Il Giornale – Mentre l’Ue non sa cosa fare, i jihadisti battono nuove strade del mare per far crescere gli sbarchi di immigrati

Un piano per rinforzare con nuovi agenti le Questure di Cagliari e Sassari e nuove divise operative, armi e giubbotti antiproiettile per i poliziotti.

 

E’ la richiesta fatta dall’Ugl polizia di Stato, che lancia l’allarme sulla possibile presenza in Sardegna di stranieri in qualche modo collegati all’Isis.

 

“La nostra attenzione è rivolta ai numerosi sbarchi, l’ultimo di 269 migranti giunto in una carretta del mare lunedì 16 febbraio a Lampedusa partiti dalla Libia, paese dove le milizie del Califfo hanno occupato porti e città – spiega il sindacato – Dei 269 migranti, provenienti dalla Libia, 100 sono giunti in Sardegna e sono stati accolti nelle strutture ricettive, 50 a Cagliari e la rimanenza nelle città di Sassari e Nuoro. Non meno preoccupante è il fenomeno degli sbarchi avvenuti nell’ultimo anno in Sardegna”.

 

Secondo l’Ugl Polizia di Stato c’è la possibilità che “le organizzazioni di scafisti abbiano studiato una rotta alternativa a quelle più trafficate tra il Nord Africa e il Sud Italia – sottolineano i segretari provinciali di Cagliari e Sassari dell’Ugl Polizia di Stato, Alessandro Congiu e Tamara Marcelli – Non è sottovalutabile il rischio correlato al terrorismo dell’Isis, considerate le difficoltà nelle procedure di riconoscimento e identificazione dei migranti. Non si può infatti escludere, viste le minacce recenti al nostro Paese, che vi siano eventuali potenziali jihadisti tra i profughi”.