SABATO 05 MARZO 2022 18.21.04

Sparatoria Questura: Fsp, sconforto immenso per processo

(ANSA) – TRIESTE, 05 MAR – “E’ davvero difficile credere che
non ci fosse la volontà di uccidere. Le leggi e le decisioni
dell’autorità giudiziaria si rispettano. Ma lo sconforto per
l’approssimarsi di una sentenza di assoluzione per incapacità
mentale nei confronti di chi ha assassinato due poliziotti
italiani è immenso”. Lo afferma in una nota Valter Mazzetti,
segretario generale Fsp Polizia, a proposito della perizia
psichiatrica disposta dalla Corte d’Assise di Trieste nei
confronti di Alejandro Augusto Stephan Meran, il cittadino
dominicano accusato di aver ucciso i poliziotti Pierluigi Rotta
e Matteo Demenego nel corso di una sparatoria avvenuta
all’interno della Questura il 4 ottobre 2019.
Pur rispettando le valutazioni, sostiene Mazzetti, queste “ci
appaiono davvero poco chiare, specie perché riferite a fatti
avvenuti così tanto tempo fa, e anche considerato che la
questione della capacità era già stata affrontata con diverso
esito davanti al Gip. Su tutto prevale quella sensazione netta
che Meran avesse ben chiaro il disvalore della propria condotta,
tanto che cercò in ogni modo di sottrarsi a chi tentava di
fermare la sua violenza diretta, con chiarezza e precisione
assoluta, verso i nostri colleghi”.

SABATO 05 MARZO 2022 20.37.57

SPARATORIA TRIESTE, FSP POLIZIA “SCONFORTO IMMENSO PER PROCESSO”
TRIESTE (ITALPRESS) – “Nessuno potrà mai dimenticare quei
drammatici fatti nella Questura a Trieste, nella mente restano i
fermo immagine di quell’arma impugnata a due mani da Meran, il
tentativo di sottrarsi ai poliziotti, le ricerche spasmodiche, gli
spari, Matteo e Pierluigi a terra. Confusione? Sì. Paura? Certo.
Ma è davvero difficile credere che non ci fosse la volontà di
uccidere. Le leggi e le decisioni dell’autorità giudiziaria si
rispettano. Ma lo sconforto per l’approssimarsi di una sentenza di
assoluzione per incapacità mentale nei confronti di chi ha
assassinato due poliziotti italiani è immenso”. Lo afferma Valter
Mazzetti, Segretario Generale Fsp POLIZIA di Stato, a proposito
della perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’Assise di
Trieste nei confronti di Alejandro Augusto Stephan Meran, il
cittadino dominicano che ha ucciso i poliziotti Pierluigi Rotta e
Matteo Demenego nel corso di una sparatoria avvenuta all’interno
della Questura il 4 ottobre 2019.

La perizia, su cui la Corte si pronuncerà definitivamente il 14
marzo, secondo quanto anticipato dai media depone per la
processabilità ma per la non imputabilità di Meran, poiché in essa
si sostiene che la “condotta costituente reato è stata attuata
all’interno di una condizione mentale caratterizzata da un delirio
persecutorio, di pregiudizio e di onnipotenza, ponendosi in nesso
di causalità diretto con la patologia psicotica in atto e tale da
escludere totalmente la capacità di volere”.
“Leggiamo queste valutazioni con il massimo rispetto per la
professionalità di chi le ha stilate – conclude Mazzetti -, ma ci
appaiono davvero poco chiare, specie perchè riferite a fatti
avvenuti così tanto tempo fa, e anche considerato che la questione
della capacità era già stata affrontata con diverso esito davanti
al Gip. Su tutto prevale quella sensazione netta che Meran avesse
ben chiaro il disvalore della propria condotta, tanto che cercò in
ogni modo di sottrarsi a chi tentava di fermare la sua violenza
diretta, con chiarezza e precisione assoluta, verso i nostri
colleghi”.

SABATO 05 MARZO 2022 20.10.53

TRIESTE: FSP POLIZIA ‘SCONFORTO PER POSSIBILE ASSOLUZIONE RESPONSABILE OMICIDIO AGENTI’

Mazzetti, ‘difficile non credere alla volontà di uccidere’
Roma, 5 mar. – (Adnkronos) – ”Nessuno potrà mai dimenticare quei
drammatici fatti nella Questura a Trieste, nella mente restano i fermo
immagine di quell’arma impugnata a due mani da Meran, il tentativo di
sottrarsi ai poliziotti, le ricerche spasmodiche, gli spari, Matteo e
Pierluigi a terra. Confusione? Sì. Paura? Certo. Ma è davvero
difficile credere che non ci fosse la volontà di uccidere. Le leggi e
le decisioni dell’autorità giudiziaria si rispettano. Ma lo sconforto
per l’approssimarsi di una sentenza di assoluzione per incapacità
mentale nei confronti di chi ha assassinato due poliziotti italiani è
immenso”. Lo afferma Valter Mazzetti, segretario generale Fsp POLIZIA
di Stato, a proposito della perizia psichiatrica disposta dalla Corte
d’Assise di Trieste nei confronti di Alejandro Augusto Stephan Meran,
il cittadino dominicano che ha ucciso i poliziotti Pierluigi Rotta e
Matteo Demenego nel corso di una sparatoria avvenuta all’interno della
Questura il 4 ottobre 2019.
La perizia, su cui la Corte si pronuncerà definitivamente il 14 marzo,
secondo quanto anticipato dai media depone per la processabilità ma
per la non imputabilità di Meran, poiché in essa si sostiene che la
”condotta costituente reato è stata attuata all’interno di una
condizione mentale caratterizzata da un delirio persecutorio, di
pregiudizio e di onnipotenza, ponendosi in nesso di causalità diretto
con la patologia psicotica in atto e tale da escludere totalmente la
capacità di volere”.
”Leggiamo queste valutazioni con il massimo rispetto per la
professionalità di chi le ha stilate ma ci appaiono davvero poco
chiare, specie perché riferite a fatti avvenuti così tanto tempo fa, e
anche considerato che la questione della capacità era già stata
affrontata con diverso esito davanti al gip. Su tutto – conclude
Mazzetti – prevale quella sensazione netta che Meran avesse ben chiaro
il disvalore della propria condotta, tanto che cercò in ogni modo di
sottrarsi a chi tentava di fermare la sua violenza diretta, con
chiarezza e precisione assoluta, verso i nostri colleghi”.

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