COMUNICATO STAMPA 12 GENNAIO 2025

Ramy, Fsp Polizia dopo gli 8 feriti in divisa al corteo di Roma: “Agenti in pericolo di vita più di quel che appare. Arginare violenti e riaffermare legalità”  

 “Il bilancio degli 8 poliziotti feriti degli scontri avvenuti ieri a Roma, al corteo organizzato per un presunto ‘sdegno’ per la morte del 19ebbe egiziano deceduto mentre fuggiva dai carabinieri, è gravissimo ma non rende l’idea dei pericoli che i colleghi stanno correndo in queste giornate di follia. I poliziotti sono a rischio della vita perché queste manifestazioni non hanno a che fare con il grave lutto per Ramy, che merita il più assoluto rispetto, ma che è solo la scusa per scatenare il proprio odio mortale verso chi porta la divisa. Sono sempre i soliti violenti che non aspettano altro. La situazione sta degenerando in una velenosa escalation ed è ora di fermare questi criminali ridando il corretto nome alle cose: aggredire le forze dell’ordine che stanno svolgendo il proprio lavoro è un reato, non ammette alcuna giustificazione e ci aspettiamo che sia condannato unanimemente senza se e senza ma”.

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo i nuovi gravi scontri avvenuti ieri sera a Roma, durante un presidio a San Lorenzo, a Roma, per Ramy, il 19enne egiziano morto a novembre a Milano mentre fuggiva da un controllo dei Carabinieri. I manifestanti hanno rovesciato alcuni cassonetti e poi sono avanzati verso le forze dell’ordine lanciando fumogeni, bombe carta e oggetti contundenti.

“Ieri sera in strada a Roma – commenta Massimo Nisida, segretario Fsp Roma – si avvertiva con chiarezza sconcertante tutta la carica di insofferenza, rifiuto e vero odio verso gli operatori in divisa, aggrediti con ogni mezzo e anche con ordigni rudimentali uno dei quali ha sfondato il vetro di un mezzo di servizio. Si può solo immaginare cosa un bomba del genere può fare a una persona. Queste sono aggressioni organizzate, messe in atto con precisa volontà di fare male e dimostrano chiari intenti eversivi perché le forze dell’ordine che si vorrebbero abbattere sono il simbolo delle nostre istituzioni e del nostro Stato”.

DOMENICA 12 GENNAIO 2025 15.21.12

Ramy: Fsp Polizia, agenti in pericolo più di quel che appare

Ramy: Fsp Polizia, agenti in pericolo più di quel che appare

(ANSA) – ROMA, 12 GEN – “Il bilancio degli 8 poliziotti feriti degli scontri avvenuti ieri a Roma è gravissimo ma non rende l’idea dei pericoli che i colleghi stanno correndo in queste giornate di follia. I poliziotti sono a rischio della vita perché queste manifestazioni non hanno a che fare con il grave lutto per Ramy, che merita il più assoluto rispetto, ma che è solo la scusa per scatenare il proprio odio mortale verso
chi porta la divisa”. Così Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato- “Sono sempre i soliti violenti che – aggiunge – non aspettano altro. La situazione sta degenerando in una velenosa escalation ed è ora di fermare questi criminali  ridando il corretto nome alle cose: aggredire le forze dell’ordine che stanno svolgendo il proprio lavoro è un reato, non ammette alcuna giustificazione e ci aspettiamo che sia
condannato unanimemente senza se e senza ma”.
“Ieri sera in strada a Roma – commenta Massimo Nisida, segretario Fsp Roma – si avvertiva con chiarezza sconcertante tutta la carica di insofferenza, rifiuto e vero odio verso gli operatori in divisa, aggrediti con ogni mezzo e anche con ordigni rudimentali uno dei quali ha sfondato il vetro di un mezzo di servizio. Si può solo immaginare cosa un bomba del genere può fare a una persona. Queste sono aggressioni
organizzate, messe in atto con precisa volontà di fare male e dimostrano chiari intenti eversivi perché le forze dell’ordine che – conclude – si vorrebbero abbattere sono il simbolo delle nostre istituzioni e del nostro Stato”. (ANSA).

DOMENICA 12 GENNAIO 2025 14.28.54

Ramy, Fsp Polizia: vita agenti in pericolo più di quel che appare

Ramy, Fsp Polizia: vita agenti in pericolo più di quel che appare Ramy, Fsp Polizia: vita agenti in pericolo più di quel che appare “Arginare violenti e riaffermare legalità”
Roma, 12 gen. (askanews) – “Il bilancio degli 8 poliziotti feriti degli scontri avvenuti ieri a Roma, al corteo organizzato per un presunto ‘sdegno’ per la morte del 19ebbe egiziano deceduto mentre fuggiva dai carabinieri, è gravissimo ma non rende l’idea dei pericoli che i colleghi stanno correndo in queste giornate di follia”. Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo i nuovi gravi scontri avvenuti ieri sera a Roma, durante un presidio a San Lorenzo, a Roma, per Ramy, il 19enne egiziano morto a novembre a Milano mentre fuggiva da un controllo dei Carabinieri.

“I poliziotti sono a rischio della vita perché queste manifestazioni non hanno a che fare con il grave lutto per Ramy, che merita il più assoluto rispetto, ma che è solo la scusa per scatenare il proprio odio mortale verso chi porta la divisa”, ha spiegato. “Sono sempre i soliti violenti che non aspettano altro.
La situazione sta degenerando in una velenosa escalation ed è ora di fermare questi criminali ridando il corretto nome alle cose:
aggredire le forze dell’ordine che stanno svolgendo il proprio lavoro è un reato, non ammette alcuna giustificazione e ci aspettiamo che sia condannato unanimemente senza se e senza ma”.

I manifestanti, si ricorda in una nota, hanno rovesciato alcuni cassonetti e poi sono avanzati verso le forze dell’ordine lanciando fumogeni, bombe carta e oggetti contundenti.

“Ieri sera in strada a Roma”, ha commentato Massimo Nisida, segretario Fsp Roma, “si avvertiva con chiarezza sconcertante tutta la carica di insofferenza, rifiuto e vero odio verso gli operatori in divisa, aggrediti con ogni mezzo e anche con ordigni rudimentali uno dei quali ha sfondato il vetro di un mezzo di servizio. Si può solo immaginare cosa un bomba del genere può fare a una persona”. “Queste”, ha concluso, “sono aggressioni organizzate, messe in atto con precisa volontà di fare male e dimostrano chiari intenti eversivi perché le forze dell’ordine che si vorrebbero abbattere sono il simbolo delle nostre istituzioni e del nostro Stato”.

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