MARTEDÌ 21 SETTEMBRE 2021 12.03.27

SICUREZZA, FSP POLIZIA A DRAGHI: URGE INCONTRO SU CONTRATTO

SICUREZZA, FSP POLIZIA A DRAGHI: URGE INCONTRO SU CONTRATTO
(9Colonne) Roma, 21 set – “Come prescrive la legge, i lavoratori della Polizia di Stato non possono essere rappresentati dalle confederazioni sindacali, ecco perché è urgente che i sindacati del Comparto possano interloquire direttamente con chi governa in tema di rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021, la cui bozza dovrà essere sottoscritta, ahimè ormai a ridosso della sua stessa scadenza. Siamo i soli a poter rappresentare le istanze di centinaia di migliaia di donne e uomini in uniforme, il cui lavoro ha una specificità rimasta troppo a lungo ‘confinata nell’angolo’, e che sono ormai esausti e sfiduciati. Chiediamo al presidente Draghi un incontro urgente, perché un segnale di concreta attenzione verso i servitori dello Stato è indispensabile”. Così Valter Mazzetti, segretario generale FSP Polizia che ha scritto insieme ad altre Organizzazioni al presidente del Consiglio chiedendo una convocazione nell’ambito dei lavori per l’elaborazione della bozza che, una volta sottoscritta, rinnoverà l’accordo per il Comparto sicurezza e difesa per il triennio economico ormai prossimo a terminare. “La legge di bilancio – aggiunge Mazzetti – prevede al momento stanziamenti appena sufficienti per fronteggiare il tasso di inflazione programmata e, se non ci saranno modifiche sostanziali, resteranno irrisolti nodi ventennali che in questi mesi i ministri competenti hanno annunciato invece di voler sciogliere. Previdenza ‘dedicata’ per sopperire alla mancanza di una previdenza integrativa attesa da 25 anni, tutela legale, polizze assicurative, applicazione omogenea dei benefici pensionistici ad oggi negati nel Comparto solo ai poliziotti, sono solo le più urgenti questioni che necessitano di risposte. E riteniamo di avere il diritto di conoscere quali saranno le misure, quali le risorse e quali i tempi per le misure che si vogliono intraprendere. Mezzo milione di donne e uomini del Comparto hanno dato in questo momento storico più di quanto fosse lecito chiedergli, e certamente meritano un segnale da parte di uno Stato che contribuiscono a reggere in piedi”.

MARTEDÌ 21 SETTEMBRE 2021 15.35.24

CONTRATTO: FSP POLIZIA, ‘CHIEDIAMO INCONTRO A DRAGHI, AGENTI STREMATI E SFIDUCIATI’ =

Roma, 21 set. (Adnkronos) – ”Come prescrive la legge, i lavoratori
della Polizia di Stato non possono essere rappresentati dalle
confederazioni sindacali, ecco perché è urgente che i sindacati del
Comparto possano interloquire direttamente con chi governa in tema di
rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021, la cui bozza dovrà
essere sottoscritta ormai a ridosso della sua stessa scadenza. Siamo i
soli a poter rappresentare le istanze di centinaia di migliaia di
donne e uomini in uniforme, il cui lavoro ha una specificità rimasta
troppo a lungo ‘confinata nell’angolo’, e che sono ormai esausti e
sfiduciati. Chiediamo al presidente Draghi un incontro urgente, perché
un segnale di concreta attenzione verso i servitori dello Stato è
indispensabile”. Così Valter Mazzetti, Segretario generale FSP
Polizia, che ha scritto insieme ad altre Organizzazioni al presidente
del Consiglio chiedendo una convocazione nell’ambito dei lavori per
l’elaborazione della bozza che, una volta sottoscritta, rinnoverà
l’accordo per il Comparto sicurezza e difesa per il triennio economico
ormai prossimo a terminare.
”La legge di bilancio – aggiunge Mazzetti – prevede al momento
stanziamenti appena sufficienti per fronteggiare il tasso di
inflazione programmata e, se non ci saranno modifiche sostanziali,
resteranno irrisolti nodi ventennali che in questi mesi i ministri
competenti hanno annunciato invece di voler sciogliere. Previdenza
‘dedicata’ per sopperire alla mancanza di una previdenza integrativa
attesa da 25 anni, tutela legale, polizze assicurative, applicazione
omogenea dei benefici pensionistici ad oggi negati nel Comparto solo
ai poliziotti, sono solo le più urgenti questioni che necessitano di
risposte. E riteniamo di avere il diritto di conoscere quali saranno
le misure, quali le risorse e quali i tempi per le misure che si
vogliono intraprendere. Mezzo milione di donne e uomini del Comparto
hanno dato in questo momento storico più di quanto fosse lecito
chiedergli, e certamente meritano un segnale da parte di uno Stato che
contribuiscono a reggere in piedi”.

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