OGGETTO: Tavolo per l’ottimizzazione dell’organizzazione e dell’operatività dei Reparti Mobili Contributo sulle tematiche richieste

Come concordato nella precedente riunione del 1° aprile scorso, questa Organizzazione Sindacale presenta le proprie considerazioni e proposte relative alle tematiche specifiche in esame: Vitto, Alloggio e Tempistiche dei servizi fuori sede in Ordine Pubblico.

È utile premettere che, come abbiamo rappresentato negli anni, i disagi per gli Operatori dei Reparti Mobili ed il malessere che questo Tavolo tecnico si propone di alleviare e risolvere, sono in buona parte frutto di una mancata puntuale osservanza di norme già presenti o, analogamente, frutto di nebulose interpretazioni delle stesse con una inevitabile disparità di applicazione omogenea sul territorio nazionale.

Pertanto, senza una attenta osservanza del quadro normativo attuale e delle eventuali modifiche scaturite dal lavoro di questo Tavolo, il benessere del personale non ne gioverà e, senza un aumento di organico complessivo per i Reparti Mobili, sarà molto difficile un efficace ottimizzazione dell’Operatività dei Reparti.

A questo scopo sarebbe risolutiva la creazione di un “Testo Unico” che riunisca organicamente, sostituendola, la disordinata stratificazione normativa accumulatasi negli anni, a cui nuove circolari, accordi e contratti fanno riferimento ma che, per come si è evoluta, complica il lavoro di tutti i portatori d’interesse coinvolti nella sua interpretazione ed applicazione.

  1. VITTO
    Il pasto di servizio deve essere prima di ogni altra cosa consumato ad orari fisiologici: deve
    essere indubitabilmente ed inderogabilmente chiaro che non è possibile consumare un primo
    ordinario prima delle 12 e dopo le 15 o un secondo ordinario prima delle 19 dopo le 21.
    Deve necessariamente essere consumato in ambienti dignitosi, confortevoli e sicuri,
    garantendo le caratteristiche nutritive e quantitative previste, soddisfacendo il fabbisogno
    nutritivo e la scelta a disposizione del personale a prescindere da quale sia la struttura
    individuata a fornirlo, che siano mense di servizio, strutture di altre amministrazioni, di enti
    pubblici o esercizi privati.
    Punto dolente è certamente l’utilizzo del buono pasto o “ticket restaurant”.
    Questo Istituto è inteso infatti come extrema ratio alternativa al pasto solo quando sussistano
    inderogabili ed imprevedibili esigenze di servizio e vi sia una impossibilità assoluta a
    garantire 1 requisiti per il pasto.
    Purtroppo, si abusa spesso di questa possibilità nell’organizzazione dei servizi, con
    conseguenti difficoltà logistiche per 11 personale per procurarsi del cibo, in aggiunta
    all’anticipo di somme che 1l ticket compensa con mesi di ritardo.
  2. ALLOGGIO
    L’alloggio deve avere delle caratteristiche che garantiscano al personale le condizioni per 1l
    recupero psicofisico.
    Le camere dovrebbero essere singole, con bagno interno, con dimensioni e caratteristiche
    che sono già ben esplicitate dalla normativa.
    Questi criteri per gli alloggi nei servizi di Ordine Pubblico sono già stabiliti dalla normativa,
    analoghi a quelli per 1 servizi fuori sede in missione ma questa equiparazione non è stata
    apparentemente recepita in modo chiaro in varie articolazioni territoriali della nostra
    Amministrazione: chiediamo pertanto una attenzione particolare al rispetto di questi criteri,
    al fine di evitare le spiacevoli situazioni, già verificatesi, in cui 11 personale del Reparto
    Mobile viene considerato meno e trattato peggio del resto del Personale della Polizia di
    Stato.
    Le situazioni di criticità in merito agli alloggi spesso coincidono con la organizzazione dei
    grandi eventi: è necessario, pertanto, un focus specifico sull’argomento in occasione della
    sistemazione logistica di contingenti di cospicue dimensioni.
    Altre caratteristiche irrinunciabili per garantire il benessere del personale lontano da casa
    sono la prima colazione garantita, preferibilmente, nella struttura alloggiativa e la presenza
    nella stessa di servizi di connessione internet che sono ormai necessari sia per questioni
    burocratiche di servizio che per mantenere contatti diretti con i propri cari.
  3. TEMPISTICHE
    È necessario e chiaro a tutti che deve trascorrere un congruo tempo tra un servizio e l’altro
    sia nel servizi fuori sede di più giorni sia in quelli giornalieri (quando particolarmente
    prolungati), a maggior ragione quando geograficamente lontani dalla sede del Reparto
    d’appartenenza.
    Questo tempo, in situazioni e periodi che non presentino carattere di eccezionalità o di
    emergenza, non dovrebbe mai essere inferiore alle 11 ore previste dall’accordo nazionale
    quadro tra un servizio e l’altro.
    Anche in quei casi in cui le inderogabili ed imprevedibili esigenze di servizio costringessero
    ad intaccare questo diritto al riposo ed alla propria vita privata, questo tempo non dovrebbe
    comunque essere mai inferiore alle 9 ore (poiché l’operatore per poter essere pienamente
    efficiente deve riposare, mangiare, lavarsi anche in casi di eccezionalità) e sarebbe
    auspicabile che, quando possibile, la diminuzione del tempo tra un servizio e l’altro
    avvenisse preferibilmente dando precedenza agli operatori volontari, al fine di garantire la
    massima serenità al personale a cui si contrae un diritto.
    L’eccezionalità di simili situazioni non comporterà certamente problemi organizzativi nel
    ricercare il personale volontario.
    Ovviamente ogni servizio che inevitabilmente comporti simili circostanze dovrà essere
    riferito alle OO.SS. ed all’ufficio Ordine Pubblico della Segreteria del Dipartimento (art. 7,
    commi 6 e 7 Anq) per la necessaria raccolta dei dati ai fini di rilevare statisticamente
    l’incidenza di simili fattispecie nel complessivo dei servizi ed eventualmente pensare a
    soluzioni alternative o correttive di eventuali storture.
    È anche opportuno che in caso di servizio fuori sede di più giorni, il giorno di rientro sia, di
    norma, inteso solo a fare rientrare il personale, dando modo di dedicare alla famiglia o
    comunque alla vita privata il maggior tempo possibile dopo esservi stato costretto a distanza
    dalle esigenze della Amministrazione.

La lettera