VENERDÌ 03 MARZO 2023 10.39.44

GIUSTIZIA. PIANTEDOSI: RAFFORZEREMO SEDI POLIZIA GIUDIZIARIA PIÙ BISOGNOSE

GIUSTIZIA. PIANTEDOSI: RAFFORZEREMO SEDI POLIZIA GIUDIZIARIA PIÙ BISOGNOSE
(DIRE) Firenze, 3 mar. – “Secondo le prime intese assunte con il
ministero della Giustizia”, l’obiettivo “è potenziare gli
organici” di Polizia giudiziaria “delle sedi maggiormente
bisognose di rinforzi, con il graduale recupero di personale da
sedi con esuberi di organico”, anche se si tratta “di un
esercizio un po’ difficile”. Lo sottolinea il ministro
dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo in
videocollegamento al convegno ‘Effetti della riforma Cartabia
sulle attività della Polizia giudiziaria’, organizzato a Firenze
dal Fsp Polizia di Stato.
Il ministro, quindi, assicura “impegno sul fronte
dell’adeguamento delle dotazioni organiche, accompagnato da una
valorizzazione della specificità che contraddistingue le funzioni
svolte attraverso il progressivo riconoscimento delle legittime
aspettative professionali ed economiche delle forze di polizia”,
così come “l’innalzamento di quei presidi di tutela che possono
consentire al personale di operare in condizioni di maggiore
sicurezza”. In questo senso, parlando delle risorse messe in
campo complessivamente per la Polizia, Piantedosi ricorda “il
fondo per le assunzioni da 90 milioni per il 2023, che salirà a
95 nel 2024 e nel 2025, per arrivare a regime a 125 milioni a
decorrere dal 2033. Ci sono poi altri 10 milioni da destinare
alla stipula di apposite polizie assicurative per la tutela
legale del personale”.

VENERDÌ 03 MARZO 2023 10.47.17

Piantedosi, la riforma del processo penale è irrinunciabile

Ministro, ‘S’inquadra in percorso per avere finanziamenti Pnrr’

(ANSA) – FIRENZE, 03 MAR – “La riforma del processo penale si
inquadra in un ambizioso percorso intrapreso per il
raggiungimento degli obiettivi per accedere ai consistenti
finanziamenti previsti dal Pnrr, e quindi si tratta di
un’opportunità irrinunciabile per rendere l’Italia un paese più
moderno ed efficiente”. Lo ha detto il ministro dell’Interno
Matteo Piantedosi, intervenendo in videocollegamento in
occasione del convegno ‘Effetti della riforma Cartabia sulle
attività della Polizia giudiziaria’, organizzato da Fsp Polizia
di Stato e in corso a Firenze.
“In questo quadro l’acceleramento del processo rappresenta
un’innovazione strutturale fondamentale in grado di sostenere la
competitività delle imprese e le aspettative dei cittadini – ha
aggiunto – Le novità del decreto legislativo 150 del 2022
incidono fortemente anche sull’attività delle articolazioni
delle forze di polizia che svolgono funzioni di polizia
giudiziaria e in materia di processo penale possiamo dire che
proprio le forze di polizia sono il front office di ogni quadro
ordinamentale”. (ANSA).

VENERDÌ 03 MARZO 2023 10.54.49

Piantedosi, sforzo per adeguare presidi polizia giudiziaria

(ANSA) – FIRENZE, 03 MAR – “E’ necessario ogni possibile
sforzo per adeguare alle accresciute esigenze i presidi di
polizia giudiziaria. Voglio ricordare come sono stati di recente
attivati i lavori per la stesura di provvedimento
interministeriale per l’adeguamento degli organici della sezione
di polizia giudiziaria, la cui ultima edizione risale ormai al
2013. Secondo le prime intese assunte col ministro della
Giustizia lo scopo che si intende perseguire è quello di
potenziare gli organici delle sedi maggiormente bisognevoli di
rinforzi, con un corrispondente e graduale recupero di personale
delle forze di polizia da sedi con esuberi di organico”. Lo ha
detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenendo
in videocollegamento in occasione del convegno ‘Effetti della
riforma Cartabia sulle attività della Polizia giudiziaria’,
organizzato da Fsp Polizia di Stato e in corso a Firenze.
(ANSA).

