Al Ministro dell’Interno

Senatore Matteo Salvini

R o m a

Al Signor Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza

Prefetto Franco Gabrielli

R o m a

Oggetto: Assunzioni ruolo agenti mediante scorrimento graduatorie.

Signor Ministro,S SignorCapo della Polizia,

si fa oggi seguito alla lettera avente per oggetto “ventilata ipotesi del bando di concorsi in luogo dei previsti scorrimenti delle graduatorie” indirizzata al solo Capo della Polizia in data 6 dicembre 2018– che ad ogni buon fine si allega–ed a quanto esposto sul medesimo argomento nel corso dell’incontro avuto il 17 dicembre successivo insieme a tutte le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del personale della Polizia di Stato.

Come si ricorderà senz’altro, in quella sede tutti i presenti convennero senza distinguo di sorta sulla opportunità di procedere allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi per totali 1.148 posti da allievo agente della Polizia di Stato pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4^ Serie Speciale “Concorsi ed Esami” del 26 maggio 2017 anziché bandire un nuovo concorso pubblico, come era stato invece insistentemente richiesto da tecnici dipartimentali.

È noto che la graduatoria della prova scritta dei concorsi a complessivi 1.148 posti da allievo agente pubblicata sulla GU del 26 maggio 2017 è stata approvata il 27 ottobre 2017: il suo scorrimento triennale– fino al 27 ottobre 2020– risponde alla vigente normativa e costituisce un importante serbatoio cui poter attingere – senza ulteriori costi ed incognite concorsuali – le molte migliaia di unità necessarie a lenire le fin troppo note problematiche di organico e d’anagrafe della Polizia di Stato.

Ciononostante l’intervento normativo– richiesto al sol fine di scongiurare gli effetti nefasti derivanti dall’ipotizzato bando –si paventa oggi contenga tempistiche e discrimini che, apportando benefici infinitesimali sull’abbassamento dell’età media del personale, determinerebbero però imponenti costi, ingiustizie e contenziosi per il bando di un nuovo concorso pubblico prima del citato triennio, che andrebbe ad aggiungersi ai numerosissimi ancora in atto presso l’oberatissimo competente Servizio.

A tal proposito basterebbe por mente a due elementi di fatto: da un lato l’Arma dei carabinieri si avvia ormai a concludere i concorsi per i ruoli intermedi previsti dal riordino del 2017, mentre la Polizia di Stato non ne ha terminato neppure uno; dall’altro un eventuale e prevedibile stop imposto da un Tar all’eventuale nuovo concorso pubblico comporterebbe danni incalcolabili alle nuove assunzioni che appaiono indispensabili a fronteggiare la valanga di imminenti pensionamenti.

Immediate e massive assunzioni ci sembrano un obiettivo troppo importante per poter correre inutili rischi, per cui l’intervento normativo dovrebbe prevedere – a nostro sommesso avviso – semplicemente lo scorrimento senza esclusioni di sorta e l’unica specificazione da inserire dovrebbe riferirsi – sempre secondo noi– ai circa 60 ex vfp che hanno già superato tutte le prove e possono essere avviati al corso fin dai primi giorni di febbraio, quando si libereranno i posti nelle scuole della Polizia di Stato.

In attesa di un cortese cenno di riscontro l’occasione è gradita per inviare distinti saluti.

Roma, 14 gennaio 2019

Lettera ministro