OGGETTO: Intitolazione e dedica di strutture della Polizia di Stato e loro parti.

1. PREMESSA

Nel quadro delle iniziative volte a onorare degnamente la memoria degli appartenenti
alla Polizia di Stato che, con il loro sacrificio, hanno immolato e dedicato la propria
vita per la salvaguardia del Paese e delle sue Istituzioni, assume un fondamentale
rilievo l’intitolazione di un immobile, sede di ufficio o caserma, o di sue parti, quale
manifesta testimonianza della gratitudine dell’ Amministrazione.
L’intitolazione di un immobile in uso alla Polizia di Stato è volta a tributare un
riconoscimento alle vittime del dovere decorate alla memoria, ai deceduti in servizio
e per causa di servizio e ai decorati con medaglia d’oro al valore e al merito civile.
Diversamente, l’intitolazione di parti significative di un immobile — da intendersi
anche come interi ambienti di strutture in uso alla Polizia di Stato — rappresenta un
tributo d’onore, oltre che alla memoria dei menzionati dipendenti, anche a quella di
coloro che, deceduti per cause diverse, hanno fornito, nel corso della loro carriera al
servizio dell’Istituzione, un particolare, riconosciuto e conclamato lustro alla Polizia
di Stato con il loro qualificato operato.
Inoltre, allo scopo di mantenere vivo il ricordo anche di appartenenti deceduti non
per causa di servizio, specialmente tra coloro che ne hanno condiviso il percorso
professionale, si ritiene opportuno introdurre e disciplinare l’ulteriore
riconoscimento della dedica che, a differenza dell’intitolazione, ha una valenza
circoscritta alla realtà locale.
La dedica riguarda parti di quelle strutture in cui il dipendente ha operato fornendo
un riconosciuto lustro alla Polizia di Stato che, seppure di differente tenore rispetto a
quello richiesto per l’intitolazione, è comunque riscontrabile nel più circoscritto
ambito della comunità professionale e, in taluni casi, di quella cittadina.
Pertanto, a parziale modifica della circolare 559/A/2/757.M.31/3136 del 17 maggio
2004 e alla luce del D.M. 6 febbraio 2020, concernente il numero e le competenze
dei servizi, degli uffici e delle divisioni del Dipartimento della Pubblica Sicurezza
(c.d. “Atto ordinativo unico”), si forniscono le seguenti linee di indirizzo e i diversi
step procedurali.

2. INTITOLAZIONE DI UFFICI E CASERME

2.1 Aventi titolo:
1. appartenenti “decorati alla memoria” dichiarati vittime del dovere;
2. appartenenti deceduti in servizio e per causa di servizio o decorati con medaglia
d’oro al valore e al merito civile1 .

2.2 Procedimento:
l’intitolazione è disposta con provvedimento formale del Capo della Polizia-Direttore
generale della pubblica sicurezza, previo parere del Consiglio per le ricompense per
meriti straordinari e speciali, su proposta della Direzione centrale per gli affari
generali e le politiche del personale della Polizia di Stato, che acquisisce la
segnalazione delle articolazioni territoriali e dipartimentali e ne cura l’istruttoria,
fornendo al citato Consiglio ogni utile informazione su eventuali precedenti
intitolazioni, comprese quelle di competenza degli enti locali di cui al successivo
punto 8.
Si conferma la prassi consolidata di non procedere all’intitolazione di Questure e
Commissariati di pubblica sicurezza, attesa la loro riconducibilità all’intera
Amministrazione della pubblica sicurezza, e non esclusivamente alla Polizia di Stato.