VENERDÌ 03 MARZO 2023 11.09.40

Messina, infiltrazioni mafie nel Pnrr? Italia ha anticorpi

Direttore centrale anticrimine, “Qui il tema è la prevenzione”

(ANSA) – FIRENZE, 03 MAR – Sul rischio di infiltrazioni
mafiose sul Pnrr “il Paese ha gli anticorpi e io non sono
particolarmente preoccupato. Abbiamo delle strutture
investigative che sono in grado di intervenire a livello
repressivo. Qui il tema è la prevenzione. E’ chiaro che da un
punto di vista generale non si può abbassare la guardia. Ci sono
delle procedure di controllo che garantiscono adeguatamente che
questa minaccia sia monitorata”. Lo ha detto il prefetto
Francesco Messina, direttore centrale anticrimine Polizia di
Stato, intervenendo a margine del convegno ‘Effetti della
riforma Cartabia sulle attività della Polizia giudiziaria’,
organizzato da Fsp Polizia di Stato e in corso a Firenze.
“Bisognerà andare a vedere caso per caso, specialmente quando
nel concreto vedremo quali sono gli attori nella fase
distributiva di questi finanziamenti – ha aggiunto Messina – e
dovremo monitorare praticamente in che cosa consistono e dove si
possono annidare i pericoli. Ma da un punto di vista generale
l’Italia ha una struttura di prevenzione e repressiva
assolutamente adeguata al tipo di minacce”. (ANSA).

VENERDÌ 03 MARZO 2023 14.54.47

Piantedosi, per riforma penale adegueremo presidi polizia

Intervento ministro a un convegno organizzato dal sindacato Fsp

(ANSA) – ROMA, 03 MAR – La riforma Cartabia del processo
penale è “un’opportunità irrinunciabile per rendere l’Italia un
paese più moderno ed efficiente” e le sue novità “incidono
fortemente anche sulle attività delle forze di polizia che
svolgono funzioni di polizia giudiziaria” e sono chiamate “a una
sfida sicuramente impegnativa per dare compiuta attuazione alla
riforma”. “In quest’ottica è necessario ogni possibile sforzo
per adeguare alle accresciute esigenze i presidi di polizia
giudiziaria, con un’attenzione specifica alle realtà connotate
da più marcate carenze di organico”. Lo ha detto il ministro
dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenendo a un convegno
organizzato da Fsp Polizia di Stato a Firenze, secondo quanto
riferisce lo stesso sindacato in una nota.
Piantedosi ha ricordato come siano stati “recentemente
attivati i lavori per la stesura di un provvedimento
interministeriale per l’adeguamento degli organici delle sezioni
di polizia giudiziaria la cui ultima edizione risale ormai al
2013. Secondo le prime intese che abbiamo assunto con il
ministero della Giustizia, lo scopo che si intende perseguire è
quello di potenziare gli organici delle sedi maggiormente
bisognevoli di rinforzi, con il corrispondente graduale recupero
di personale delle forze di polizia da sedi con esuberi di
organico”.
“L’impegno sul fronte dell’adeguamento delle dotazioni
organiche – ha aggiunto il ministro- ovviamente dovrà essere
accompagnato da una valorizzazione della specificità che
contraddistingue le funzioni svolte, e tutto questo attraverso
il progressivo riconoscimento delle legittime aspettative
professionali ed economiche delle forze di polizia, e anche
l’innalzamento di quei presidi di tutela che possono consentire
al personale di operare in condizioni di maggiore sicurezza”.
“I risultati che abbiamo conseguito in questi ambiti sono
considerevoli – ha rimarcato il titolare del Viminale -, come
dimostrano i più recenti interventi normativi, con l’istituzione
di un fondo per le assunzioni, che ha consentito di appostare 90
milioni di euro per l’anno 2023, 95 milioni di euro per ciascuno
degli anni 2024 e 2025, e circa 125 milioni annui a regime a
decorrere dal 2033. E inoltre uno stanziamento di oltre 10
milioni di euro ulteriori da destinare alla stipula di polizze
assicurative per la tutela legale del personale. (ANSA).

VENERDÌ 03 MARZO 2023 11.09.40

Messina, infiltrazioni mafie nel Pnrr? Italia ha anticorpi

Direttore centrale anticrimine, “Qui il tema è la prevenzione”

(ANSA) – FIRENZE, 03 MAR – Sul rischio di infiltrazioni
mafiose sul Pnrr “il Paese ha gli anticorpi e io non sono
particolarmente preoccupato. Abbiamo delle strutture
investigative che sono in grado di intervenire a livello
repressivo. Qui il tema è la prevenzione. E’ chiaro che da un
punto di vista generale non si può abbassare la guardia. Ci sono
delle procedure di controllo che garantiscono adeguatamente che
questa minaccia sia monitorata”. Lo ha detto il prefetto
Francesco Messina, direttore centrale anticrimine Polizia di
Stato, intervenendo a margine del convegno ‘Effetti della
riforma Cartabia sulle attività della Polizia giudiziaria’,
organizzato da Fsp Polizia di Stato e in corso a Firenze.
“Bisognerà andare a vedere caso per caso, specialmente quando
nel concreto vedremo quali sono gli attori nella fase
distributiva di questi finanziamenti – ha aggiunto Messina – e
dovremo monitorare praticamente in che cosa consistono e dove si
possono annidare i pericoli. Ma da un punto di vista generale
l’Italia ha una struttura di prevenzione e repressiva
assolutamente adeguata al tipo di minacce”.

