Anche i sindacati di polizia pronti al sit in – L’idea di trovarsi davanti al Municipio, mercoledì sera, nasce sulla rete da un gruppo di cittadini spaventati dopo l’accoltellamento della tabaccaia di corso Volta. La Lega Nord chiede misure straordinarie per la sicurezza della città. Clamorosa presa di posizione dei sindacati degli agenti che lavorano ad Asti e che non escludono un presidio ad oltranza davanti alla Prefettura

Ad Asti corrono le proteste, non solo sulla rete, e si annunciano sit in e presidi per chiedere sicurezza per i cittadini, i commercianti e politiche nazionali più repressive verso i delinquenti. Ad appena 10 ore dal brutale accoltellamento di Maria Luisa Fassi, 54 anni, la tabaccaia di corso Volta aggredita con almeno quindici fendenti durante una rapina finita in tragedia, arrivano le prime prese di posizione da parte di cittadini, poltici e rappresentanti delle forze dell’ordine.

E’ difficile ricordare tempi così complicati sul fronte della sicurezza astigiana e, per questo, un gruppo di persone ha organizzato, per mercoledì 8 luglio, con inizio alle 21, un presidio che si svolgerà in piazza San Secondo, davanti al Municipio.
«Sarà un’occasione per illuminare a giorno la città – spiegano gli organizzatori – una luce di solidarietà, che chieda sicurezza, legalità e protezione della cittadinanza onesta. La “boccata d’aria” non ha nessuna collocazione politica, sarà assolutamente pacifica e non sarà di contestazione nei confronti di istituzioni, persone o altro». Chi parteciperà dovrà portare una qualsiasi forma di luce da accendere sul posto per dire no alla criminalità.

Anche la Lega Nord interviene sul tema sicurezza  «Esprimiamo solidarietà alla famiglia della tabaccaia che ora si trova in gravi condizioni – commenta il segretario provinciale Andrea Giaccone – Auspichiamo che le forze dell’ordine assicurino al più presto questi vigliacchi alla giustizia di modo che possano passare, realmente, il resto della loro vita in galera. Chiediamo al sindaco di attivarsi affinchè vengano messe in atto dagli organi competenti, misure straordinarie per tutelare la sicurezza dei cittadini».

Ma ancora più clamorosa è la presa di posizione dei sei sindacati di polizia che rappresentano gli agenti in servizio alla questura di Asti e nei distaccamenti della Polstrada e Polfer. Le sigle Siulp, Sap, Siap, Silp Cgil, Ugl PdS e Coisp, in un comunicato stampa congiunto, parlano di «situazione drammatica» sul fronte dell’organigramma della questura astigiana: «Abbiamo carenze in tutti i ruoli – scrivono i sindacalisti – agenti, sovrintendenti, ispettori e funzionari. Da troppo tempo il sistema del pronto intervento è in sofferenza e questo si ripercuote sull’efficienza e sul livello di sicurezza che il cittadino si aspetta. La prevenzione è sempre stata un cavallo di battaglia della Polizia di Stato ed Asti, statisticamente parlando, non risulta essere un’isola felice come tasso di criminalità, anzi, è ai primi livelli in campo nazionale per patiti furti e rapine […] I cittadini pagano le tasse e hanno diritto ad un adeguato servizio di sicurezza».

Per questo e altri motivi, le sigle sindacali della polizia non escludono «manifestazioni pubbliche e un presidio davanti alla Prefettura e alla Questura ad oltranza. Si coinvolgeranno le parti politiche locali interessate all’argomento “Sicurezza” – continuano i rappresentanti degli agenti – e i cittadini sensibili a questa nostra richiesta di aiuto». Da parte delle sigle sindacali si testimonia anche piena solidarietà e vicinanza all’ennesima vittima delal criminalità, con un auspicio: «Abbiamo bisogno di lavorare con serenità e con risorse adeguate al servizio del cittadino».

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