OGGETTO: Pubblicazione selezioni interne straordinarie per l’individuazione di Istruttori di tecniche operative e di armi e tiro da assegnare agli Istituti di istruzione della Polizia di Stato.
Informazione preventiva ex art. 25 d.P.R. n. 164/2002.
Di seguito alla nota n. 9565 del 7 maggio u.s., concernente l’oggetto, si partecipano di seguito le considerazioni espresse al riguardo dall’Ispettorato delle Scuole della Polizia di Stato, preventivamente condivise con la Direzione centrale per gli affari generali e le politiche del personale della Polizia di Stato.
Atteso l’impegno che il personale aspirante alla “selezione straordinaria” (già qualificato e non) deve sottoscrivere a permanere per almeno tre anni presso l’istituto di istruzione prescelto, è stato suggerito da parte sindacale, al fine di evitare un indebito scavalcamento delle graduatorie della mobilità, di introdurre un criterio analogo a quello già previsto nei casi di assegnazione ex L. n. 104/1992. Si tratterebbe di stabilire che l’istanza di trasferimento in uscita dalla Scuola di assegnazione possa essere accolta soltanto se il richiedente – sommando l’anzianità maturata nella precedente sede di servizio a quella del periodo trascorso presso la Scuola – si collochi utilmente nella graduatoria della mobilità, riassegnandolo, laddove non dovessero ricorrere tali presupposti, presso la sede ove prestava servizio prima di essere selezionato.
Al riguardo, la Direzione Centrale per gli affari generali e le politiche del personale della Polizia di Stato ha assicurato che, all’esito di tali procedure di selezione, verranno rispettati i criteri ordinari della mobilità, senza determinare situazioni di disparità di trattamento.
E’ stato anche proposto di eliminare, per il personale in possesso del titolo di |
“Istruttore”, il previsto limite di 50 anni, al fine di evitare discriminazioni nei
confronti di altri istruttori che ambiscono allo stesso Istituto.
A tal proposito, il cennato Ispettorato ha osservato che la previsione di tale limite, che richiama quanto già stabilito nelle selezioni di tutte le tipologie di istruttore, non interferisce con la mobilità ordinaria, nella quale si è verificata la presenza di un numero ridottissimo di istruttori, che verosimilmente saranno trasferiti con le prossime movimentazioni.
In merito alla segnalata opportunità di prevedere analoga “selezione straordinaria” in maniera periodica, è stato rappresentato che tale procedura sarà seguita anche per gli istruttori di difesa personale e di guida, come già anticipato nella presentazione del progetto.
E’ stato, inoltre, osservato che le selezioni straordinarie per istruttori di tecniche operative e armi e tiro, oggetto della informazione preventiva di cui si tratta, rappresentano il 50% del fabbisogno stimato nelle Scuole del comparto. Di seguito, saranno avviate analoghe procedure per gli istruttori di difesa personale e guida.
In relazione alla proposta di un modello di Istruttore unico (di tecniche operative e difesa personale), l’Ispettorato delle Scuole della Polizia di Stato ha evidenziato che il tema è stato già analizzato nell’ambito della Commissione paritetica centrale di cui al d.P.R. n. 395 del 31 luglio 1995 e sarà ulteriormente affrontato nelle prossime riunioni, nel consueto spirito dialettico e di condivisione.
Lo stesso Ispettorato ha comunicato di aver già provveduto ad inserire, nell’allegato 3 delle bozze, il riconoscimento premiale della “Promozione per merito straordinario”, dimenticato per mero errore materiale.
Ha, altresì, rappresentato che il vincolo di “permanenza per almeno un triennio nella sede di appartenenza dalla data di acquisizione della qualifica”, richiesto al personale partecipante alla selezione straordinaria, è lo stesso previsto per le selezioni di tutti gli istruttori e, pertanto, non risulta possibile derogare, al fine di non depauperare gli uffici territoriali di queste importanti figure professionali.
Il predetto Ispettorato ha, infine, confermato l’intendimento di replicare la selezione straordinaria anche per le altre figure tecnico professionali, assicurando, con riferimento alla carenza di istruttori negli Uffici e Reparti del territorio, che saranno valutate soluzioni organizzative per l’incremento dell’attività formativa specialistica.
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