OGGETTO: Ufficio Polizia di Frontiera “Aerea e Marittima” di Catania.- VII Zona Polizia di Frontiera per la Sicilia.-
Interruzioni delle relazioni sindacali – Richiesta di intervento urgente.

Condividendone pienamente tutte le ragioni, le perplessità e i contenuti, che con la presente
si fanno propri, si trasmettono le diverse note delle mie segreteria provinciale di Catania (da ultimo,
nota del 16/04/2023 di Interruzione delle relazioni sindacali – All. 10) e regionale per la Sicilia (All.
9) con le quali, con la massima onestà intellettuale, questa Organizzazione sindacale ha provato più
volte a far comprendere al Direttore della VII Zona Polizia di Frontiera per la Sicilia le urgenti e
dimostrate criticità ed estreme difficoltà insistenti in seno all’Ufficio di Frontiera “Aerea e
Marittima” di Catania

Infatti, del tutto incomprensibile ci appare l’atteggiamento dilatorio del Direttore della VII
Zona, il quale, pur di fronte ad una ormai non più gestibile inadeguatezza di risorse umane,
nonostante i nostri ripetuti inviti, non ha inteso provare nell’immediato a porre un qualche rimedio
alla situazione al fine di fornire una risposta più funzionale alle mutate esigenze operative
dell’Ufficio evitando, al contempo, che venga mortificata la dignità professionale ed i diritti dei
colleghi ivi impiegati.

Ed è proprio questo ciò che i Segretari Generali FSP Polizia di Catania e Regionale per la
Sicilia hanno inutilmente provato a far comprendere con le allegate e richiamate note: quando si
dispone di numerose risorse umane si può anche investire sulla settorialità e sulla specificità; in
difetto, però, se inalterate rimangono le esigenze di un Ufficio, è quanto mai necessario investire
sull’ottimizzazione e sulla fungibilità.

A questo formale invito, reiterato e motivato anche nel corso dell’incontro per l’esame
congiunto avvenuto il 21/03/2023 (all. 1, 2, 3 e 4), è stata fornita una laconica risposta che, pur
riconoscendo la necessità di una riorganizzazione e di modifica dell’assetto organizzativo
dell’Ufficio, rinviava come “termine ultimo” per la realizzazione di detto intervento il 21/07/2023
(come da Atto organizzativo unico degli Uffici territoriali).

Premesso che difronte a impellenti necessità che richiedono improcrastinabili scelte di
ammodernamento dell’assetto organizzativo – tanto nell’interesse dell’Amministrazione, quanto
nell’interesse del personale e della collettività – non si comprende secondo quale ragionamento
logico si dovrebbe attendere il “termine ultimo” del 21 luglio p.v. (previsto in generale per tutti gli
Uffici territoriali) per cercare di sanare una situazione che ogni giorno peggiora sempre più, ma se
proprio la strategia individuata dal citato Direttore è quella dell’attesa, che almeno questa non
ricada sulle spalle del personale con la compressione della dignità professionale e dei diritti dei
dipendenti.

Ebbene, a seguito della richiamata nota del Direttore, relativa all’esito dell’esame congiunto
(All. 4), che, come detto, liquidava sinteticamente la motivata richiesta revisione dell’assetto
organizzativo dell’Ufficio di Polizia di Frontiera “Aerea e Marittima” di Catania, la mia Segreteria
Provinciale, in data 31 marzo 2023, inviava un’ulteriore nota al Direttore della Zona (All. 5)
manifestando l’incredulità per quanto comunicato, volendolo interpretare come un “bonario errore
di valutazione delle criticità rappresentate in diverse occasioni e ribadite durante l’incontro del
21/03/2023”.

Seguiva l’immediata replica del Direttore (indirizzata, per conoscenza, al Ministero
dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Segreteria del Dipartimento – Ufficio per la
Relazioni Sindacali della Polizia di Stato, alla Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia
delle Frontiere – Servizio Polizia delle Frontiere e alle Segreterie Provinciali delle OO.SS. di
Catania) con la quale (All. 6), sviando il reale fondamento della missiva, rappresentava di non poter
soddisfare la richiesta della F.S.P. Polizia di Catania, elencando altresì, a consolidamento, altre
autorevoli e stimabili Sigle Sindacali, che sarebbero state parimenti in disaccordo con la proposta e
che, anzi, avrebbero “convenuto che i servizi svolti presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera “Aerea e
Marittima” di Catania sono, comunque, ispirati al massimo grado di efficacia raggiungibile con le
risorse attualmente a disposizione del Dirigente, sottolineando che alcun beneficio o, comunque,
ben pochi, potrebbero ottenere i dipendenti a seguito di affrettati e poco ponderati accorpamenti di
articolazioni interne disposte dall’Amministrazione.”

