Al Ministro dell’Interno
Prefetto Luciana Lamorgese
Piazza del Viminale, 1 – Roma

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione
Professor Renato Brunetta
Corso Vittorio Emanuele II, 116 – Roma

e, per conoscenza:

Al Prefetto Lamberto Giannini
Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Ministero dell’Interno
Piazza del Viminale, 1 – Roma

OGGETTO: Legge di bilancio 2022 – Emendamento n. 189.0.2 – art. 189-ter
Richiesta di intervento urgente

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, in rappresentanza della maggioranza del personale della Polizia di Stato, intendono rappresentare i gravi rischi che potrebbero ripercuotersi sull’apparato della Pubblica Sicurezza laddove venisse approvato l’emendamento n. 189.0.2 alla legge di bilancio 2022, primo firmatario il Senatore Malpezzi, il quale vorrebbe l’inserimento di un art. 189-ter il cui comma 11 statuirebbe il trattenimento in servizio dei Poliziotti per ulteriori due anni oltre i limiti ordinamentali.

La proposta si inserisce in un contesto nel quale l’organico della Polizia di Stato si caratterizza per un’età anagrafica molto alta e questo è stato oggetto di forti criticità al punto che negli anni il Dipartimento della Pubblica Sicurezza è intervenuto in più occasioni al fine di porvi rimedio, da un lato abbassando il
limite di età per la partecipazione ai concorsi e dall’altro disponendo l’assegnazione di neo agenti in sedi
che presentavano un’età media elevata. Quest’ultima determinazione, in particolare, è avvenuta nonostante ci fossero per quelle sedi domande di trasferimento di colleghi con elevata anzianità di servizio, proprio al fine di evitare le conseguenze negative che l’eccessiva età media del personale ha
sull’efficacia e efficienza dell’apparato sicurezza.

L’approvazione della citata parte dell’emendamento in questione, oltre a creare sperequazioni con
i restanti ruoli della Polizia di Stato, presenta peraltro come prima grande criticità quella di andare ad
incidere sul turn over bloccando l’arruolamento di giovani colleghi. Inoltre, limiterebbe la possibilità di
promozioni interne penalizzando migliaia di Poliziotti che da anni attendono la possibilità di crescere
professionalmente e rallenterebbe ulteriormente la mobilità verso le province dove vi sono lunghe
graduatorie di attesa.

Per le suesposte considerazioni, in rappresentanza della maggioranza degli appartenenti alla Polizia
di Stato, chiediamo un intervento in seno al Governo al fine di non sostenere una misura che metterebbe
a rischio la sicurezza del Paese pregiudicando l’arruolamento di giovani agenti di cui vi è grande necessità
in ognuna delle nostre provincie.

Fiduciosi nell’adozione delle opportune e urgenti determinazioni e in attesa di un cortese urgente riscontro si porgono cordiali saluti.

La Lettera