3. INTITOLAZIONE DI PARTI SIGNIFICATIVE DI UFFICI E CASERME

3.1 Aventi titolo:
1. appartenenti alle categorie già indicate al precedente punto 2.1;
2. deceduti anche per cause diverse dal servizio che, nel loro percorso professionale,
nel quadro del lodevole servizio prestato per un considerevole lasso di tempo nella
sede ove è ubicata la struttura, abbiano dato particolare, riconosciuto e
considerevole lustro alla Polizia di Stato2

Si evidenzia che per “parti significative” di uffici e caserme si intendono interi
ambienti di fabbricati in uso a Uffici, Reparti e Istituti della Polizia di Stato nelle
articolazioni centrali e territoriali, quali, ad esempio, aule magne, aule didattiche, sale
riunioni, biblioteche, ovvero viali e piazzali interni.

3.2 Procedimento:
l’intitolazione è disposta con provvedimento formale del Capo della Polizia-Direttore
generale della pubblica sicurezza, previo purere del Consiglio per le ricompense per
meriti straordinari e speciali, su proposta della Direzione centrale per gli affari
generali e le politiche del personale della Polizia di Stato che acquisisce la
segnalazione delle articolazioni territoriali e dipartimentali e ne cura l’istruttoria
fornendo al citato Consiglio ogni utile informazione su eventuali precedenti
intitolazioni, comprese quelle di competenza degli enti locali di cui al successivo
punto 8.

3.3 Provvedimento:
è redatto secondo il modello riportato nell’allegato 1 ed è conservato agli atti
dell’Ufficio segnalante. Una copia è custodita presso la Segreteria del Dipartimento,
Ufficio IV – Relazioni esterne, cerimoniale e studi storici; una copia è consegnata ai
Familiari in occasione della cerimonia di intifolazione.

4. DEDICA DI PARTI DI UFFICI E CASERME

4.1 Aventi titolo:
appartenenti che, deceduti anche per cause diverse dal servizio, per l’alta caratura
professionale e umana abbiano rappresentato un punto di riferimento per i colleghi e
per la comunità locale presso la quale hanno operato3 , dando comprovato lustro,
seppur in un ambito territorialmente circoscritto, alla Polizia di Stato.
La struttura si individua nell’ufficio in cui l’appartenente ha prestato la maggior parte
della complessiva attività di servizio.
Allo scopo di mantenere inalterato il profondo valore e significato del
riconoscimento quale segno tangibile del tributo alla memoria da parte
dell’ Amministrazione, gli Uffici segnalanti avranno cura di motivare la richiesta
evidenziando non soltanto che il deceduto ha prestato servizio presso la struttura e
che era destinatario di un diffuso sentimento d’affezione da parte dei colleghi,
dovendo, invece, fornire circostanziati elementi tali da mettere in luce il lustro fornito
all’Istituzione.
Agli aventi titolo possono essere quindi dedicate parti di uffici e caserme che rispetto
a quelle di cui al punto 3.1 hanno valenza più circoscritta.

4.2 Procedimento:
la dedica è disposta con provvedimento formale del Vice Direttore generale della
pubblica sicurezza con funzioni vicarie, previo parere del Consiglio per le
ricompense per lodevole comportamento, su proposta della Direzione centrale per
gli affari generali e le politiche del personale della Polizia di Stato che acquisisce la
segnalazione delle articolazioni territoriali e dipartimentali e ne cura l’istruttoria
fornendo al citato Consiglio ogni utile informazione su eventuali precedenti
riconoscimenti.

4.3 Provvedimento:
è redatto secondo il modello riportato nell’allegato 2 ed è conservato agli attì
dell’Ufficio segnalante. Una copia è custodita presso la Segreteria del Dipartimento,
Ufficio IV – Relazioni esterne, cerimoniale e studi storici; una copia è consegnata al
Familiari in occasione della cerimonia di dedica.

5. FORMULAZIONE DELLA SEGNALAZIONE DI INTITOLAZIONE E DEDICA

La segnalazione relativa all’intifolazione e alla dedica deve essere accompagnata
dalla documentazione necessaria a tratteggiare la personalità del dipendente e il
contributo fornito da quest’ultimo per elevare l’immagine della Polizia di Stato e
inoltrata esclusivamente ove sussista il requisito dell’onorevole servizio, come
declinato dalla circolare nr.333/C/2/9008-B/2010 del 21.06.2010.
La segnalazione, nel caso di articolazioni territoriali riconducibili a Uffici e Direzioni
centrali, dovrà essere corredata dal parere di questi ultimi.

