nuovavenezia.it – Mezzi di servizio, la denuncia dell’Ugl sulla situazione delle auto della Questura di Venezia. La foto immortala il contachilometri della Volante e si registrano anche incidenti

MESTRE. La foto l’ha inviata alle redazioni giornalistiche, a corredo di un comunicato, la segreteria del sindacato di Polizia Ugl. Mostra il contachilometri di una delle auto della Polizia, in servizio a Venezia. “Ecco la foto che abbiamo scattato al cruscotto di una Alta Romeo 159 attualmente utilizzata per fare servizio di volante nella terraferma veneziana. 261.000 chilometri. A voi ogni commento, ma una cosa è certa, i poliziotti hanno “paura” di salire a bordo di questi mezzi, non siamo più sicuri”, denuncia il vice segretario nazionale Mauro Armelao.

Il sindacato di polizia precisa i termini della ennesima, protesta: “A fronte di circa una ventina di autovetture assegnate alle volanti terrestri della questura, ve ne sono di media 4, 5 che vengono utilizzate h24 (ovvero nell’arco delle 24 ore, ndr) , quindi senza alcuna sosta, con la conseguente possibilità di incorrere in rotture come quella accaduta l’altra notte. Ad una Alfa Romeo 159 si è rotta la coppa dell’olio, che ha fatto scivolare l’autovettura facendola finire in testacoda. Per fortuna, grazie anche all’abilità dell’autista, non ha causato danni a terzi e agli stessi occupanti”. Per il sindacato Ugl attendere le nuove auto Seat Leon forse è tardi: “A Venezia c’è bisogno assoluto di nuove autovetture da adibire al controllo del territorio. I cittadini chiamano e la polizia deve arrivare in tempo in ogni tipo di intervento. Ma come possiamo correre con queste macchine insicure? Non ci resta altro che denunciare pubblicamente la situazione in cui sono costretti a lavorare i poliziotti a Venezia, e non solo, affinché la politica, che di fatto è l’unica responsabile, decida di svegliarsi e aumentare le risorse economiche per il comparto sicurezza, e la smetta di praticare tagli che giocano pesantemente sulla sicurezza dei cittadini e degli stessi poliziotti”.

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