Al Ministro dell’Interno
Pref. Matteo Piantedosi
Viminale
Roma

Oggetto: Ipotesi innalzamento età pensionabile – Legge di Bilancio

Pregiatissimo Signor Ministro, SAP, COISP-MOSAP, FED. FSP POLIZIA – Es Ls – Consap – Mp e SILP-CGIL, in rappresentanza della maggioranza degli appartenenti alla Polizia di Stato, con la presente desiderano manifestare la loro contrarietà totale alle misure previste in materia di trattenimento in servizio previste nella Legge di Bilancio.

La previsione del trattenimento in servizio sino a 70 anni di età anche per le Forze dell’Ordine è del tutto irragionevole, illogica e soprattutto in spregio della norma sulla specificità prevista dalla Legge 183 del 2010, varata proprio a salvaguardia delle peculiarità della nostra professione.

È impensabile che un operatore di polizia, a qualunque titolo, possa permanere in servizio fino a 70 anni, seppur in modo volontario. Inoltre, particolarmente grave risulta anche il fatto che tale trattenimento in servizio avverrebbe in una quota del 10% rispetto alle facoltà assunzionali.

La gravità di questa disposizione riguarda prioritariamente due aspetti. Il primo va ad incidere sulla capacità assunzionale e limita l’arruolamento di nuovi giovani, di cui la nostra amministrazione ha particolare bisogno, e, di conseguenza, anche le possibilità di progressione di carriera interna e di mobilità.Il secondo aspetto consiste nel fatto che tale previsione nega non solo il riconoscimento della specificità della nostra professione ma anche che il nostro sia un mestiere usurante e, pertanto, ci espone al rischio di veder negate le prerogative previdenziali che oggi ci sono riconosciute.

Signor Ministro,
in realtà, quello di cui il comparto ha estremamente bisogno è l’avvio della previdenza dedicata, tra l’altro già finanziata con Legge di Bilancio
2022 e ulteriormente alimentata dalla precedente manovra, indispensabile per compensare la mai attivata previdenzacomplementare per tutti gli operatori del comparto.

In ragione di quanto sopra sinteticamente esposto Le chiediamo di intervenire sull’Esecutivo di cui la Signoria Vostra fa parte, al fine che
l’irragionevole disposizione nella Legge di Bilancio sia totalmente espunta e al personale del comparto venga riconosciuta pienamente la specificità della professione.

Considerata la gravità della questione e l’urgenza di una forte presa di posizione al riguardo, Le chiediamo un incontro urgente al fine di esplicitare al meglio le conseguenze negative di tale provvedimento normativo.

In attesa di un cortese e urgente riscontro, si porgono distinti saluti

Roma, 24 Ottobre 2024

Pensioni, Fsp Polizia: “Il servizio fino a 70 anni errore grave per la sicurezza. Rivedere subito decisione che ignora del tutto la specificità del nostro lavoro”  

 “Rappresenta un errore grave la previsione contenuta nella Manovra di consentire agli operatori della Sicurezza di rimanere in servizio fino a settant’anni. Talmente grave, in quanto inconciliabile con le esigenze legate alla specificità di questo lavoro, che sembrerebbe una ‘svista’, che non è perché nel testo in cui si fa riferimento genericamente al pubblico impiego c’è poi un preciso richiamo al personale del Comparto. Questa decisione va rivista, perché contrasta con le finalità del lavoro delle forze dell’ordine ed è pregiudizievole anche per la salute e il benessere dei singoli lavoratori”.

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, sul fatto che nella Manovra finanziaria sono previsti incentivi per i lavoratori del pubblico impiego che decidono di rinviare la pensione nonostante la maturazione dei requisti per l’uscita, e la possibilità di permanere in servizio fino a 70 anni.

“Comprendiamo l’intento del Governo che punta a ottenere un importante risparmio alle casse previdenziali – aggiunge Mazzetti –, ma questa legittima necessità non può contrastare con il diritto alla sicurezza dei cittadini o con la salvaguardia del personale in divisa, unico e solo che presenta una specificità da non poter ignorare. I poliziotti che superano l’attuale età pensionabile sono validi professionisti e con un enorme bagaglio di esperienza, ma questo lavoro richiede sacrifici psicofisici tali da non potersi conciliare con un’età avanzata, e non è giusto condizionare la scelta a una sorta di ricatto psicologico legato al miraggio di benefici che non compensano i rischi per la salute. Oltre tutto questa previsione limita l’ingresso di nuove leve e il ricambio generazionale. Il Comparto soffre già di una forte carenza di personale e di un’età media molto alta, ed ha disperatamente bisogno di forze fresche e in quantità massiccia, altro che limitare le uscite e i nuovi ingressi!”.