Al Direttore del Servizio Polizia Stradale

Dirigente Superiore Giovanni BUSACCA

=ROMA=

e, p.c.:

Al Ministero dell’Interno

Dipartimento della Pubblica Sicurezza

Segreteria del Dipartimento-Ufficio per le Relazioni Sindacali

=ROMA=

Oggetto: Convenzione A.I.S.C.A.T. –

Pregiatissimo Direttore,

    a seguito degli impegni assunti con il Protocollo d’Intesa del 03.10.2016, in data 20 dicembre 2016 il Signor Capo della Polizia della Polizia – Direttore generale della Pubblica Sicurezza, ed il Presidente dell’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori (AISCAT), convenivano di adottare uno schema di “accordo tipo” come modello di riferimento delle Convenzioni tra Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza –Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato e ciascuna delle Società Concessionarie AISCAT.

Oggi, a due anni da quell’accordo, questa organizzazione sindacale chiede di sapere quali siano le convenzioni sottoscritte dal Direttore Centrale e le Società Concessionarie AISCAT ed il perché il personale interessato e le OO.SS. non siano stati informati degli impegni civilmente assunti con la divulgazione di predetti “contratti”. In merito questa organizzazione chiede formalmente una copia delle convezione perfezionate, almeno per poterle divulgare a tutto il personale.

Inoltre, pur non avendo possibilità di interferire negli impegni contrattuali assunti con società private e nelle ripercussioni sul trattamento economico accessorio del personale derivante da queste convenzioni, questa organizzazione sindacale segnala che se l’Amministrazione non avesse rinunciato per l’ennesima volta alla cauzione prevista dall’art.9 dello schema di “accordo tipo”, forse tutti i colleghi avrebbero potuto vedere in tempi ben più congrui le somme relative alle indennità autostradali i cui pagamenti oggi sono fermi al dicembre 2016 e che supereranno i 2 anni di arretrato. Proprio perché l’art. 54 del Regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per la contabilità dello Stato prevede il deposito di una cauzione in numerario pari di un qualsiasi locatore che percepisce un somma cauzionale in anticipo per un qualsiasi contratto di affitto utilizzandola come vuole, si chiede:

Perché la cauzione di cui all’art.9 non potrebbe essere usata in tal senso risolvendo questa annosa questione?

Se la nostra Amministrazione ed il MEF non riescono a gestire in maniera idonea i pagamenti delle Concessionarie, allora perché non chiedere loro questa lecita cauzione da gestire in anticipo?

Infine, degno di riflessione – con successivi approfondimenti ed azioni legali da parte di questa organizzazione sindacale – è sicuramente l’ampliamento (o forse meglio il demansionamento) delle funzioni degli Agenti di Pubblica Sicurezza e Polizia Giudiziaria che, in virtù dell’art. 36 del disciplinare

allegato allo schema di “accordo tipo”, prevede che le pattuglie di vigilanza stradale debbano PROVVEDERE a compiere discutibili attività volte ad aumentare il profitto di una società privata ed inoltre, in via prioritaria alla rimozione degli ostacoli ed alla segnalazione delle code, lasciando la residualità di tali opere all’organizzazione della competente struttura della Società qualora la situazione non possa obiettivamente essere risolta….

A parere di questa organizzazione sindacale, ripetiamo mai consultata in merito, dette funzioni non rientrano tra quelle per cui i colleghi sono stati assunti. Partendo proprio dalla L.121/1981 infatti, dette attività non sono elencate tra quelle previste dagli artt. 24, 34, 36 e 39 ed anzi, proprio all’art 67 è espressamente sancito che gli appartenenti alla Polizia di Stato non possono essere impiegati in compiti che non siano attinenti al servizio di istituto.

Tali attività non sono nemmeno specificate tra quelle elencate nell’art. 41 del Regolamento di servizio approvato con D.P.R. 782/1985, proprio indicante il tipo di servizi che il personale della Polizia di Stato può effettuare a richiesta di enti non statali e di privati.

Posizionando la lente d’ingrandimento sui compiti della Polizia Stradale, le funzioni attribuite dalloschema di “accordo tipo” non compaiono minimamente nemmeno nell’art. 11 del CdS che elenca precisamente quali siano i servizi di polizia stradale, nell’art 12 (e 22 del Regolamento di esecuzione) che elenca gli organi a cui sono affidati i servizi di polizia stradale e in ultimo nel cd Decreto Minniti del 17.08.2017.

A questo affidamento di precise e nuove funzioni agli operatori della Polizia Stradale, peraltro da sempre svolte diligentemente, ma non in via principale perché mai così specificatamente dettagliate, si è casualmente affiancata una cospicua riduzione del personale addetto alla viabilità da parte delle società concessionarie che si sono riorganizzate con squadre composte da un solo operatore a cui è vietato, in relazione al D.lvo 81/2008 (alla Polizia Stradale non applicabile!!!), compiere alcune attività tra cui attraversare la carreggiata e che spesso vengono impiegati in altre attività non proprio di viabilità.

Essendo palese che le poche convenzioni con le Società Concessionarie sono state definite dalla Direzione Centrale delle Specialità in base allo schema di “accordo tipo” che stravolge e demansiona le funzioni per le quali la Polizia di Stato ha assunto i propri Agenti di Pubblica Sicurezza e di Polizia Giudiziaria, questa organizzazione sindacale chiede una urgente rivisitazione dell’intero impianto contrattuale che peraltro, al momento e seppure non tutte le convenzioni siano state perfezionate, prevede solo oneri da parte dell’intera Specialità che deve riorganizzarsi con remotizzazione e chiusura di uffici infortunistica di reparti al fine di garantire i previsti indici di copertura della rete.

Per contro invece, nulla si è ancora visto in termini di corresponsione di indennità “premiale” ed “aggiuntiva”, né tanto meno in riferimento all’impegno delle Società Concessionarie per estendere ai colleghi che operano in autostrada le iniziative sociali riservate ai propri dipendenti, e questo ribadiamo, a 2 anni dal concepimento di un contratto tra un’Istituzione dello Stato e delle società private a scopo di lucro.

In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.

Osservatorio Stradale – Nota AISCAT