Oggetto: problematiche sull’erogazione delle pensioni definitive agli appartenenti alla Polizia di Stato. – Reiterazione richiesta istituzione Polo unico dedicato, come per altre Forze di polizia.

Signor Capo della Polizia,

come noto dall’inizio del 2012 le contemporanee modificazioni di norme e procedure relative al calcolo del trattamento previdenziale del personale – tra gli altri – del Comparto sicurezza e difesa, per ciò che ci riguarda hanno colto impreparati gli enti a ciò preposti, determinando sensibili negatività nei confronti dei colleghi interessati, costretti a subire assai frequenti ritardi e disguidi e, comunque, ad aspettare sempre svariati anni per vedersi liquidare la pensione definitiva.

Col passaggio di tutti i lavoratori dipendenti al sistema di calcolo della pensione con il sistema contributivo nonché della gestione delle nostre pensioni dall’Inpdap all’Inps, come noto deliberati – con decorrenza 1° gennaio 2012 – dal decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (c.d. riforma Fornero), sembra ad esempio che tutti i colleghi, all’atto del pensionamento, non si vedano riconosciuta nella pensione percepite la quota retributiva delle tredicesime a partire da quella data e fino a quella odierna.

Voci contrastanti attribuiscono la responsabilità di questo, come di altri inconvenienti – sia di tipo generalizzato che individuale – di volta in volta all’Inps o al sistema NoiPA che, dal 1° gennaio 2015, rappresenta per noi la classica “ciliegina sulla torta”, sia in servizio che in quiescenza, tanto che Forze di polizia ad ordinamento militare si sono organizzate per tempo, creando al proprio interno un Polo unico dedicato, la cui azione consente di evitare problematiche che creano danni ai colleghi.

Da tempo avevamo chiesto di fare altrettanto per la Polizia di Stato e codesto Dipartimento ci aveva risposto un anno fa che, per poter realizzate il Polo unico dedicato anche qui da noi, era prima necessaria una importazione massiva di dati informatici che, tuttavia, dopo un intero anno non risulta ancora essere stata effettuata, né si ha alcuna idea ufficiale dei tempi che richiederà, essendo fatalmente legata alle risorse organizzative ed economiche a tal fine individuate e rese disponibili.

Premesso che l’attenzione al benessere del personale si misura da ciò che a tal fine si investe e che anche per la gestione a regime del Polo sarà necessario un idoneo numero di operatori della Polizia di Stato adeguatamente formati e dotati dei necessari asset informatici da aggiungersi agli uffici deputati, siamo a domandare quanto tempo ci vorrà prima che la società incaricata completi, al ritmo attuale, l’importazione massiva necessaria alla realizzazione del Polo unico dedicato alle nostre pensioni al fine di rimuovere l’ennesima sperequazione che subiscono i poliziotti, in servizio e in quiescenza.

In attesa di un tempestivo cenno di riscontro inviamo cordiali saluti.

La lettera