Bonus 200 euro: alcune opportune precisazioni

Non serve l’attestazione e a fine anno ci sarà una verifica del reddito 2022

Per rispondere a vari quesiti pervenuti precisiamo che, come anticipato da tempo, il bonus
di 200 euro netti previsto dal decreto-legge 50/2022 arriverà con il cedolino di luglio
2022
e che, come tutti i pubblici dipendenti, non dovremo presentare alcuna domanda,
né la dichiarazione
che, invece, dovranno fornire ai datori di lavoro i dipendenti privati.

Per inciso spieghiamo che la dichiarazione in argomento serve per evitare si possa
percepire due volte questo beneficio
, che è previsto anche per chi fa più lavori o fruisce
di una pensione ovvero del reddito di cittadinanza, ma i dipendenti pubblici ne sono
esentati da una norma inserita in un decreto-legge varato dal CdM di ieri.

Va tenuto presente che il bonus spetta solo a chi, nel 2022, avrà un reddito imponibile
complessivo non superiore a 34.996 euro, ma NoiPA lo anticiperà a chi
, in almeno
uno dei primi quattro mesi di quest’anno, non abbia superato il limite di reddito
imponibile mensile di 2.692 euro (equivalenti a euro 34.996 diviso 13 mensilità).

Tuttavia, se a fine anno la soglia di 34.996 euro di reddito imponibile annuo risulterà
superata,
ad esempio a causa delle competenze accessorie o degli aumenti contrattuali,
la legge dispone che dall’inizio dell’anno prossimo il bonus sarà recuperato mediante
un conguaglio da effettuare in otto rate mensili di 25 euro ciascuna.

Per il calcolo del citato tetto di 34.996 euro si tiene conto dei redditi di qualsiasi natura,
ma non sì computano: la rendita della casa di abitazione e delle sue pertinenze, il
trattamento di fine servizio e le competenze arretrate sottoposte a tassazione
separata
, l’assegno al nucleo familiare, gli assegni familiari e l’assegno unico universale.