LUNEDÌ 23 MAGGIO 2022 08.01.13

MAFIA: FSP POLIZIA, ’23 MAGGIO DATA SIMBOLO PER OGNI VITTIMA IN DIVISA’

MAFIA: FSP POLIZIA, ’23 MAGGIO DATA SIMBOLO PER OGNI VITTIMA IN DIVISA’ 
‘Oggi come allora solitudine e mancanza di tutele uccidono chi
lavora per la legalità’
Roma, 23 mag. (Adnkronos) – ”Oggi è uno di quei giorni in cui tutto
il resto sembra sbiadire, in occasione di un anniversario che è il
simbolo di ogni vittima in divisa che ha versato il proprio sangue per
l’Italia e gli italiani, per principi, valori e idee che, come ci ha
insegnato Giovanni Falcone, continuano a camminare sulle gambe di
altri uomini. Tanti, troppi nomi assieme a quelli di Antonio
Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, nomi che esprimono tutti lo
stesso immenso valore, che sono esempi da indicare, rimasti vittime
della violenza che è sempre uguale anche se cambia nome, e che spesso
si sarebbero potuti salvare. Perché 30 anni dopo, e decine di
commemorazioni, parate, sfilate e celebrazioni dopo, la mancanza di
tutele, la solitudine, l’atteggiamento pilatesco della politica,
continuano a uccidere chi lavora per la sicurezza, la legalità, la
giustizia”. Così Valter Mazzetti, segretario generale FSP Polizia di
Stato, in occasione del 30° anniversario della strage di Capaci.
“Ma, 30 anni fa, dalla morte di quegli uomini giusti è germogliato un
anelito di rinascita e di cambiamento – prosegue Mazzetti – Anche
grazie al loro sacrificio la Polizia di Stato è divenuta sempre
migliore. Nutrendosi dei sentimenti autentici che loro hanno insegnato
molte persone hanno capito che una vita libera dalla schiavitù della
prepotenza è la sola scelta per cui lottare. E’ necessario continuare
a percorrere quella strada per arrivare a un cambiamento vero,
profondo, coraggioso, comprendendo che non c’è spazio per alcun
compromesso o tentennamento di fronte a sfide come quelle per
garantire legalità, sicurezza, giustizia”.
”Dopo tanto tempo – aggiunge Mazzetti – ancora persino rispetto a
quegli eventi così drammatici non tutto è chiaro. Dopo tanto tempo
ancora dobbiamo inseguire decisioni e interventi che possano salvare
la vita, la salute, la carriera ai nostri colleghi ancora sempre
troppo esposti e troppo abbandonati solamente al loro incrollabile
senso del dovere, che a volte ne disintegra l’esistenza come fu per la
gloriosa scorta di Falcone. Segnali come questi non sono più
ammissibili se davvero vogliamo dire di aver imparato dalla tragedia
di Capaci e da tutte le altre. Oggi è ancora necessario, proprio come
lo era 30 anni fa, che le istituzioni, la politica e qualsiasi
espressione dello Stato prendano una posizione netta a sostegno dei
servitori del paese, senza se e senza ma, senza ipocrisie e senza
codardie, senza tentennamenti e senza scuse. Solo così si adempie
veramente al dovere di ricordare quegli eroi, rendendo giustizia alla
loro vocazione di proteggere, tutelando chi ne ha seguito le orme in
questo lavoro unico, pericoloso e bellissimo”.

