MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2021 11.31.51

Aggressore ucciso Milano: Fsp, taser avrebbe evitato peggio

Aggressore ucciso Milano: Fsp, taser avrebbe evitato peggio = (AGI) – Milano, 23 feb. – “E’ un giorno funesto per tutti perche’ una persona ha perso la vita, sia pur rappresentando un pericolo gravissimo per gli altri. E’ un giorno orribile quando un poliziotto e’ costretto a mettere mano all’arma per salvare la vita di un collega. E’ giorno buio perche’, in un sistema in cui la violenza nelle strade e’ sempre piu’ cieca e inarrestabile, tutti devono porsi la drammatica domanda se un banale taser avrebbe consentito di evitare il peggio”. Cosi’ Valter Mazzetti, segretario generale del sindacato Fsp della polizia, commenta il grave episodio avvenuto a Milano dove un uomo armato di coltello da macellaio ha aggredito alcuni passanti e poi gli agenti intervenuti, ed e’ morto dopo essere stato raggiunto da alcuni colpi sparato da uno dei poliziotti poiche’ l’aggressore era incontenibile e uno dei colleghi era in terra svenuto. “Oggi – aggiunge Mazzetti – ci aspettiamo che si ragioni con serieta’ e senso di responsabilita’ su questi interrogativi. Sulla brutalita’ che attanaglia tante zone del territorio, sulle aggressioni sempre piu’ feroci e frequenti agli operatori della sicurezza, sull’adeguatezza delle dotazioni in uso alle Forze di polizia, sulla concreta efficacia della risposta giudiziaria dell’intero sistemaverso chi si scaglia in mille modi contro pubblici ufficiali che svolgono il proprio dovere. Oggi, non vorremmo davvero che si aprisse la solita criminalizzante ridda di analisi e commenti sulla dinamica di un episodio in cui un fatto e’ certo: vedere un malintenzionato pronto ad uccidere, che non si ferma nonostante tutti i tentativi di dissuaderlo messi in campo, e oltre tutto mentre un collega e’ svenuto e ormai in bali’a della sua furia, non lascia molta scelta in quelle terribili e frenetiche frazioni di secondo. Non un altro giorno deve trascorrere, intanto, senza che si acceleri concretamente sulle procedure burocratiche necessarie a fornire agli operatori di polizia i taser, che sono strumenti finalizzati a salvare vite”.

MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2021 12.18.08

Milano, Fsp: Aggresssore morto, taser avrebbe evitato il peggio

Milano, Fsp: Aggresssore morto, taser avrebbe evitato il peggio Milano, 23 feb. (LaPresse) – “È un giorno funesto per tutti perché una persona ha perso la vita, sia pur rappresentando un pericolo gravissimo per gli altri. È un giorno orribile quando un poliziotto è costretto a mettere mano all’arma per salvare la vita di un collega. È giorno buio perché, in un sistema in cui la violenza nelle strade è sempre più cieca e inarrestabile, tutti devono porsi la drammatica domanda se un banale taser avrebbe consentito di evitare il peggio”. Così Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, commenta l’episodio avvenuto in via Sulmona a Milano dove un uomo armato di coltello da macellaio ha aggredito alcuni passanti scagliandosi poi contro gli agenti intervenuti sul posto. Uno dei poliziotti ha poi sparato, ferendolo a morte. “Non un altro giorno deve trascorrere, intanto, senza che si acceleri concretamente sulle procedure burocratiche necessarie a fornire agli operatori di polizia i taser, che sono strumenti finalizzati a salvare vite”, ha aggiunto Mazzetti.

MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2021 11.50.01

MILANO: FSP POLIZIA, ‘ARMA USATA PER SALVARE VITA COLLEGA, TASER AVREBBE EVITATO IL PEGGIO’

