Oggetto: concorsi per vice ispettore, richiesta di scorrimento delle graduatorie.-
In subordine, semplificazione prove d’esame.
Signor Capo della Polizia,
facendo seguito ai numerosi interventi effettuati
sull’argomento dalla scrivente Segreteria nazionale, anche in occasione dell’ultimo incontro
avuto col Ministro dell’interno e, più recentemente, con Lei, anche in considerazione della nota
Sua vicinanza ai problemi del personale, crediamo quanto mai necessario tornare a sollecitare
codesto Dipartimento affinché, con apposito strumento normativo, venga individuata
rapidamente una soluzione per ripianare la drammatica carenza d’organico nel ruolo degli
ispettori. Infatti, come avemmo modo di scriverLe anche in data 2 novembre scorso,
occorrerebbe procedere al completo scorrimento della graduatoria del concorso interno
per 2262 posti da vice ispettore, nonché, attualmente, ampliare i posti del concorso per
1141 vice ispettori, attingendo a tutti gli idonei alla prova scritta.
Nella consapevolezza che per far questo serve un apposito strumento normativo,
vogliamo ricordare a noi stessi come tale tragica situazione, che oggi emerge prepotente anche
agli occhi dei più, si è verificata a seguito di quello che avversammo e per questo considerammo
subito un avvilente e mortificante riordino delle carriere e i suoi correttivi, con cui, tra l’altro, è
stato previsto che “Al fine di garantire l’organico sviluppo della progressione del personale del
ruolo degli ispettori, il numero dei posti annualmente messi a concorso ai sensi della lettere a) e b)
del comma 1 è determinato considerando la complessiva carenza nella dotazione organica del
medesimo ruolo. Sulla base degli esiti del concorso pubblico, il concorso interno è bandito in modo
che il numero complessivo degli ispettori che accedono al ruolo attraverso il concorso interno e
attraverso la riserva nel concorso pubblico di cui al comma 1, letera a), secondo periodo, non
superi il cinquanta per cento dei posti complessivamente messi a concorso per ciascun anno”.
Questa nefasta previsione normativa, per la quale – prevedendone subito tutti i deleteri effetti
che ne sarebbero derivati in danno del personale che da anni aspettava la possibilità di una
prospettiva di carriera – chiedemmo, purtroppo da soli, la revisione, lasciando almeno nella fase
transitoria (fino al 2027) se non il cento per cento, almeno l’ottanta per cento dei posti disponibili al
concorso interno.
Quella norma è un brutto pasticciaccio Signor Capo e, come avemmo già modo di scriverLe,
si può risolvere solo con un nuovo correttivo a quel riordino che noi rifiutammo, mentre altre sigle
sindacali lo acclamavano trionfalmente, affermando pubblicamente di condividerlo pienamente
perché era addirittura una svolta epocale. Le stesse sigle che poi, a mano a mano che i colleghi si
accorgevano e continuano ad accorgersi sulla propria pelle degli effetti nefasti da cui venivano e
vengono investiti (da noi, come era facile prevedere, denunciati tutti al momento), hanno cominciato
a mandare lettere e letterine per chiedere le più disparate e disperate pezze a colori, piangendo vere e
proprie lacrime di coccodrillo sul latte che loro stessi hanno contribuito a versare.
L’unico modo per venir fuori da questa vergognosa trappola è un correttivo che
cancelli quella clausola assurda e mortificante per la professionalità dimostrata negli anni dai
tanti colleghi, ed è quello che abbiamo già chiesto e continueremo a chiedere.
Tuttavia, non siamo certo ciechi e vediamo bene che, con l’attuale traballante situazione
politica, ottenere dal parlamento i necessari interventi legislativi rappresenta purtroppo una grande
incognita.
Pertanto, con senso pragmatico, nelle more di un provvedimento normativo di più ampio
respiro, come giù fatto anche nel corso del nostro ultimo e recente incontro, Le chiediamo un
intervento che può essere attuato nell’ambito dell’Amministrazione della pubblica sicurezza, senza la
necessità di stanziamenti economici: in attesa di avere la possibilità di assumere tutti gli idonei dei
concorsi per vice ispettore, rivendichiamo dal Dipartimento, almeno, una notevole semplificazione
della prova orale, in analogia a quanto già fatto nel recente passato.
In attesa di un cortese ed urgente riscontro alla presente, Le porgiamo distinti saluti.
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