LUNEDÌ 23 MAGGIO 2022 10.17.47

CAPACI, FSP POLIZIA: 23 MAGGIO DATA SIMBOLO PER OGNI VITTIMA IN DIVISA

CAPACI, FSP POLIZIA: 23 MAGGIO DATA SIMBOLO PER OGNI VITTIMA IN DIVISA
(9Colonne) Roma, 23 mag – “Oggi è uno di quei giorni in cui tutto il resto sembra sbiadire, in occasione di un anniversario che è il simbolo di ogni vittima in divisa che ha versato il proprio sangue per l’Italia e gli italiani, per principi, valori e idee che, come ci ha insegnato Giovanni Falcone, continuano a camminare sulle gambe di altri uomini. Tanti, troppi nomi assieme a quelli di Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, nomi che esprimono tutti lo stesso immenso valore, che sono esempi da indicare, rimasti vittime della violenza che è sempre uguale anche se cambia nome, e che spesso si sarebbero potuti salvare. Perché 30 anni dopo, e decine di commemorazioni, parate, sfilate e celebrazioni dopo, la mancanza di tutele, la solitudine, l’atteggiamento pilatesco della politica, continuano a uccidere chi lavora per la sicurezza, la legalità, la giustizia. Ma, 30 anni fa, dalla morte di quegli uomini giusti è germogliato un anelito di rinascita e di cambiamento. Anche grazie al loro sacrificio la Polizia di Stato è divenuta sempre migliore. Nutrendosi dei sentimenti autentici che loro hanno insegnato molte persone hanno capito che una vita libera dalla schiavitù della prepotenza è la sola scelta per cui lottare. E’ necessario continuare a percorrere quella strada per arrivare a un cambiamento vero, profondo, coraggioso, comprendendo che non c’è spazio per alcun compromesso o tentennamento di fronte a sfide come quelle per garantire legalità, sicurezza, giustizia”. Così Valter Mazzetti, segretario generale FSP Polizia di Stato, in occasione del 30mo anniversario della strage di Capaci in cui, il 23 maggio del 1992, morirono il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, gli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. “Dopo tanto tempo – aggiunge Mazzetti – ancora persino rispetto a quegli eventi così drammatici non tutto è chiaro. Dopo tanto tempo ancora dobbiamo inseguire decisioni e interventi che possano salvare la vita, la salute, la carriera ai nostri colleghi ancora sempre troppo esposti e troppo abbandonati solamente al loro incrollabile senso del dovere, che a volte ne disintegra l’esistenza come fu per la gloriosa scorta di Falcone. Segnali come questi non sono più ammissibili se davvero vogliamo dire di aver imparato dalla tragedia di Capaci e da tutte le altre. Oggi è ancora necessario, proprio come lo era 30 anni fa, che le istituzioni, la politica e qualsiasi espressione dello Stato prendano una posizione netta a sostegno dei servitori del paese, senza se e senza ma, senza ipocrisie e senza codardie, senza tentennamenti e senza scuse. Solo così si adempie veramente al dovere di ricordare quegli eroi, rendendo giustizia alla loro vocazione di proteggere, tutelando chi ne ha seguito le orme in questo lavoro unico, pericoloso e bellissimo”.

LUNEDÌ 23 MAGGIO 2022 15.01.36

Falcone: Fsp Polizia, giorno simbolo di ogni vittima in divisa

(ANSA) – ROMA, 23 MAG – “Oggi è uno di quei giorni in cui
tutto il resto sembra sbiadire, in occasione di un anniversario
che è il simbolo di ogni vittima in divisa che ha versato il
proprio sangue per l’Italia e gli italiani, per principi, valori
e idee che, come ci ha insegnato Giovanni Falcone, continuano a
camminare sulle gambe di altri uomini”. Così Valter Mazzetti,
Segretario generale Fsp Polizia di Stato, in occasione del 30/o
anniversario della strage di Capaci.
“Tanti – osserva Mazzetti – troppi nomi assieme a quelli di
Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, nomi che
esprimono tutti lo stesso immenso valore, che sono esempi da
indicare, rimasti vittime della violenza che è sempre uguale
anche se cambia nome, e che spesso si sarebbero potuti salvare.
Perché 30 anni dopo, e decine di commemorazioni, parate, sfilate
e celebrazioni dopo, la mancanza di tutele, la solitudine,
l’atteggiamento pilatesco della politica, continuano a uccidere
chi lavora per la sicurezza, la legalità, la giustizia”.

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