ADN0415 7 CRO 0 ADN CRO RLO MILANO: FSP POLIZIA, ‘ARMA USATA PER SALVARE VITA COLLEGA, TASER AVREBBE EVITATO IL PEGGIO’ = Milano, 23 feb. (Adnkronos) – ”E’ un giorno funesto per tutti perché una persona ha perso la vita, sia pur rappresentando un pericolo gravissimo per gli altri. E’ un giorno orribile quando un poliziotto è costretto a mettere mano all’arma per salvare la vita di un collega. E’ giorno buio perché, in un sistema in cui la violenza nelle strade è sempre più cieca e inarrestabile, tutti devono porsi la drammatica domanda se un banale taser avrebbe consentito di evitare il peggio”. Così Valter Mazzetti, Segretario Generale FSP Polizia di Stato, dopo il grave episodio avvenuto a Milano dove un uomo armato di coltello da macellaio ha aggredito alcuni passanti e poi gli agenti intervenuti, ed è morto dopo essere stato raggiunto da un colpo sparato da uno dei poliziotti poiché l’aggressore era incontenibile e uno dei colleghi era ormai in terra svenuto. ”Oggi – aggiunge Mazzetti – ci aspettiamo che si ragioni con serietà e senso di responsabilità su questi interrogativi. Sulla brutalità che attanaglia tante zone del territorio, sulle aggressioni sempre più feroci e frequenti agli operatori della sicurezza, sull’adeguatezza delle dotazioni in uso alle Forze di polizia, sulla concreta efficacia della risposta giudiziaria dell’intero sistema verso chi si scaglia in mille modi contro pubblici ufficiali che svolgono il proprio dovere. Vedere un malintenzionato pronto ad uccidere, che non si ferma nonostante tutti i tentativi di dissuaderlo messi in campo, e oltretutto mentre un collega è svenuto e ormai in balia della sua furia, non lascia molta scelta in quelle terribili e frenetiche frazioni di secondo. Non un altro giorno deve trascorrere, intanto, senza che si acceleri concretamente sulle procedure burocratiche necessarie a fornire agli operatori di polizia i taser, che sono strumenti finalizzati a salvare vite”.

MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2021 12.27.43

MILANO, SINDACATI POLIZIA: IN UNA SETTIMANA DUE TRAGEDIE EVITABILI CON TASER

MILANO, SINDACATI POLIZIA: IN UNA SETTIMANA DUE TRAGEDIE EVITABILI CON TASER (9Colonne) Roma, 23 feb – “Lo ripeteremo all’infinito fino a quando, chi di dovere, non prenderà provvedimenti: bisogna dotare di taser il personale operativo su strada. Tragedie come questa e quella dell’altro giorno a Biella possono essere evitate”. Così Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), commentando quanto avvenuto a Milano la scorsa notte, dove un 45enne è rimasto ucciso dopo aver aggredito due poliziotti, armato di un coltello da macellaio. “Il taser avrebbe permesso di immobilizzarlo da una distanza sufficiente, permettendo ai colleghi di difendersi in sicurezza. Purtroppo – prosegue Conestà -, siamo sempre più in balia di criminali che attentano alla vita di servitori dello Stato. Gli episodi di violenza nei confronti di uomini e donne in divisa sono in costante aumento e alimentati dal senso di impunità che culla i delinquenti consapevoli che non sconteranno un giorno di carcere per aver aggredito un poliziotto. Al contrario, quando un collega si difende, viene indagato e si apre per lui un lungo percorso giudiziario”. Per Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato “è un giorno funesto per tutti perché una persona ha perso la vita, sia pur rappresentando un pericolo gravissimo per gli altri. E’ un giorno orribile quando un poliziotto è costretto a mettere mano all’arma per salvare la vita di un collega. E’ giorno buio perché, in un sistema in cui la violenza nelle strade è sempre più cieca e inarrestabile, tutti devono porsi la drammatica domanda se un banale taser avrebbe consentito di evitare il peggio. Oggi ci aspettiamo che si ragioni con serietà e senso di responsabilità su questi interrogativi. Sulla brutalità che attanaglia tante zone del territorio, sulle aggressioni sempre più feroci e frequenti agli operatori della sicurezza, sull’adeguatezza delle dotazioni in uso alle Forze di polizia, sulla concreta efficacia della risposta giudiziaria dell’intero sistema verso chi si scaglia in mille modi contro pubblici ufficiali che svolgono il proprio dovere. Oggi, non vorremmo davvero che si aprisse la solita criminalizzante ridda di analisi e commenti sulla dinamica di un episodio in cui un fatto è certo: vedere un malintenzionato pronto ad uccidere, che non si ferma nonostante tutti i tentativi di dissuaderlo messi in campo, e oltre tutto mentre un collega è svenuto e ormai in balìa della sua furia, non lascia molta scelta in quelle terribili e frenetiche frazioni di secondo. Non un altro giorno deve trascorrere, intanto, senza che si acceleri concretamente sulle procedure burocratiche necessarie a fornire agli operatori di polizia i taser, che sono strumenti finalizzati a salvare vite”.

MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2021 13.13.36

== IL PUNTO = Aggressore ucciso da polizia, ‘serviva il taser’ =

= IL PUNTO = Aggressore ucciso da polizia, ‘serviva il taser’ = (AGI) – Milano, 23 feb. – Un uomo di 45 anni, filippino, con precedenti per reati contro la persona e droga, e’ stato ucciso questa notte a Milano da un agente di polizia, che era stato aggredito con un coltello. Il fatto ha riportato d’attualita’ il dibattito sulla mancata dotazione del taser, sorta di pistola elettrica che trasmette una forte scossa, che immobilizza il soggetto ma senza conseguenze piu’ gravi. A chiederne l’utilizzo sono stati il sindacato Fsp della Polizia, poi con forza il leader della Lega, Matteo Salvini: “Spero che adesso nessuno se la prenda coi poliziotti, che sono stati costretti a intervenire per evitare altra violenza – ha detto – una preghiera per il morto, con l’auspicio che le Forze dell’Ordine vengano dotate della pistola a impulsi elettrici che viene usata in molti Paesi in tutto il mondo (ma ancora non in Italia)”. Secondo la ricostruzione della questura, l’uomo, attorno a mezzanotte e 15 ha aggredito alcuni passanti. A segnalare quanto stava avvenendo alla centrale operativa sono stati alcuni abitanti del quartiere. Sul posto e’ arrivata la volante Forlanini e gli uomini del commissariato sono riusciti a individuare l’aggressore grazie anche alle indicazioni dei cittadini alle finestre: il 45enne si trovava dietro una siepe e aveva con se’ un grosso coltello da cucina. Lo scontro con i poliziotti e’ avvenuto subito dopo, quando il 45enne si e’ scagliato anche contro di loro. La pattuglia ha cercato di bloccarlo e farlo desistere con l’uso dello sfollagente. Nell’indietreggiare, il capo pattuglia e’ caduto sbattendo la testa ed e’ rimasto a terra. L’aggressore ha poi rivolto il coltello verso l’autista della volante Monforte, intervenuta in ausilio: quest’ultimo, per difendersi, ha esploso dei colpi contro l’aggressore, uccidendolo. Il poliziotto caduto a terra e’ stato portato in codice giallo al Policlinico. “E’ un giorno orribile quando un poliziotto e’ costretto a mettere mano all’arma per salvare la vita di un collega. E’ giorno buio perche’, in un sistema in cui la violenza nelle strade e’ sempre piu’ cieca e inarrestabile, tutti devono porsi la drammatica domanda se un banale taser avrebbe consentito di evitare il peggio”. Cosi’ Valter Mazzetti, segretario generale del sindacato Fsp della polizia “Oggi – aggiunge – ci aspettiamo che si ragioni con serieta’ e senso di responsabilita’ su questi interrogativi. Non vorremmo davvero che si aprisse la solita criminalizzante ridda di analisi e commenti sulla dinamica di un episodio in cui un fatto e’ certo: vedere un malintenzionato pronto ad uccidere, che non si ferma nonostante tutti i tentativi di dissuaderlo messi in campo, e oltre tutto mentre un collega e’ svenuto e ormai in bali’a della sua furia, non lascia molta scelta in quelle terribili e frenetiche frazioni di secondo. Non un altro giorno deve trascorrere, intanto, senza che si acceleri concretamente sulle procedure burocratiche necessarie a fornire agli operatori di polizia i taser, che sono strumenti finalizzati a salvare vite”. “La tragedia con ogni probabilita’ si sarebbe potuta evitare – ha commentato Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza – se gli agenti avessero avuto in dotazione i taser, strumento di difesa tolto alle Forze dell’Ordine lo scorso 21 luglio dal Ministro Lamorgese dopo il periodo di sperimentazione”.

IL PUNTO Milano, aggredisce passanti e polizia: agente spara e lo uccide. Salvini: Taser a forze ordine

