OGGETTO: Istanze di riconoscimento della dipendenza della causa di servizio e diritto alla Pensione Privilegiata Ordinaria (PPO). Richiesta di un tavolo di confronto.-

Egregio Capo,
con la presente, siamo a segnalarLe numerose e reiterate rimostranze provenienti del personale della Polizia di Stato in ordine alla procedura seguita dalle competenti Commissioni Mediche Ospedaliere (C.M.O.) con specifico riferimento agli accertamenti richiesti per l’ottenimento della pensione privilegiata ordinaria (PPO).

Al riguardo, giova preliminarmente rilevare come, in virtù dell’art. 12 d.P.R. 461/2001 (rubricato “Unicità di accertamento”), sul piano della portata effettuale i provvedimenti amministrativi di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio costituiscono “accertamento definitivo anche nell’ipotesi di successiva richiesta di equo indennizzo e di trattamento pensionistico di privilegio”.

Sul punto, si segnala che, per il personale in quiescenza, ad oggi, al momento della visita presso le C.M.O. Polizia, è invalsa la prassi di richiedere ulteriori accertamenti, di tipo anche invasivo, ancorché l’infermità sia già stata oggetto di accertamento definitivo.

Si evidenzia, inoltre, che, per il personale ancora in servizio, la C.M.O. competente si dovrebbe esprimere anche sull’accertamento del presupposto per il futuro diritto della Pensione Privilegiata Ordinaria (PPO) con la compilazione della sezione PP del verbale modello BL/B, come da pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (ordinanza 4325/14 del 24 febbraio 2014) e specifica direttiva dell’Ispettorato Generale della Sanità Militare M-D SSMD REG2020 0173664 12-11-2020, che ad ogni buon fine si allega in copia.

Tanto premesso, questa O.S., con riferimento all’accertamento del presupposto per il futuro diritto della Pensione Privilegiata Ordinaria (P.P.O.) in favore del personale della Polizia di Stato in servizio, chiede che le competenti CMO osservino la cennata procedura.

Rispetto al personale in quiescenza, invece, si auspica che le CMO si attengano a quanto disposto dal citato art. 12 d.P.R. 461/2001 (unicità di accertamento) e pertanto non richiedano ulteriori accertamenti, in particolare invasivi, se non per eventuali richieste di aggravamento.

Con l’occasione la invitiamo anche a voler intervenire per far incrementare le unità di personale (medici e altri operatori) assegnato alle CMO, in particolare a quella di Roma (ove i ritardi sono diventati inaccettabili), al fine di agevolare lo smaltimento dell’ingente mole di lavoro come la gestione e la trattazione delle migliaia di pratiche di idoneità, di riconoscimento e/o aggravamento di cause di servizio, nonché delle pensioni privilegiate che, con l’applicazione di quanto normativamente previsto, gioverebbe di una non trascurabile semplificazione e velocizzazione. Ciò anche in considerazione dell’istituzione, a seguito dell’emergenza epidemiologica, della 6 Commissione Covid presso la CMO di Roma.

Per quanto sopra, questa O.S. chiede anche la predisposizione di un tavolo di confronto in materia pensionistica – previdenziale, così da favorire una compiuta analisi di tutte le criticità sul tema nonché la promozione di suggerimenti e/o proposte per lo snellimento delle pratiche relative al personale della Polizia di Stato.

Confidando nella Sua sensibilità e lungimiranza, che ha contraddistinto sinora il Suo operato, questa O. S. attende Sue determinazioni.
Si coglie l’occasione per porgere i più distinti saluti.