Oggetto: arretrati a debito nei cedolini stipendiali del mese di novembre riscontrati da molti colleghi senza che, ancora una volta, sia stato inviato alcun preavviso agli interessati, alle organizzazioni sindacali e perfino agli stessi uffici amministrativo contabili. – Richiesta incontro urgente.

Signor Direttore,

di seguito alle analoghe note del 20 gennaio e del 2 febbraio scorsi, che ad ogni buon fine si allegano, Le segnaliamo che è stato disatteso l’impegno formale, assunto in nostra presenza, dalla dirigenza del Servizio Tep e spese varie in merito alla necessità di informare, in maniera preventiva e tempestiva, i colleghi interessati e le organizzazioni sindacali ogni qualvolta fossero previste significative trattenute sui cedolini stipendiali, anche se conseguenti all’accredito di somme eventualmente non dovute e versate loro a causa di presunti limiti di NoiPA.

Purtroppo, a partire dal cedolino del corrente mese di novembre, quasi 600 commissari RE hanno infatti nuovamente trovato trattenute mensili di circa 450 euro lordi, che proseguiranno fino ai mesi di marzo o gennaio prossimi, per importi complessivi di oltre 2.000 la 2^ annualità e più di 1.000 euro la 3^, senza che sia stato inviato lo alcun preavviso, né alle organizzazioni sindacali ed, addirittura, neppure agli uffici amministrativo-contabili: l’allegato messaggio mensile Cenaps, peraltro giunto solo ieri, non include infatti alcuna indicazione relativa agli arretrati in argomento.

Le chiediamo pertanto un nuovo urgente incontro, al fine di comprendere le motivazioni che hanno indotto il Servizio Tep a: non chiedere ed ottenere da NoiPA una compensazione dare/avere, mentre ogni giorno gli uffici amministrativo-contabili chiedono ed ottengono da NoiPA analoghe compensazioni; a non prevedere la possibilità, per gli interessati, di chiedere ed ottenere una dilazione maggiore di quella corrispondente all’importo massimo del quinto cedibile; a non rispettare l’impegno di informare interessati e sindacati di ciò che sapeva bene stava per accadere.

In attesa di un cortese cenno di riscontro inviamo i più cordiali saluti.

Roma, 22 novembre 2019

La lettera