OGGETTO: Vaccinazione anti SARS – CoV-2. Somministrazione 4° dose.

La recente accelerazione del contagio da SARS-CoV-2, dovuta alla
circolazione delle varianti virali ad alta trasmissibilità, ha indotto il Centro europeo per
la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC)e l’Agenzia europea dei
medicinali (EMA), con comunicato congiunto dell’11 luglio scorso, a raccomandare la
somministrazione del secondo richiamo del vaccino anti COVID-19 ai soggetti di età
pari o superiore ai 60 anni e alle persone vulnerabili.

Alla luce del nuovo provvedimento, possono quindi ricevere la quarta
dose anche i soggetti tra i 60 ed i 79 anni che abbiano ricevuto la terza dose di vaccino
o che siano guariti dall’infezione.

I dati attuali dimostrano che nel nostro Paese il forte aumento
dell’incidenza, che ha sfiorato nei giorni scorsi i 1100 casi/100.000 abitanti, e l’elevato
tasso di positività, che nelle ultime settimane si è mantenuto costantemente superiore
al 25%, si accompagnano all’aumento, seppure per il momento non preoccupante, delle
degenze sia nei reparti ordinari sia in terapia intensiva, con un rischio di morte che
l’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità calcola per i non vaccinati 7 volte maggiore
rispetto a chi si è immunizzato.

I vaccini a m-RNA in uso, nonostante non siano stati aggiornati rispetto
alle varianti oggi in circolazione, confermano perciò una sostanziale importanza nel
proteggere contro la malattia grave ed evitare i ricoveri.

Sulla base dei dati disponibili, provenienti da studi condotti sulla
popolazione israeliana, la misura di profilassi in questione dimostra infatti un recupero
dei titoli anticorpali nei soggetti immunocompetenti ai livelli osservati già dopo il primo
richiamo (terza dose) c, in considerazione delle gravi condizioni correlate all’infezione
da SARS-CoV-2, le due citate Agenzie supportano il secondo richiamo dopo almeno 4
mesi dalla dose antecedente.

Di seguito alla nota di EMA ed ECDC e acquisito il parere della
Commissione consultiva tecnico-scientifica di AIFA, il Ministero della Salute, con la
circolare n. 32264 dell’11 luglio 2022, ha raccomandato a tutti i soggetti dai 60 anni in su
ed alle persone ad elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti la
somministrazione di un second booster con vaccino a m-RNA (Pfizer o Moderna), purché
sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o
dall’ultima infezione successiva al richiamo (data dell’ultimo tampone positivo).

Alla luce di quanto sopra esposto, gli Uffici sanitari della Polizia di Stato
vorranno intraprendere tutte le iniziative valide a facilitare la somministrazione della
quarta dose dì vaccino agli appartenenti che ne manifestino l’interesse, fornendo le dovute
notizie ed indicazioni, anche in riferimento all’attività in tal senso degli hub vaccinali
regionali.

La circolare