti, con l’epilogo di un collega ferito, soccorso e trasportato con mezzi di “fortuna” a dir poco…

Un servizio che ha visto l’impiego di numerosi colleghi di Uffici di Torino e di Reparti Mobili, la cui gestione sembra avere dell’incredibile come meglio evidenziato nella nota della nostra Segreteria Provinciale di Torino, che si trasmette in allegato alla presente.

Infatti, come meglio descritto nell’allegata nota, ci troviamo di fronte ad un impiego del personale e ad una gestione dei servizi, a nostro giudizio, non più tollerabile, caratterizzata da una programmazione molto critica degli stessi, da un’assenza di specifico addestramento ed equipaggiamento del personale impiegato, da una qualsivoglia forma di assistenza anche sanitaria di fronte a rischi ben noti, da una grave carenza di supporto e logistica elementare.

Il tutto si svolge in un contesto contraddistinto da zone boschive di alta montagna impraticabili, pericolose per l’incolumità fisica del personale, con temperature proibitive, dove i colleghi sono costretti a svolgere servizi che si protraggono anche oltre 12 ore consecutive, senza acqua, un pasto, servizi igienici e un luogo in cui ripararsi e magari ristorarsi.

In estrema sintesi la situazione ormai ha raggiunto un punto drammatico, i colleghi sono lasciati “soli” a fronteggiare manifestanti violenti, attraverso una disarmante disattenzione nei confronti del bene più prezioso della nostra Amministrazione: il Capitale Umano, Donne e Uomini della Polizia di Stato dotati di grande professionalità, spirito di sacrificio e abnegazione, ai quali la stessa Amministrazione sembra non riesca a corrispondere neanche per garantire le basilari esigenze quali ad esempio:

  • un equipaggiamento da alta montagna adeguato alle condizioni climatiche; – l’istallazione di servizi igienici (bagni chimici);
  • la somministrazione di pasti e bevande calde;
  • l’assistenza medica e infermieristica presente in loco;
  • locali idonei alle necessità di ristoro del personale esposto agli agenti atmosferici invernali; e da ultimo, ma non meno importante,chiedere ai responsabili del cantiere, o a chiunque sia ritenuto idoneo allo scopo, di rendere gli attuali sentieri che portano alle varie postazioni (ad es. “terrazza”, “antenna” ecc.) più praticabili, e cioè di trasformarli da attuali mulattiere a sentieri percorribili con gli anfibi in dotazione o con i mezzi, anche ai fini di un pronto raggiungimento di quei luoghi in caso di necessità.

In conclusione questa O.S., nell’esprimere vicinanza agli operatori impegnati in quel difficile contesto e auspicando concreti segnali da parte di codesta Amministrazione, chiede un risolutivo intervento volto ad assumere ogni necessaria iniziativa per garantire ai colleghi di operare in sicurezza e nel rispetto delle elementari esigenze umane.

In attesa di cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare i più Cordiali Saluti.

La lettera