OGGETTO: Aggiornamento del 19/11/2021 sulla somministrazione della terza dose
(booster).

Nel corso delle ultime settimane si sta determinando nel nostro Paese un
progressivo incremento dell’incidenza di nuove infezioni da SARS-CoV-2, quale
effetto della cosiddetta quarta ondata pandemica, favorita dall’inizio della stagione
invernale, con un’aumentata permanenza in luoghi chiusi e più assembrati, dalla
parziale attenuazione della protezione vaccinale, dalla maggiore mobilità e dalla
minore attenzione al rispetto delle comuni regole di profilassi, in particolare il
distanziamento sociale e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

I casi di COVID-19 continuano ad aumentare, sebbene in maniera più contenuta
rispetto ai vicini Paesi europei, certamente anche in virtù dell’alta percentuale di
popolazione vaccinata sul territorio nazionale.

È giusto, pertanto. ribadire con forza che non vaccinarsi significa ritornare ai
numeri dei contagi ed alle gravi conseguenze precedenti l’avvento della misura di
profilassi in questione.

Si rammenta che presso ogni singola realtà lavorativa potranno essere seguiti 1
modelli organizzativi già utilizzati per il ciclo primario di vaccinazione, secondo la
circolare n. 850/A.P.1-2692 del 10 febbraio u.s..

Il personale che si sottoponga a vaccinazione presso gli Aud vaccinali esterni
dovrà, comunque. fornirne immediata comunicazione all’ufficio sanitario della Polizia di
Stato della sede di servizio. dovendo 1° Amministrazione poter disporre dei dati relativi
alla profilassi vaccinale dei propri appartenenti. al fine di definire le adeguate misure
precauzionali volte a tutelare la salute del personale, ai sensi dell’articolo 73-bis del
decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito nella legge 24 aprile 2020, n. 27.

Si richiama, poi, per l’ennesima volta l’importanza di non sottovalutare le misure
di profilassi costituite dalle “barriere fisiche”, quali le mascherine ed il distanziamento
interpersonale, che vanno mantenute, insieme alla vaccinazione ed alle altre misure di
sanità pubblica come l’accurato tracciamento dei contatti, l’isolamento e la quarantena.

Si raccomanda, in ultimo, di seguire solo le informazioni che pervengono dai
canali ufficiali e dalla comunità scientifica, evitando l’influenza di pareri, opinioni ed
interventi di tutt’altra origine che, a distanza di oramai oltre 20 mesi dall’inizio della
pandemia e sulla scorta dei dati disponibili e della realtà che ci circonda, riesce difficile
comprendere come possano ancora trovare credito in strati, per fortuna, residuali della
popolazione.

La circolare