OGGETTO: Grave carenza di personale negli Uffici dedicati al Controllo del Territorio

Ill.mo Signor Capo della Polizia, preg.mi Direttori,
sono sempre più le segnalazioni che ci giungono dal territorio circa gli effetti negativi sul personale derivanti dell’intensificarsi di una pratica
intrapresa recentemente dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza in occasione dei trasferimenti ed assegnazioni del personale dei vari ruoli della Polizia di Stato; ci riferiamo a quella che per noi è una inopportuna “prassi” di inviare il personale nelle varie questure senza lasciare al Questore, come era sempre avvenuto e come sarebbe più logico e corretto, attesa la sua più stretta conoscenza delle necessità operative del territorio, anche in base alla scarsità di personale, il dovere di decidere gli Uffici cui assegnare il personale, ma imponendogli, in molti casi, gli Uffici dove immetterlo.

Aggiungiamo che, secondo le segnalazioni che ci giungono dal territorio, queste decisioni prese dall’alto senza avere una conoscenza diretta delle esigenze delle singole realtà locali, molto spesso hanno la conseguenza di andare a penalizzare gli uffici che si occupano del controllo del territorio (U.P.G.S.P., Sale Operative, Commissariati distaccati) che sono quelli che più patiscono la ristrettezza delle risorse umane. La
ratio dell’art. 44 del D.P.R. 782/85 (che prevede che sia il questore a disporre dei trasferimenti del personale nell’ambito degli uffici della questura, compresi i commissariati ed i posti di polizia distaccati della provincia) era proprio quella di consentire a chi dirige la questura di poter meglio distribuire il personale che gli viene assegnato, valutando la realtà e la situazione locale che lui conosce, assumendosene la piena responsabilità.

Tuttavia, per effetto della citata prassi alla quale stiamo assistendo, le decisioni vengono prese dal Centro ma chi ne paga le conseguenze rischia di essere l’anello più debole della catena e cioè l’operatore che sta su strada, su una volante e magari non ha un’altra volante alla quale chiedere un rinforzo in caso di necessità (come la cronaca recente purtroppo dimostra), oppure l’operatore della sala operativa che per
carenza di organico si ritrova da solo a rispondere a tutte le chiamate via radio e via filo che arrivano, oppure il commissariato distaccato che addirittura è costretto a eliminare un turno di volante abbandonando il presidio del territorio per carenza di organico.

Questa è la cruda e triste realtà odierna della Polizia di Stato. Questo purtroppo, è quanto avviene ogni giorno in molte nostre questure ed in molti commissariati. Situazione che inevitabilmente, si ripercuote sulla sicurezza degli operatori.

Sulla base di quanto sopra esposto, nel sottolineare la necessità di implementare gli uffici che si occupano del controllo del territorio, i quali rappresentano la Polizia di Stato per il cittadino che ha bisogno di aiuto e che chiama il numero unico 112, chiediamo che venga meno la pratica di trasferire il personale già indicando in quali uffici della questura deve essere assegnato, ovvero, calandoci nella filosofia intrapresa dal Dipartimento, che, con la prossima mobilità, sia assegnato gran parte del personale al controllo del territorio oggi estremamente sofferente.
Confidando in un Vostro autorevole intervento, porgo distinti saluti.

La lettera