IL PUNTO Milano, aggredisce passanti e polizia: agente spara e lo uccide. Salvini: Taser a forze ordine Di Andrea Barbuto Milano, 23 feb. (LaPresse) – Far West in strada a Milano dove un cittadino di origini filippine, di 45 anni, è morto dopo un conflitto a fuoco con la polizia in via Sulmona, in zona Corvetto, periferia sud-est del capoluogo lombardo. L’episodio è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì, poco dopo le 24, quando l’uomo, alterato e in preda a un raptus violento, ha provato ad aggredire con un coltello da cucina prima un rider e poi un inquilino del palazzo. All’arrivo della polizia, il 45enne ha tentato di nascondersi dietro alcune siepi che circondano l’enorme caseggiato con cortile dove vivono decine di famiglie. Una scena da film che ha visto protagonisti anche alcuni residenti, gente che dai balconi ha aiutato gli agenti ad individuare l’uomo. Una volta raggiunto, la colluttazione. Dopo pochi minuti la tragedia. Il 45enne, scoperto tra i cespugli, si è subito scagliato contro gli agenti facendone finire per terra uno, svenuto per il forte impatto col suolo. In quegli istanti concitati è arrivata una seconda pattuglia i cui agenti sono stati a loro volta travolti dalla furia dell’uomo: uno dei due poliziotti, dopo aver tentato di evitarlo, ha esploso alcuni colpi. L’aggressore ferito all’addome in pochi minuti è deceduto sull’asfalto dove, a distanza di ore, restano ancora i segni del sangue. Due agenti sono stati portati al Policlinico: con lievi ferite quello caduto, sotto shock quello che ha sparato. “Una situazione che avrebbe potuto essere evitata”, commentano alcuni inquilini dello stabile che parlano di “un uomo violento” e di “una famiglia con diversi problemi”. L’uomo, le cui generalità non sono state rese note, ha precedenti per droga e per reati contro la persona: “anni fa ha aggredito il figlio”, ricorda un vicino che lamenta l’assenza dei servizi sociali. Un fatto di cronaca che ripropone in tutta la sua attualità la questione dell’utilizzo dei taser, armi elettriche in grado di stordire, da parte delle forze dell’ordine. “Spero che adesso nessuno se la prenda con i poliziotti, che sono stati costretti a intervenire per evitare altra violenza. Una preghiera per il morto con l’auspicio che le Forze dell’Ordine vengano dotate della pistola ad impulsi elettrici, taser, usata in molti Paesi in tutto il mondo, ma ancora non in Italia”, ha commentato su Facebook il leader della Lega, Matteo Salvini. Parole a cui hanno fatto seguito quelle del segretario Generale del sindacato Fsp della Polizia di Stato, Valter Mazzetti: “Non un altro giorno deve trascorrere, intanto, senza che si acceleri concretamente sulle procedure burocratiche necessarie a fornire agli operatori di polizia i taser, che sono strumenti finalizzati a salvare vite. È un giorno funesto per tutti perché una persona ha perso la vita, sia pur rappresentando un pericolo gravissimo per gli altri. È un giorno orribile quando un poliziotto è costretto a mettere mano all’arma per salvare la vita di un collega. È giorno buio perché, in un sistema in cui la violenza nelle strade è sempre più cieca e inarrestabile, tutti devono porsi la drammatica domanda se un banale taser avrebbe consentito di evitare il peggio”.

MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2021 15.07.22

Aggressore ucciso: Fsp Polizia, taser lo avrebbe salvato

(ANSA) – MILANO, 23 FEB – “E’ un giorno funesto per tutti perché una persona ha perso la vita, sia pur rappresentando un pericolo gravissimo per gli altri. E’ un giorno orribile quando un poliziotto è costretto a mettere mano all’arma per salvare la vita di un collega”. Lo afferma Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo l’episodio avvenuto a Milano dove un uomo armato di coltello da macellaio ha aggredito alcuni passanti, poi gli agenti intervenuti, ed è morto dopo essere stato raggiunto da un colpo sparato da uno dei poliziotti in quanto l’aggressore era incontenibile e uno dei colleghi era ormai in terra svenuto. “E’ giorno buio – aggiunge Mazzetti – perché, in un sistema in cui la violenza nelle strade è sempre più cieca e inarrestabile, tutti devono porsi la drammatica domanda se un banale taser avrebbe consentito di evitare il peggio”. “Oggi – aggiunge Mazzetti – ci aspettiamo che si ragioni con serietà e senso di responsabilità su questi interrogativi. Sulla brutalità che attanaglia tante zone del territorio, sulle aggressioni sempre più feroci e frequenti agli operatori della sicurezza, sull’adeguatezza delle dotazioni in uso alle Forze di polizia, sulla concreta efficacia della risposta giudiziaria dell’intero sistema verso chi si scaglia in mille modi contro pubblici ufficiali che svolgono il proprio dovere”. “Oggi – conclude -, non vorremmo davvero che si aprisse la solita criminalizzante ridda di analisi e commenti sulla dinamica di un episodio in cui un fatto è certo: vedere un malintenzionato pronto ad uccidere, che non si ferma nonostante tutti i tentativi di dissuaderlo messi in campo, e oltre tutto mentre un collega è svenuto e ormai in balìa della sua furia, non lascia molta scelta in quelle terribili e frenetiche frazioni di secondo”.

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