COMITATO NAZIONALE TECNICI

OGGETTO: Commissione consultiva ex art. 4 del d.p.r. 738/81.
Criticità emerse nel corso della seduta del 25 ottobre 2018.

Egregio Signor Capo della Polizia,

ci corre l’obbligo di segnalarLe la nostra viva preoccupazione perle modalità con cui si è svolta la seduta in oggetto indicata e, più in generale, per gli effetti perniciosi che sono la diretta conseguenza di un “disinvolto” ricorso all’istituto del transito nei ruoli del personale della Polizia di Stato che svolge attività tecnico-scientifica o tecnica, riservato al personale della Polizia di Stato del ruolo “ordinario” dichiarato inidoneo in maniera assoluta o parziale per infermità non dipendente da causa di servizio.

Al riguardo ci duole segnalare l’approccio “sbrigativo” che ha contraddistinto la seduta odierna
(per le supposte e del tutto infondate ragioni di tutela della privacy estemporaneamente accampate
nella circostanza), con la conseguenza che la commissione consultiva (almeno per la parte di designazione sindacale) non è stata messa nelle condizioni di operare alcun concreto e specifico vaglio
di merito delle ben 83 pratiche oggetto di interesse; ragion per cui al nostro componente non è rimasta altra scelta che quella di congedarsi prematuramente.

Più in generale, però, ci preoccupa che non siano state finora opportunamente valutati gli effetti “distorsivi” di un costante e cospicuo transito nei ruoli tecnico-scientifico e tecnico di personale che, per qualifica, anzianità e titoli posseduti rischia di compromettere irrimediabilmente le aspettative di
carriera del personale già appartenente ai predetti ruoli.

In altre parole, a nostro avviso, si impone la necessità di valutare comparativamente e in una
visione prospettica di medio termine, i diversi diritti in campo: quello del personale “inidoneo” non per
causa di servizio, che aspira legittimamente a transitare nei ruoli tecnico-scientifico e tecnico, con quello
del personale che già appartiene ai predetti ruoli e attende, in alcuni casi anche da decenni, una
concreta possibilità di progressione in carriera.

Non secondaria, inoltre, appare la necessità di provvedere ad un “affinamento” delle prove
teorico-pratiche soprattutto per il passaggio nelle qualifiche degli ispettori e funzionari tecnici, allo
scopo di perseguire un doppio risultato: da un lato evitare lo svilimento degli specifici settori d’impiego causato dal mancato possesso della necessaria esperienza, competenza e titoli e, dall’altro, impedire che “l’occupazione” di posti di funzione da parte del personale inidoneo ai sevizi di polizia impedisca le legittime aspirazioni di carriera del personale già tecnico.

Al riguardo, tenuto conto anche della recente approvazione delle disposizioni integrative e correttive apportate al d. lgs. 29 maggio 2017, n. 95, si ritiene utile segnalare l’opportunità di valutare
la possibilità di prevedere che il transito nei ruoli del personale della Polizia di Stato che svolge attività  tecnico-scientifica o tecnica, riservato al personale della Polizia di Stato del ruolo “ordinario” dichiarato inidoneo in maniera assoluta o parziale per infermità non dipendente da causa di servizio, sia disposto in soprannumero rispetto alla dotazione organica dei medesimi ruoli tecnici , con la corrispondente indisponibilità di posti nei ruoli di provenienza, riassorbita al momento della cessazione dal servizio,
analogamente a quanto previsto dall’art. 14, lett. aaaa bis del decreto legislativo 5 ottobre 2018, nr. 126.

In attesa di un Suo cortese cenno di riscontro in ordine a quanto segnalato, Voglia gradire distinti saluti.