IL GIORNALE – La denuncia dell’UGL Polizia a tre mesi dall’Esposizione: «Colpiti dai tagli del governo, cosa accadrà a maggio?»
«Il questore Luigi Savina ha dato un grande segnale umano, di vicinanza, con la base: convoca i ragazzi per premiarli e far loro i complimenti, fa aggiornamento professionale.
Forse dal punto di vista dei vertici non ci siamo mai sentiti più vicini gli uni agli altri. I problemi della polizia di Milano sono imputabili a livello politico centrale. E lo sperimenteremo con Expo».
Parliamo con Giuseppe Camardi, 38 anni, da quattro segretario generale provinciale Ugl polizia di stato. Con lui riprendiamo una nota inviata ieri da Silvia Sardone, responsabile del dipartimento regionale Sicurezza e periferie di Forza Italia dopo un colloquio sulle condizioni della polizia a Milano con un componente del direttivo provinciale Ugl Giuseppe Sciarrone.
«Tutte le volanti hanno in dotazione i giubbotti antiproiettile – ci assicura Camardi – e la sperimentazione dello spray al peperoncino si è rivelata positiva. Ma che dire delle divise? Durante l’Expo, quando le volanti dell’Upg (Ufficio prevenzione generale) avranno la nuova divisa operativa, mentre gli equipaggi delle volanti dei commissariati avranno le vecchie divise: non ci sono soldi e ne hanno fatte solo un po’. Speriamo in nuovi arrivi ancora a marzo, aprile, insomma prima di Expo. Altrimenti sembreremo degli arlecchini agli occhi del mondo! In particolare a farci una figuraccia saranno i ragazzi dei settori operativi della Polfer che accoglieranno materialmente i visitatori: è dal 2010 che non ricevono vestiario nuovo, sono i più penalizzati…Se andiamo in magazzino a chiedere, ad esempio, una 52, ti guardano e ti rispondono abbiamo la 58: la vuoi?. Dal punto di vista delle divise siamo a pezzi. E altrettanto per la mancata sostituzione delle radio portatili, che non tengono più la carica e trasmettono male, esponendo gli agenti al rischio di rimanere isolati».
«Come ha confermato la Sardone – sottolinea ancora Camardi – i tagli del governo Renzi hanno colpito in particolare i commissariati periferici. Questi ultimi hanno a disposizione in media solo due auto, che non si fermano praticamente mai perché, terminato il turno di controllo del territorio di un equipaggio, sono immediatamente prese in carica dal successivo. Ciò causa notevoli problemi di manutenzione sulle già obsolete e chilometrate Alfa 159, che capita si fermino lasciando a piedi gli agenti e dimezzati i mezzi del commissariato. Il non avere un numero adeguato di macchine di riserva crea inoltre il problema di vedere equipaggi fermi, se quello del turno precedente è impegnato in un intervento e tarda a rientrare».
Silvia Sardone termina il suo intervento con una grande preoccupazione, che è condivisa dal sindacato Ugl polizia di Stato: «Cosa accadrà durante l’Expo incalza la responsabile del Dipartimento Regionale Sicurezza e Periferie di Forza Italia quando la città sarà invasa da gente proveniente da tutto il mondo e le forze dell’ordine non avranno mezzi e uomini sufficienti per controllare e assistere tutti? Un problema che potrebbe essere in parte risolto con un semplice decreto attuativo che permettesse di entrare in servizio ai 250 uomini idonei ma fuori graduatoria pronti a partire e i 160 volontari a ferma prefissata richiesti dall’Ugl Polizia di Stato. Una decisione che tarda a venire, che come nel caso dei fondi mancanti, è totalmente da imputare al governo Renzi».
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