MARTEDÌ 14 LUGLIO 2020 15.51.45

Migranti:Fsp Polizia, a Lampedusa agenti non ce la fanno più

(ANSA) – ROMA, 14 LUG – “I poliziotti in Sicilia stanno vivendo una situazione non più sostenibile per via degli sbarchi continui, in particolare a Lampedusa dove il sistema è in tilt. Un numero ridicolo di uomini impiegati, turni giornalieri multipli e a volte consecutivi, fino a raggiungere le 32 ore di servizio di seguito, servizi notturni svolti dagli stessi agenti 6 notti su 10, in condizioni disagevoli, senza i necessari tempi di riposo e recupero, con l’esposizione a rischi e pericoli, e con livelli di stanchezza e stress inimmaginabili. I colleghi a Lampedusa sono in una situazione assurda, ma non vengono inviati rinforzi”. Lo denuncia Valter Mazzetti, segretario generale dell’Fsp Polizia di Stato. “Non possiamo consentire – dice Mazzetti – che si agisca con tale leggerezza quando si tratta del benessere, della salute e delle sorti dei poliziotti. Siamo servitori, non schiavi. Non spetta ai poliziotti decidere in tema di politiche migratorie, ma spetta a chi li rappresenta denunciare quando le ricadute delle scelte politiche e amministrative gravano unicamente e inesorabilmente sulle spalle degli operatori in divisa, tanto da violare il loro diritto a un lavoro dignitoso e sostenibile. E quello che i colleghi stanno svolgendo in Sicilia non lo è più. Se si vuole continuare ad accogliere con queste modalità il sistema deve poter contare su molte più risorse in termini di uomini e mezzi”. (ANSA).

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Migranti, allarme Fsp polizia: A Lampedusa turni massacranti, urgono rinforzi

Migranti, allarme Fsp polizia: A Lampedusa turni massacranti, urgono rinforzi Milano, 14 lug. (LaPresse) – “I poliziotti in Sicilia stanno vivendo una situazione non più sostenibile per via degli sbarchi continui, in particolare a Lampedusa dove il sistema è in tilt. Un numero ridicolo di uomini impiegati, turni giornalieri multipli e a volte consecutivi, fino a raggiungere le 32 ore di servizio di seguito, servizi notturni svolti dagli stessi agenti 6 notti su 10, in condizioni disagevoli, senza i necessari tempi di riposo e recupero, con l’esposizione a rischi e pericoli, e con livelli di stanchezza e stress inimmaginabili. I colleghi a Lampedusa sono in una situazione assurda, ma non vengono inviati rinforzi”. Così Valter Mazzetti, segretario generale dell’Fsp polizia di Stato, dopo l’allarme lanciato dal segretario regionale della Sicilia, Giuseppe Sottile, che ha scritto al ministero dell’Interno spiegando come nonostante l’impiego del X Reparto Mobile di Catania e dell’XI Reparto mobile di Palermo in servizi di identificazione, vigilanza e accompagnamento dei migranti che sbarcano continuamente, la situazione è insostenibile in particolare a Lampedusa, dove le 5 squadre di 10 uomini fra polizia, carabinieri e guardia di finanza non ce la fanno più a reggere il carico di lavoro. “Non possiamo consentire – prosegue Mazzetti – che si agisca con tale leggerezza quando si tratta del benessere, della salute e delle sorti dei poliziotti. Siamo servitori, non schiavi. Non spetta ai poliziotti decidere in tema di politiche migratorie, ma spetta a chi li rappresenta denunciare quando le ricadute delle scelte politiche e amministrative gravano unicamente e inesorabilmente sulle spalle degli operatori in divisa, tanto da violare il loro diritto a un lavoro dignitoso e sostenibile. E quello che i colleghi stanno svolgendo in Sicilia non lo è più. Se si vuole continuare ad accogliere con queste modalità il sistema deve poter contare su molte più risorse in termini di uomini e mezzi”. “Le squadre sono troppo poche – spiega Sottile -, fanno turni massacranti, non riposano e rincorrono senza sosta i servizi che si accavallano. Dieci poliziotti sono arrivati a lavorare per 32 ore di seguito, e altri 10 a lavorare 6 notti in 10 giorni. Una vera follia, specie considerate le condizioni difficilissime di questi servizi che vanno sempre gestiti, invece, con lucidità, freschezza e calma assoluta visto la tensione che li accompagna. È inammissibile lavorare con due squadre in meno e turni insostenibili, ma la risposta è sempre che ‘uomini da mandare a rinforzo non ce ne sono’. La sicurezza, però, non si può fare così, sul fondo del barile non c’è più nulla da raschiare”.

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Migranti: Cirielli, agenti contagiati, intervenga Lamorgese

(ANSA) – ROMA, 14 LUG – “Il Governo Conte sta mettendo in pericolo la salute delle Forze di Polizia impegnate ad affrontare i continui sbarchi di immigranti clandestini in Calabria e Sicilia. E’ davvero una vergogna”. Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera e presidente della Direzione nazionale di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli. “Nella sola Calabria, dopo lo sbarco di migranti positivi a Roccella Jonica (Reggio Calabria) – ricorda Cirielli -, almeno venticinque agenti sono in quarantena dopo essere stati a contatto con stranieri infetti; in Sicilia, invece, si sta registrando una grave carenza di personale del Corpo. Condivido, dunque, le preoccupazioni manifestate in queste ore dalla Federazione Sindacale di Polizia. Auspico un intervento immediato da parte del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del ministro della Salute Roberto Speranza per tutelare con nuovo personale, strumenti e mezzi idonei i nostri uomini e le nostre donne in divisa, che rischiano di infettarsi e a loro volta di infettare i rispettivi familiari. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza per colpa della scellerata politica dei porti aperti attuata da Pd e M5S, che continuano a farsi prendere in giro dall’Unione Europa che, finora, solo con chiacchiere e pseudo accordi si è interessata del problema. Da anni Fratelli d’Italia con la sua leader Giorgia Meloni sostiene che l’unica soluzione possibile per garantire una maggiore sicurezza per tutti e stroncare definitivamente il business dell’immigrazione clandestina è il blocco navale” conclude Cirielli. (ANSA).

