Carabiniere ucciso: Fsp (Polizia), tavolo regionale per sicurezza

13/04/2019 14:44

(AGI) Taranto, 13 apr – “Basta con i rinvii, basta  con le chiacchiere, mentre a pagare l’estremo tributo sono troppo spesso le forze dell’ordine. Serve un Tavolo regionale per la legalità e la sicurezza. Lo avevamo detto un anno fa, torniamo a dirlo più forte oggi mentre il sangue del maresciallo Vincenzo Carlo Di Gennaro è ancora caldo sull’asfalto della piazza principale di Cagnano Varano. Lo dichiara Fabio Di Monte, segretario regionale Puglia Fsp, sindacato di Polizia.

“Ieri – afferma Di Monte –  ho incontrato il premier Giuseppe Conte a Roma in occasione del premio Donato Menichella. Ho rappresentato tutte le mie preoccupazioni per il territorio pugliese, trovando da parte del premier, che conosce bene questa terra, comprensione. Oggi, – dice ancora il segretario del sindacato Fsp Puglia -, questo episodio doloroso per tutti, è l’ennesima dimostrazione che poco sta facendo la politica nella tutela del territorio e di chi, Polizia, Carabinieri, Finanza, lo difende dalla criminalità e dalle mafie. A nome mio e di tutti i colleghi della Polizia che rappresento sul territorio pugliese – afferma Di Monte – torno a chiedere con forza l’apertura del “Tavolo regionale per la legalità e la sicurezza”, che non va aperto dopodomani, la settimana prossima o liquidato con un vedremo, ma va aperto lunedì. Lo dobbiamo tutto noi, istituzioni e società civile, in rispetto del collega carabiniere morto, in rispetto ad un italiano in divisa caduto sul campo per i valori di questa Patria e per lo spirito di servizio che ogni giorno ed in ogni momento mettiamo in campo al servizio dei cittadini”.

Per il sindacato di Polizia Fsp, “il tavolo va aperto subito, come forma di osservatorio permanente regionale sulla sicurezza, per l’analisi dei fenomeni criminali e di illegalità e per il coordinamento e lo sviluppo delle politiche regionali di informazione, ricerca, documentazione e formazione in materia di sicurezza che possa effettuare indagini sulla percezione della sicurezza dei cittadini pugliesi”. “Non  c’è più tempo – conclude Di Monte -, Chiedo al presidente Emiliano ed al ministro Salvini, ognuno per le proprie competenze, di essere uniti, compatti e coesi nella lotta per la legalità. Chi tocca un poliziotto o un carabiniere, tocca lo Stato”. (AGI)