6. IDENTITÀ VISIVA

La Segreteria del Dipartimento, Ufficio IV – Relazioni esterne, cerimoniale e studi
storici curerà gli aspetti volti a uniformare, per grafica e dimensioni, i differenti
modelli di targhe per intitolazione e dedica da apporre a cura degli uffici segnalanti.

7. CERIMONIA

L’intitolazione di un immobile o di sue parti deve sempre avvenire in forma solenne,
come disciplinato dalla circolare nr.559/A/2/757.M.31/3136 del 17 maggio 2004.
Diversamente, la cerimonia di dedicazione assume un differente tenore in ragione
della valenza del riconoscimento riferibile a un ambito circoscritto.
La Segreteria del Dipartimento, Ufficio IV – Relazioni esterne, cerimoniale e studi
storici impartirà eventuali successive direttive per uniformare i delicati aspetti
cerimoniali.

8. INTITOLAZIONI DI STRADE, PIAZZE, MONUMENTI, LAPIDI O ALTRI RICORDI
PERMANENTI IN LUOGHI PUBBLICI

Nel richiamare la vigente normativa di cui alla legge 23 giugno 1927 nr.1188, recante
“Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei”, si evidenzia
che le proposte di intitolazione sono deliberate dagli enti locali, che successivamente,
per il perfezionamento dell’iter, interessano la Prefettura-Ufficio territoriale del
Governo.
Nel caso di intitolazione le SS.LL. vorranno informare la Segreteria del
Dipartimento, Ufficio IV – Relazioni esterne, cerimoniale e studi storici per gli aspetti
inerenti alla cerimonia inaugurale e all’identità visiva e, per conoscenza, la Direzione
centrale per gli affari generali e le politiche del personale della Polizia di Stato.

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Nella certezza dell’unanime condivisione del profondo significato del tributo alla
memoria di coloro che hanno contribuito, anche sino all’estremo sacrificio, a onorare la
Polizia di Stato; si confida nella consueta collaborazione delle SS.LL. affinché sia
riservata la massima attenzione nella formulazione4 di segnalazioni di intitolazione e
dedica, così da mantenere inalterato l’assoluto valore dei riconoscimenti.


1 Si fa riferimento alle ricompense di cui alla legge 2 gennaio 1958, n. 13, e alla legge 20 giugno 1956, n.
658.

2. Il lustro potrà sussistere allorché l’operato del dipendente, ben oltre l’onorevole servizio, denoti altissimo
senso dello Stato, con una carriera dedicata senza risparmio all’Istituzione, e sia caratterizzato da viva
passione per la Polizia di Stato e da esemplare ed elevatissima professionalità (contributo all’innovazione
dell’organizzazione dell’Amministrazione nei settori della polizia giudiziaria, tecnico-scientifico,
giuridico-amministrativo, tecnico o comunque in ambiti di particolare rilievo attinenti ai servizi
dell’ Amministrazione stessa)

3. L’operato del dipendente, ben oltre l’onorevole servizio, dovrà denotare senso dello Stato, elevata ed
esemplare professionalità, contributo fattivamente fornito, a livello locale, nei settori della polizia
giudiziaria, tecnico-scientifico, giuridico-amministrativo, tecnico o comunque in ambiti di rilievo attinenti
ai servizi dell’ Amministrazione stessa.

4. Le segnalazioni dovranno essere inviate al Servizio affari generali — II divisione della Direzione centrale
per gli affari generali e le politiche del personale della Polizia di Stato – indirizzo PEC
dipps035.0302@pecps.interno.it.


La circolare