Oggetto: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena. Richiesta intervento urgentissimo.

Signor Capo della Polizia,

i rapidi cambiamenti dettati dalle misure di contenimento e contrasto alla pandemia richiedono l’adeguamento, quanto più rapido possibile, degli strumenti normativi della nostra Amministrazione per rispondere alle esigenze di servizio e di organizzazione familiare dei colleghi.

Il Decreto Legge del 13 marzo 2021 recante ad oggetto: “Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena”, stabilisce nel 1° comma dell’articolo 2, che “….Il genitore di figlio convivente minore di anni sedici, lavoratore dipendente, alternativamente all’altro genitore, può svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile per un periodo corrispondente in tutto o in parte alla durata della sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio, alla durata dell’infezione da SARS Covid-19 del figlio, nonché alla durata della quarantena del figlio disposta dal Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale (ASL) territorialmente competente a seguito di contatto ovunque avvenuto”

Le misure stabilite si rendono indispensabili con la progressiva chiusura delle scuole pressoché in tutte le Regioni italiane, in base alla classificazione nazionale delle fasce di rischio epidemiologico ed alle ulteriori disposizioni attuate anche a livello regionale e locale.

Di converso la circolare della Direzione Centrale delle Risorse Umane datata 11 febbraio 2021 prot 0002020 recante ad oggetto “Nuovi termini di efficacia delle disposizioni relative al Personale della Polizia di Stato nel corso dell’emergenza epidemiologica da COVID 19” prevede che “nel caso di quarantena obbligatoria del figlio minore (non invece per il caso della didattica a distanza), si applicheranno le disposizioni emanate con la circolare n. 15121 dell’11 novembre 2020 secondo cui in via prioritaria deve essere vagliata la possibilità di effettuare la prestazione lavorativa in modalità agile”. Questa disposizione, di fatto, impedisce ogni possibile soluzione per la situazione che DA DOMANI migliaia di famiglie di poliziotti si troveranno ad affrontare nel tentativo di conciliare l’ambito lavorativo con quello dei figli costretti alla didattica a distanza.

Siamo quindi a chiedere un Suo autorevole intervento che permetta di sanare questa situazione in modo immediato ed uniforme su tutto il territorio nazionale, evitando interpretazioni locali demandate alle singole volontà applicative, in senso restrittivo o meno, e conseguenti disparità di trattamento tra il personale.

In attesa di cortese riscontro, cogliamo l’occasione per porgerLe i più cordiali saluti.

La lettera