COMUNICATO STAMPA 30 APRILE 2019

Ramelli, Fsp Polizia: “Farnetica chi accusa il servizio d’ordine. La sicurezza non ammette libero arbitrio e deliri di onnipotenza, le prescrizioni si rispettano”

“Dopo la manifestazione di ieri sera a Milano assistiamo con sgomento e profonda indignazione all’ennesima assurda contestazione dell’operato delle Forze di Polizia che svolgono il proprio lavoro con responsabilità, competenza, professionalità e serietà. Contestazioni che sfociano nella farneticazione laddove qualcuno afferma addirittura che i poliziotti hanno malmenato i manifestanti inermi senza motivo. Affermazioni gravissime arrivate nientemeno che da un Deputato della Repubblica, che ci auguriamo vivamente venga chiamato a risponderne nelle opportune sedi. Si gioca con l’immagine e la dignità di donne e uomini in uniforme con una superficialità sconcertante”.
Questo il commento di Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, alle polemiche seguite all’iniziativa di ieri a Milano organizzata in memoria di Sergio Ramelli, durante la quale alcuni manifestanti si sono staccati dal sit-in tentando di far partire un corteo, con ciò violando il divieto imposto dalla Prefettura, impegnando poi in alcuni tafferugli i poliziotti che sono stati costretti a due cariche di alleggerimento, durante le quali due agenti e due manifestanti sono rimasti lievemente feriti. Azioni per cui la Procura di Milano ha aperto un’indagine per manifestazione fascista e manifestazione non autorizzata, mentre da alcuni si sono levate proteste per presunti abusi della polizia. Fra essi Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia, che ha affermato: “Migliaia di persone in un pacifico corteo per ricordare Sergio Ramelli…, vengono malmenate dalla polizia in assetto antisommossa a Milano. Solidarietà ai manifestanti, fra cui sono presenti numerosi feriti. Presenterò un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Salvini per chiedere chiarezza su questa gestione pessima dell’ordine pubblico”.
“Svolgere servizi di ordine pubblico in queste continue manifestazioni in cui il poliziotto è puntualmente bersaglio di violenze gratuite a prescindere è già abbastanza sfiancante, snervante e logorante – aggiunge Mazzetti – senza che si debba anche puntualmente fare i conti con le deliranti accuse di chi non potrà mai risultare credibile, perché affermare che i poliziotti non abbiano di meglio da fare che picchiare pacifici manifestanti è davvero troppo. Meglio sarebbe comprendere bene e fino in fondo che le prescrizioni dettate per la sicurezza pubblica devono essere rispettate, e che non c’è spazio per liberi arbitri o deliri di onnipotenza di chi pensa di stare un metro sopra al resto del mondo, qualunque sia il colore politico che ne accende un tale fanatismo da spingerlo a forzare un cordone di poliziotti che svolgono un servizio per la comunità, cioè per tutti, deliranti compresi”.