Assicurazione sanitaria: i poliziotti non possono più aspettare
Sul tavolo anche previdenza dedicata, ferie solidali e contratto
Nel pomeriggio di ieri si è tenuta la prevista una riunione destinata ad affrontare 1l tema della
polizza sanitaria per il personale della Polizia di Stato, un obiettivo strategico facente parte del
“Pacchetto specificità” che comprendeva anche l’ampliamento della tutela legale e la previdenza
dedicata, come noto strettamente collegato al rinnovo del contratto di lavoro 2019/2021: la
delegazione di parte pubblica era guidata dal dirigente generale di pubblica sicurezza Maurizio
Ianniccari, coadiuvato dal direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali vice prefetto Maria De
Bartolomeis e, per la Direzione centrale di sanità, dal primo dirigente medico Antonia Lia.
In premessa cl è stato comunicato che sono in corso incontri tra le amministrazioni per cercare di
giungere ad una ipotesi condivisa per l’istituzione della previdenza integrativa a favore deli nuovi
assunti e della previdenza dedicata per 1l restante personale: abbiamo ribadito con forza che, alla
luce dell’evoluzione che c’è stata nel tempo, ormai è chiaro che per tutto il personale della Polizia
di Stato è necessario sostituire detta previdenza integrativa con una previdenza dedicata che includa
anche i colleghi che verranno assunti in futuro, nonché tutti coloro 1 quali sono già stati collocati in
quiescenza con il sistema di calcolo misto, senza 1 limiti attualmente previsti dalla legge di bilancio.
Il Dipartimento della pubblica sicurezza sl è pertanto impegnato a far sì che si riunisca al più presto
presso la Funzione pubblica il tavolo negoziale sulla previdenza con i rappresentanti del personale,
mentre un analogo tavolo negoziale dovrà aprirsi al più presto a livello di Amministrazione anche
per il nuovo istituto delle ferie solidali, in merito al quale ci è stata consegnata una bozza che
valuteremo attentamente prima che entri in vigore Il contratto, in vista del quale il Ministero ci ha
confermato di aver già provveduto a tutti gli adempimenti di sua competenza in modo da creare le
condizioni necessarie a far sì che NoiPA provveda al pagamento al più presto, cioè entro giugno.
Riguardo all’assicurazione abbiamo contestato vivacemente che non sono giunti gli attesi appositi
finanziamenti e che, dopo la specifica riunione dell’ottobre scorso, ci saremmo aspettati di poter
dare un contributo di proposte maggiore venendo convocati prima, fermo restando che 1 poliziotti
sono ormai da troppo tempo privi di questo fondamentale strumento di tutela e che quindi ulteriori
lungaggini rischierebbero di danneggiarli ancora di più di una polizza Imperfetta: aspettiamo quindi
di ricevere informazioni più complete e dettagliate su coperture e condizioni per poter fornire
suggerimenti che, per garantire i tempi più brevi possibili, non stravolgano il lavoro fin qui fatto.
A tal fine la polizza sanitaria per la parte residua del 2022 e il 2023 per noi dovrà, come a suo
tempo già promessoci, garantire tutto ciò che è stato assicurato dalla quella stipulata l’anno scorso a
favore di Carabinieri e Forze armate, cercando di ottenere anche qualcosa in più in modo tale da
‘“Indennizzare” i poliziotti del tempo trascorso in più e lo strumento utile a tal fine potrebbe essere
la copertura delle infermità già presenti al momento dell’attivazione della copertura assicurativa
possibilmente senza alcun limite di tempo 0, come minimo, dalla data in cul è stata attivata quella
relativa ai colleghi militari. Da subito dovrà pol cominciare 11 confronto per quella relativa agli anni
dal 2024 in poi, unica per tutto il Comparto, dove si potranno apportare tutte le migliorie necessarie
grazie anche a stanziamenti specifici che 11 Governo dovrà appostare, come a suo tempo promesso.
A richiesta degli interessati dovrà essere possibile già nel 2022 estendere a condizioni agevolate le coperture
ad altre fattispecie, al familiari ed ai colleghi che sono già o che verranno collocati in quiescenza.
Roma, 13 maggio 2022
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