GIUSTIZIA FSP POLIZIA ‘CON RIFORMA CARTABIA DIMINUIRA’ LIVELLO SICUREZZA’
venerdì 03/03/2023 20:40

Roma 3 mar. – Adnkronos – ”E’ indispensabile rivedere alcune previsioni della riforma Cartabia perche’ aver posto come limite alla procedibilita’ d’ufficio per alcuni delitti contro la persona e contro il patrimonio la pena edittale detentiva non superiore nel minimo a due anni lascia moltissime vittime di reati gravi e odiosi abbandonati a se stessi e troppo spesso in condizione di non poter chiedere e ottenere giustizia legando le mani agli operatori di polizia giudiziaria- C’e’ un evidente e pericoloso scollamento della previsione normativa dalla realta’ che di fatto si tradurra’ in una drastica riduzione del livello di sicurezza e tutela delle vittime che si potra’ garantire. Questo perche’ far dipendere il perseguimento di reati anche di serio allarme sociale dalla sola volonta’ e dalle sole ‘forze’ della vittima significhera’ in molti contesti del nostro territorio profondamente segnati da manifestazioni di prepotenza criminale che gli autori non saranno neppure perseguiti e cio’ aumentera’ ulteriormente il gia’ diffuso senso di impunita’ che oggi registriamo”. Cosi’ Valter Mazzetti segretario generale Fsp Polizia di Stato nel corso del convegno ”Effetti della riforma Cartabia sulle attivita’ della Polizia giudiziaria” organizzato dal sindacato a Firenze. Il confronto si e’ basato soprattutto sugli aspetti relativi all’attivita’ di polizia giudiziaria e in particolare il decreto legislativo contiene una significativa estensione del regime di procedibilita’ a querela in rapporto a centrali figure di reato contro la persona e contro il patrimonio. Una modifica improntata al perseguimento degli obiettivi del Pnrr che punta a una riduzione del 25 dei tempi medi del processo penale entro il 2026 ed e’ finalizzata a esiti di deflazione processuale e penitenziaria.

”L’obiettivo e’ deflazionare il sistema dai procedimenti avviati senza un concreto interesse della persona offesa ma l’effetto sara’ esattamente l’opposto – denuncia il segretario Fsp Polizia – Chi vorra’ sporgere querela in maniera pretestuosa continuera’ a farlo e chi invece non sara’ nelle condizioni psicologiche o economico-sociali per poterlo fare restera’ in bali’a del prepotente di turno. Vuol dire che se il ras del quartiere o peggio vuole darmi un avvertimento o zittirmi e mi frattura un osso con una prognosi fino a 40 giorni noi poliziotti non potremo arrestarlo senza querela… e quanti denunceranno il ras del quartiere La formulazione della norma non deve fuorviare – avverte Mazzetti – I reati che hanno come pena edittale un minimo di due anni ma che nel massimo possono arrivare a pene altissime sono tanti e sono estremamente gravi . Inoltre anche alla luce della poca chiarezza e della mancanza di presupposti per l’attuazione di alcune previsioni ci sono svariate ipotesi in cui per la polizia giudiziaria sara’ estremamente farraginoso persino identificare e coinvolgere la persona offesa e tutto si tradurra’ in una ulteriore complicazione dell’iter che porta al procedimento giudiziario. Il nostro allarme – conclude – va ad aggiungersi a quello gia’ lanciato da piu’ parti in merito ad altre fondamentali questioni come ad esempio quella della prescrizione e rende davvero urgente correggere quelle previsioni che rischiano di vanificare il lavoro di chi deve garantire sicurezza e giustizia”.

L’articolo su stampatoscana.it

L’articolo su corrierequotidiano.it

L’articolo su mediterranews.org

L’articolo su quinewsversilia.it

L’articolo su firenzetoday.it

L’articolo 2 su mediterranews.org

L’articolo su firenzetoday.it

La nota della Questura di Firenze

L’articolo su radiolombardia.it