(AGENPARL) – Roma, 15 ott 2015 –  “Com’é tradizione, in occasione dell’annuale di fondazione del CFS, un Reparto del Corpo Forestale dello Stato viene impiegato nel servizio di guardia d’onore al Quirinale, ma stavolta non sarà per dare un riconoscimento istituzionale alla preziosa attività svolta dal personale a tutela della natura, quanto per recitare il de profundis dell’unica forza di polizia specializzata nella repressione dei reati ambientali”. È quanto si legge in una nota del Segretario Generale dell’Unione Generale Lavoratori Corpo Forestale dello Stato, Danilo Scipio.

“In 193 anni di gloriosa attività di sentinelle della natura, Donne e Uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno acquisito una cultura ed una professionalità interdisciplinare, unitamente ad una sensibilità ambientale non comune, che li rendono insostituibili – chiarisce il Sindacalista – soprattutto perché in ogni singolo dipendente sono racchiuse tutte le conoscenze indispensabili per esercitare al meglio quelle molteplici funzioni di polizia ambientale ed agroalimentare, che oggi, purtroppo, scelte scellerate stanno invece cercando di distribuire tra vari Enti, con notevole aggravio di impiego di risorse umane”. 

Rivolgo un accorato appello al Presidente Mattarella, che oggi ha voluto rivolgere un caloroso saluto al personale del Corpo, affinché si faccia carico di rappresentare al Governo le forti preoccupazioni di magistrati, associazioni ambientaliste ed addetti ai lavori che, a differenza di Cesare Patrone, evidentemente, non considerano affatto un potenziamento della lotta ai crimini ambientali l’assorbimento del CFS da parte dei Carabinieri – dichiara ancora il Segretario –

nonché lo sconcerto e l’angoscia che sta generando in tutti i Forestali la totale mancanza di informazioni su un progetto inaccettabile che non porterà risparmi nè razionalizzazioni, ma solo ulteriori compressioni dei diritti di una particolare categoria di lavoratori già messi a dura prova da specifiche norme restrittive”. “L’assorbimento delle competenze e dell’organico del Corpo da parte dei Carabinieri, più volte annunciato dal Presidente del Consiglio, a causa delle inconciliabili differenze ordinamentali del rispettivo personale,  dovrebbe essere portato a termine violando le libertà personali ed i vincoli contrattuali dei Forestali – conclude Scipio – ed i contenziosi, anche di natura costituzionale, vedrebbero sicuramente protagonisti le migliaia di lavoratori del Corpo scesi in piazza oggi anche per gridare un convinto NO ALLA MILITARIZZAZIONE del Corpo forestale dello Stato”.