Chiudeva la nota richiamandosi a “oggettive (ma non conosciute) ragioni di opportunità e,
soprattutto, doveroso rispetto per la democraticità del confronto con le OO.SS. della Polizia di
Stato…mi hanno indotto a non impartire direttiva alcuna nei confronti del Sig. Dirigente l’Ufficio
in argomento, affinché elaborasse ad horas, così come sembrerebbe desiderare la S.V. (Segreteria
Provinciale FSP Polizia di Catania), una rivisitazione dell’organizzazione attualmente in vigore
all’interno dell’Ufficio.” (all.6)

Dalla lettura della citata nota del 3 aprile 2023, a firma del Direttore della VII Zona in
oggetto, sembrerebbe, dunque (o almeno è l’immagine che ha voluto veicolare a tutti gli Uffici in
indirizzo), che presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera “Aerea e Marittima” di Catania tutto funzioni
perfettamente come un orologio, e che tale magnificenza sia riconosciuta anche da altre importanti
sigle sindacali.

Peccato che, ricevuta la menzionata nota, almeno due OO.SS., segnatamente SIULP e SIAP
, non abbiano proprio convenuto con quanto asserito dallo stesso dr. Bonfiglio, e lo abbiano anche
messo per iscritto con note del 3 e 4 aprile u.s., (all. 7 e 8) indirizzate, quella del Siap a lui e al
Dirigente la Polizia di Frontiera Porto e Aeroporto di Catania, e quella del Siulp, al Direttore della
VII Zona, alla Segreteria Nazionale Siulp, al Dirigente Scalo Aereo e Marittimo di Catania, alla
Segreteria Regionale ed alla Segreteria Provinciale di Catania FSP Polizia e a tutte le altre OO.SS.,
addirittura affermando “Ci consenta, senza nulla togliere alle motivazioni, di prendere le dovute
distanze dal contenuto della nota senza numero di protocollo del 03 aprile u.s. di Codesto Ufficio
…, la quale attribuisce a questa O.S. delle dichiarazioni secondo deduzioni dell’Amministrazione,
per nulla confacenti a quanto dichiarato nel verbale per l’esame … da parte del rappresentante di
questa O.S.. Difatti, come si evince dalle dichiarazioni rese a verbale, il S.I.U.L.P., tramite il suo
rappresentante, non ha espresso nessuna condivisione di idee, bensì ha proposto, a seguito della
grave carenza di organico dello Scalo “Aereo e Marittimo” in funzione dei carichi di lavoro, di
presentare un progetto per cercare di sopperire alle difficoltà riscontrate ricorrendo all’applicazione
dello straordinario programmato.”

Siamo certi che il Direttore della VII Zona Polizia di Frontiera Sicilia, così come fatto con la
sua richiamata nota del 3 aprile 2023, abbia solertemente trasmesso agli Uffici cui anche la presente
è indirizzata, le due prese di distanza dei sindacati menzionati e già queste due note, da sole – se non
bastasse l’evidenza dei fatti quotidiani e l’esame dei servizi svolti – farebbero venire meno i
presupposti posti a fondamento dell’inerzia scelta dal Direttore della VII Zona, invitandolo, ex
adverso a quanto sostenuto, ad elaborare ad horas, una rivisitazione dell’organizzazione attualmente
in vigore all’interno dell’Ufficio.

É proprio la necessità di realizzare un intervento di complessivo ammodernamento
dell’assetto organizzativo dell’Ufficio – di cui lo straordinario programmato è una mera appendice –
che ha mosso e muove l’operato della scrivente O.S..

In tale contesto, preme rilevare come, dalla citata nota del Direttore della VII Zona, i diversi
piani della complessiva riorganizzazione dell’Ufficio e quello dello straordinario programmato
sembrano confondersi al punto tale che si arriva addirittura ad attribuire alle altre organizzazioni
sindacali (cosa, ormai, ampiamente sconfessata) l’accettazione e la condivisione di
un’organizzazione dell’Ufficio, che contempla, tra l’atro, ripetuti demansionamenti del personale e
compressione dei diritti.

