Tra gli operatori della sicurezza, il suicidio, probabilmente, è la principale causa di morte di agenti in servizio.
Un dato che unito ai tentati suicidi, viste le scarne informazioni che riescono a penetrare il muro silente delle amministrazioni, è sicuramente molto più alto.
L’ unico dato oggettivo è che il lavoro in polizia è, in assoluto, una delle attività lavorative più stressanti e il tasso di suicidi è 4 volte superiore rispetto alla media italiana.
La domanda che ci poniamo è cosa possa rendere l’individuo incapace di tenere sotto controllo quella che viene considerata la scelta più irrazionale che la mente umana possa decidere di compiere: autodistruggersi, sopprimere sé stessi, darsi la morte, rinunciare volontariamente alla vita.
Vittime di fuoco amico o comune umana fragilità personale?
Questi alcuni dei temi che saranno oggetto di dibattito nel corso del convegno organizzato dell’Ugl Polizia di Stato di Asti, che si terrà martedì 12, con l’obiettivo di alzare il velo di silenziosa omertà che in questi anni ha accompagnato questo triste fenomeno e cercare di capire cosa si può fare meglio e di più
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