RIUNIONE TECNICA – CONTRATTO DI LAVORO

Avanti, ma a rilento

Mancano ancora l’intera bozza e il “pacchetto specificità”

Nel pomeriggio del 13 settembre u.s., presso il Dipartimento della Funzione pubblica – Ministero per la Pubblica Amministrazione, si è svolta la riunione “tecnica” relativa al rinnovo contrattuale 2019/2021 per il personale non dirigente del Comparto sicurezza e difesa

I lavori c.d. tecnici, seguivano una primissima bozza relativa a soli sei articoli (parte normativa), predisposta dai tecnici della Funzione pubblica di concerto con le Amministrazioni che, via via, andranno a comporre l’intero impianto della lunga parte normativa, e segnatamente riguardavano: Congedo e riposo solidale; Trattamento economico di trasferimento; Tutela della genitorialità; Congedo per donne vittime di violenza di genere; Congedo ordinario e Congedo parentale.

Pur trattandosi di riunione tecnica, preliminarmente, la nostra delegazione sindacale è tornata a ribadire come, nella predisposizione generale di una bozza di accordo, rimangono ancora avvolti nel mistero tutti i fondamentali contenuti economici effettivi, e tutta l’essenziale parte che sarà contenuta nel c.d. “pacchetto specificità”.

Siamo, quindi, tornati a far presente che questo rinnovo contrattuale non può prescindere da un’idonea realizzazione della previdenza integrativa, ovvero di una “previdenza dedicata”, che migliori i trattamenti pensionistici del personale del Comparto e li uniformi al suo interno, a partire dall’ormai famigerato art. 54 – che, all’interno del Comparto sicurezza e difesa, per incomprensibile alchimie legislative non adeguate nel corso del tempo, vede delle misure pensionistiche di vantaggio per il solo personale del mondo militare – da una adeguata copertura sanitaria, da una giusta e seria tutela legale.

Abbiamo, quindi, nuovamente invitato la Presidenza tecnica del tavolo, per il tramite del Ministro Brunetta, a far presente questa importante esigenza al Governo, richiamando l’articolo di Legge con cui si dispone che le Organizzazioni sindacali e i cocer (che per espressa previsione normativa non possono essere rappresentati dalle diverse Confederazioni sindacali) devono essere convocati presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per essere consultati prima della deliberazione del disegno di legge di bilancio: dal momento che in quella legge saranno stanziate le risorse per il c.d. “pacchetto specificità” sarebbe quella la sede ideale per approfondire tutti i contenuti di quelle misure come sopra delineate, intimamente connesse con i contenuti del rinnovo contrattuale.

Ciò premesso, ripetuto e sostenuto più e più volte, anche nel corso degli incontri Politici del contratto, siamo anche entrati nel merito del contenuto della stringata bozza dei sei articoli che ci sono stati presentati, proponendo, a tutela del personale, alcune importanti modifiche, che di seguito riassumiamo in estrema sintesi:

– Congedo solidale: il meccanismo proposto appare piuttosto farraginoso e non sembra garantire
l’anonimato di chi davvero vive momenti di estrema difficoltà. Intanto, atteso che la proposta
farebbe esclusivo riferimento, per gli eventuali beneficiari/riceventi della necessità di “assistere
figli minori che, per le particolari condizione di salute, necessitano di cure costanti”, non
comprendendo come sia possibile che, davanti ad una condizione familiare di così grave necessità
di salute, si possa pensare che al compimento del diciottesimo anno di età del figlio, da parte dei
genitori, vengano a cessare tutte le costanti esigenze di cure costanti, abbiamo chiesto
l’eliminazione del requisito della minore età e l’estensione anche per il coniuge o convivente che
può trovarsi nella medesima condizione di necessitare di cure costanti.
Tecnicamente, poi, preferiremmo una banca dati dei colleghi che, ahiloro, necessitano di tale
Istituto ed una per la raccolta di tutti 1 congedi e riposi ceduti solidaristicamente dal personale, che
sarebbe gestita secondo criteri adeguati, partecipativi e trasparenti.

– Tutela genitorialità: innanzitutto, in un’epoca storica in cui moltissimi sono i genitori separati che hanno figli con affido condiviso, magari con situazioni familiari a centinaia di chilometri di distanza dalla famiglia di origine, appare assurdo limitare la possibilità di chiedere di evitare la sovrapposizione dei turni solo per i genitori di figli conviventi con entrambi! Inoltre per noi la possibilità di esonero dal turno notturno deve estendersi anche ai casi in cui l’altro genitore sia considerato lavoratore notturno nella categoria d’appartenenza ed a tutti i casi in cui si assista un disabile, anche se non in condizione di gravità, esattamente come prevede la legge di riferimento. Ci sono poi diverse altre perplessità sul testo proposto, sia con riferimento alle costanti “esigenze di servizio” che, viste le ataviche carenze nella nostra Amministrazione, rischierebbe di rendere completamente inefficace qualsiasi previsione contrattuale di tutela, sia la necessità di contrattualizzare l’applicazione tassativa dell’art. 42-bis del d.lgs. 151/2001, vale a dire l’aggregazione triennale dei genitori di figli fino a tre anni di età.

– Congedo per vittime di violenza di genere: il limite di 90 giorni deve riferirsi a giorni lavorativi, come per il congedo ordinario e non, come per il congedo straordinario, ai giorni di calendario.

– Trattamento economico di trasferimento: i tre mesi per i quali sono rimborsabili le spese di deposito masserizie devono decorrere dal momento in cui l’alloggio viene reso effettivamente disponibile in quanto libero e sistemato.

Osservando infine che, sia i figli delle donne e degli uomini della Polizia, sia lo stesso personale, non si devono e possono ritenere “figli di un Dio minore”, con minore tutele e trattamenti peggiori di quelli delineati nel contratto per le funzioni centrali, facendo riferimento proprio a quest’ultimo contratto, abbiamo inoltre rivendicato: – i permessi orari retribuiti per particolari motivi personali o familiari;

– la possibilità di assentarsi senza recupero per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici;

– la possibilità di assentarsi senza recupero in caso di gravi patologie richiedenti terapie salvavita;

– la tutela di colleghi in particolari condizioni psicofisiche.

Alla fine dei lavori la Presidenza, recependo le indicazioni ricevute, ha annunciato che nel corso della prossima riunione, che si svolgerà molto probabilmente verso la metà della prossima settimana, oltre a fornirci una indicazione di quali proposte migliorative saranno recepite, – come da noi pressantemente richiesto – sarà anche fornito un calendario scadenzato degli incontri da tenersi in futuro, prevedendo già a priori quali saranno le tematiche da trattare nel corso di ciascuno specifico appuntamento.

Roma, 14 settembre 2021

Il comunicato