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MIGRANTI: FSP POLIZIA, ‘A LAMPEDUSA SISTEMA IN TILT E POCHI UOMINI, URGONO RINFORZI’

Roma, 14 lug. (Adnkronos) – ”I poliziotti in Sicilia stanno vivendo  una situazione non più sostenibile per via degli sbarchi continui, in  particolare a Lampedusa dove il sistema è in tilt. Un numero ridicolo  di uomini impiegati, turni giornalieri multipli e a volte consecutivi, fino a raggiungere le 32 ore di servizio di seguito, servizi notturni  svolti dagli stessi agenti 6 notti su 10, in condizioni disagevoli,  senza i necessari tempi di riposo e recupero, con l’esposizione a  rischi e pericoli, e con livelli di stanchezza e stress  inimmaginabili”. Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp  Polizia di Stato.
Già il Segretario Regionale della Sicilia, Giuseppe Sottile, aveva  scritto al ministero dell’Interno spiegando come, nonostante l’impiego del X Reparto Mobile di Catania e dell’XI Reparto mobile di Palermo in servizi di identificazione, vigilanza e accompagnamento dei migranti  che sbarcano continuamente, la situazione sia insostenibile in  particolare a Lampedusa, dove le 5 squadre di 10 uomini fra Polizia,  Carabinieri e Guardia di finanza non ce la fanno più a reggere il  carico di lavoro. “Siamo Servitori, non schiavi. Non spetta ai
poliziotti decidere in tema di politiche migratorie, ma spetta a chi  li rappresenta denunciare quando le ricadute delle scelte politiche e  amministrative gravano unicamente sulle spalle degli operatori in  divisa – continua Mazzetti – tanto da violare il loro diritto a un  lavoro dignitoso e sostenibile. E quello che i colleghi stanno  svolgendo in Sicilia non lo è più. Se si vuole continuare ad  accogliere con queste modalità il sistema deve poter contare su molte
più risorse in termini di uomini e mezzi”. ”Le squadre sono troppo poche – spiega Sottile – fanno  turni massacranti, non riposano e rincorrono senza sosta i servizi che si accavallano. Dieci poliziotti sono arrivati a lavorare per 32 ore
di seguito, e altri 10 a lavorare 6 notti in 10 giorni. Una vera  follia, specie considerate le condizioni difficilissime di questi  servizi che vanno sempre gestiti, invece, con lucidità, freschezza e  calma assoluta visto la tensione che li accompagna. E’ inammissibile  lavorare con due squadre in meno e turni insostenibili, ma la risposta
è sempre che ‘uomini da mandare a rinforzo non ce ne sono’. La  sicurezza, però, non si può fare così, sul fondo del barile non c’è  più nulla da raschiare”.

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Migranti: Fsp Polizia, “a Lampedusa non ce la facciiamo piu'” =

Migranti: Fsp Polizia, “a Lampedusa non ce la facciiamo piu'” = (AGI) – Palermo, 14 lug. – “I poliziotti in Sicilia stanno vivendo una situazione non piu’ sostenibile per via degli sbarchi continui, in particolare a Lampedusa dove il sistema e’ in tilt. Un numero ridicolo di uomini impiegati, turni giornalieri multipli e a volte consecutivi, fino a raggiungere le 32 ore di servizio di seguito, servizi notturni svolti dagli stessi agenti 6 notti su 10, in condizioni disagevoli, senza i necessari tempi di riposo e recupero, con l’esposizione a rischi e pericoli, e con livelli di stanchezza e stress inimmaginabili. I colleghi a Lampedusa sono in una situazione assurda, ma non vengono inviati rinforzi”. Cosi’ Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, dopo l’allarme dato dal Segretario Regionale della Sicilia, Giuseppe Sottile, che ha scritto al ministero dell’Interno spiegando come nonostante l’impiego del X Reparto Mobile di Catania e dell’XI Reparto mobile di Palermo in servizi di identificazione, vigilanza e accompagnamento dei migranti che sbarcano continuamente, la situazione e’ insostenibile in particolare a Lampedusa, dove le 5 squadre di 10 uomini fra Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza non ce la fanno piu’ a reggere il carico di lavoro. “Le squadre sono troppo poche – spiega Sottile -, fanno turni massacranti, non riposano e rincorrono senza sosta i servizi che si accavallano. Dieci poliziotti sono arrivati a lavorare per 32 ore di seguito, e altri 10 a lavorare 6 notti in 10 giorni. Una vera follia, specie considerate le condizioni difficilissime di questi servizi che vanno sempre gestiti, invece, con lucidita’, freschezza e calma assoluta visto la tensione che li accompagna. E’ inammissibile lavorare con due squadre in meno e turni insostenibili, ma la risposta e’ sempre che ‘uomini da mandare a rinforzo non ce ne sono’. La sicurezza, pero’, non si puo’ fare cosi’, sul fondo del barile non c’e’ piu’ nulla da raschiare”. (AGI)