OGGETTO: Commissariato P.S. Brennero – Istituzione Posto di Polizia Scientifica. -Richiesta intervento.-
La cessazione dell’aggregazione di personale della Polizia Scientifica presso il Commissariato P.S. del Brennero, che proseguiva da tempo con dipendenti dal Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica di Padova, ripropone la necessità dell’istituzione di un Posto di Polizia Scientifica presso quell’Ufficio di Polizia.
L’ innegabile necessità di dotare quell’ufficio di personale specializzato, non solo nel fronteggiare i flussi migratori in ingresso ed in uscita dal territorio nazionale, appare anche motivata dalla presenza di ben due postazioni complete per rilevare l’identità dattiloscopica, di cui una di ultima generazione dal costo di parecchie migliaia di euro (pare più di 50.000,00 euro), mentre non è presente nessun Operatore che possegga una minima qualifica per gestire le procedure ed il materiale tecnologico ivi presente.
Nel corso dell’anno 2015 ben due Operatori, entrambi provenienti dal Commissariato P.S. Brennero sono stati formati frequentando il corso di foto-videosegnalatore e dattiloscopista, ma poi entrambi assegnati al Commissariato P.S. di Bressanone, ove esiste uno dei due posti di fotosegnalamento della provincia alle dipendenze del Gabinetto Provinciale di Bolzano.
Si ritiene quindi sia ormai indispensabile l’istituzione di un posto di Polizia Scientifica che operi presso il Commissariato P.S. del Brennero in modo continuativo, con Operatori formati e specializzati che sarebbero pronti a prendervi servizio ed a cui siano affidate tutte le attrezzature, anche alla luce delle future evoluzioni dei metodi di identificazione e conservazione dei reperti, come il prelievo del DNA, la cui attrezzatura è già sul posto e che può essere utilizzato solo dal personale specializzato che ha frequentato il corso di Polizia Scientifica.
Si sottolinea, oltre alle necessità dell’identificazione ai sensi della Legge Bossi Fini dell’Ufficio Immigrazione, anche l’importante traffico passeggeri che coinvolge l’asse ferroviario Germania-Austria-Italia, che vede un incremento dei reati legati al traffico di stupefacenti oltre a rappresentare un mezzo di trasporto per migliaia di persone al giorno, con le frequentissime necessità di accertamento dell’ identità e fotosegnalamento da parte del Personale Polfer e della Squadra di P.G. del Commissariato che controlla ogni transito ferroviario in ingresso in Italia nel quadro di contrasto all’immigrazione clandestina. Ad oggi i fotosegnalamenti avvenuti presso il Brennero sono numericamente i più consistenti tra quelli dei Commissariati della Provincia di Bolzano.
Le attività proprie del posto di segnalamento e documentazione, come i sopralluoghi di furto, narcotest, eccetera, sono proprie del solo personale formato durante il corso di Polizia Scientifica, in attesa del quale è ora necessario garantire almeno le reperibilità per i fotosegnalamenti derivanti da fermi di Polizia.
Attualmente il Commissariato P.S. del Brennero opera in supporto del Posto di fotosegnalamento del Commissariato P.S. di Bressanone, dove sono stabilmente in servizio due Operatori specializzati, per le esigenze della pattuglia trilaterale che opera sui treni tra Trento e Bolzano: l’assenza di personale disponibile al fotosegnalamento al Brennero comporterebbe viaggi con fermati da e per Bressanone o Bolzano, con dispendio di denaro, tempo e personale che fino ad oggi l’aggregazione del personale specializzato dal Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica di Padova aveva evitato e che, per continuità, sarebbe potuta cessare al momento dell’istituzione formale del Posto di Polizia Scientifica presso il Commissariato PS del Brennero, passaggio che farebbe risparmiare all’Amministrazione e consentirebbe autonomia gestionale alla frontiera interna più importante d’Europa.
In attesa di cortese urgente riscontro alla presente, si porgono distinti saluti.
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