Il principio fondamentale è che non si può dare il minimo dove la richiesta di cittadini è massima.
Questo è l’assurdo paradosso che vive il mondo delle forze dell’ordine e chi indossando un’uniforme si prefigge l’importantissimo obiettivo di dare sicurezza alle persone.
Lo abbiamo detto nei giorni scorsi, non siamo affatto contrari ai cambiamenti, ed abbiamo in mente di mettere in campo tutte le nostre idee per rendere la Legge Madia ( riforma della Pubblica Amministrazione) quell’effettiva attuazione di semplificazione ed efficienza che il mondo della sicurezza sta attendendo.
Ma per far ciò, e nella speranza che la razionalizzazione delle forze di polizia, ed i connessi risparmi cui la legge madia tende, possano divenire concrete occasioni di investimento, abbiamo esigenza di risposte tempestive.
Quelle risposte che avremmo voluto leggere nella legge di stabilità; attraverso uno stanziamento congruo di risorse per cominciare da subito e dal prossimo rinnovo contrattuale a rimettere in carreggiata con le esigenze del paese le forze dell’ordine.
Purtroppo così non è. Servono immediatamente risorse per compensare i tagli, tra i più consistenti, che il comparto sicurezza e difesa ha pagato nel corso di questi anni, per restituire ai poliziotti quelle condizioni di serenità e dignità che meritano.
Servono sopratutto perchè, in mancanza, nessuno potrà credere che questo Governo e comunque questo paese potrà continuare a sbandierare l’emergenza sicurezza a base del rilancio.
Ora è tutto chiaro: i problemi sono noti, serve un “Security act”, un Programma preciso per la Sicurezza e ciò che non possiamo permetterci ancora è che “chiunque” possa lanciare in futuro slogan ed annunci utilizzando il disagio di chi indossa un’uniforme. La sicurezza, ormai da tempo non è più un’emergenza, ma il risultato di scelte politiche miopi.
In fondo è vero, la Legge 121/81 prevede che i poliziotti abbiano grandi limiti, sia alla libertà di partecipazione alla vita politica, sia a quella sindacale, sia a quella di manifestazione del pensiero, ma è bene ricordarlo:votano!!
Hanno memoria di ferro e determinazione, quella stessa che gli ha consentito di sopravvivere in questi anni in condizioni di disagio economico e sociale.
Valter Mazzetti – Segretario Generale Nazionale UGL Polizia di Stato
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