Questa O.S., peraltro, non può far a meno di rilevare come le criticità motivatamente
rappresentate siano state anche riconosciute dall’Amministrazione. Ciò che, tuttavia, non possiamo
esimerci dallo stigmatizzare è la mancata percezione della necessità di un intervento urgente volto
al ripristino della corretta dignità professionale delle donne e degli uomini della Polizia di Stato in
servizio presso l’Ufficio in oggetto.

Ed è in virtù di tali ragioni e per quanto sopra brevemente ripercorso, dopo mesi di inutili
tentativi tesi a costruire un dialogo sereno e costruttivo con l’Amministrazione, nostro malgrado e
per il rispetto che dobbiamo ai nostri associati e al personale tutto, che la mia Segreteria Provinciale
di Catania si è vista costretta ad interrompere le relazioni sindacali con quell’Ufficio e proclamare
lo stato di agitazione (all.10), che non vuol certo significare un abbandono della tutela dei diritti e
delle legittime aspettative dei colleghi, ma anzi, al contrario, proprio in nome di tale difesa, essendo
venuta meno ogni forma di dialogo e di costruttivo rapporto, ci si riserva ogni più ampia e legale
forma di protesta tesa ad evidenziare le carenze, le assenze di strategie e quella che si ritiene
un’irragionevole gestione delle risorse umane con compressione della dignità professionale e dei
diritti del personale ivi impiegato, così come brevemente rappresentato, ma ampiamente
documentate dalle richiamate note in narrativa.

Tutto ciò premesso, confermando quanto sostenuto dal Segretario Provinciale FSP Polizia di
Catania, nelle sue diverse dettagliate note qui allegate e quanto riaffermato dal Segretario Regionale
per la Sicilia nella sua particolareggiata nota allegata (all.9), si chiede un immediato e risolutivo
intervento di codesti Uffici tendente a ripristinare la liceità amministrativa e la necessaria serenità
professionale presso l’Ufficio Polizia di Frontiera “Aerea e Marittima” di Catania.

In attesa di un sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.

Allegati:
1. Informazione preventiva ex art.25 D.P.R. 164/2002 del 17 Marzo 2023 -2° trimestre 2023-,
trasmessa alle OO.SS. dal direttore della 7^ Zona Polizia di Frontiera Sicilia, riguardante
l’Ufficio Polizia di Frontiera “Aerea e Marittima” di Catania;
2. Richiesta di esame della Segreteria Provinciale di Catania FSP POLIZIA datata 17 Marzo
2023;
3. Verbale redatto durante l’esame congiunto avvenuto in data 21 Marzo 2023, su richiesta
della Segreteria Provinciale di Catania della FSP POLIZIA;
4. Comunicazione delle determinazione assunte dal direttore della 7^ Zona Polizia di Frontiera
Sicilia datata 24/03/2023, trasmessa dopo il succitato incontro del 21 Marzo 2023;
5. Nota della Segreteria Provinciale di Catania della FSP POLIZIA del 31 Marzo 2023, con la
quale invitava il direttore della 7^ Zona Polizia di Frontiera Sicilia a rivedere la sua
decisione, spiegandone le motivazioni della necessità di un immediato riassetto
organizzativo dell’Ufficio Polizia di Frontiera “Aerea e Marittima” di Catania;
6. Risposta del direttore della 7^ Zona Polizia di Frontiera Sicilia del 3 Aprile 2023, trasmessa
ad alcuni Ufficio del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ed a tutte le Segreterie
Provinciali di Catania delle OO.SS. ;
7. Nota della Segreteria Provinciale di Catania del SIULP, con la quale prendeva le distanze da
quanto asserito dal direttore della 7^ Zona Polizia di Frontiera Sicilia nella lettera del 03
Aprile 2023;
8. Nota della Segreteria Provinciale di Catania del SIAP, con la quale precisava che quanto
riportato nella lettera del direttore della 7^ Zona Polizia di Frontiera Sicilia del 3 Aprile
2023, non corrisponde a quanto dichiarato nell’incontro per esame avvenuto in data
21/03/2023;
9. Nota della Segreteria Regionale per la Sicilia della FSP POLIZIA datata 05/04/2023, in
riscontro alla comunicazione del direttore della 7^ Zona Polizia di Frontiera Sicilia del 3
Aprile 2023;
10. Interruzione delle relazioni sindacali con il direttore della 7^ Zona Polizia di Frontiera
Sicilia

La nota